Un attimo: se parliamo di "riciclaggio" si deve fare riferimento all'azione di inserimento nel circuito bancario di proventi derivanti da attività illecite.
Il c.d. "questionario antiriciclaggio" serve appunto per dare traccia di questi movimenti. Non tutti vengono sottoposti a controllo ma vengono opportunamente archiviati e:
Ci deve quindi essere a monte, una attività illecita. Se partiamo dal presupposto che la PROSTITUZIONE fino a prova contraria, NON E' UN REATO, al limite le esercenti all'atto del versamento, saranno invitate a compilare il questionario ma nulla più.
Diverso è il caso della CENTRALINISTA che se in Italia, rischia un gran bel po' perchè nel suo caso, si occupa di organizzare, quindi favorisce l'attività e lo sfruttamento, cadendo quindi nella sfera di applicazione delle norme di riferimento.
Concordo sul fatto che siamo in Italia, quindi con il tacito consenso di:
il denaro circola.
Non parliamo di milioni di euro ma di cifre che possono rientrare nel circuito economico passando praticamente inosservate.
In generale poi, l'attività di una escort, non dura che qualche anno oppure non è lineare quindi le eventuali indagini, dovrebbero essere mirate ad uno specifico soggetto, in questo caso si riuscirebbe realmente a creare un quadro esaustivo della situazione.
Il c.d. "questionario antiriciclaggio" serve appunto per dare traccia di questi movimenti. Non tutti vengono sottoposti a controllo ma vengono opportunamente archiviati e:
- resi disponibili alle autorità competenti su richiesta
- estratti in funzione di algoritmi che li mettono in evidenza (ad esempio, per frequenza, importo, soggetto, etc)
Ci deve quindi essere a monte, una attività illecita. Se partiamo dal presupposto che la PROSTITUZIONE fino a prova contraria, NON E' UN REATO, al limite le esercenti all'atto del versamento, saranno invitate a compilare il questionario ma nulla più.
Diverso è il caso della CENTRALINISTA che se in Italia, rischia un gran bel po' perchè nel suo caso, si occupa di organizzare, quindi favorisce l'attività e lo sfruttamento, cadendo quindi nella sfera di applicazione delle norme di riferimento.
Concordo sul fatto che siamo in Italia, quindi con il tacito consenso di:
- un impegato superficiale
- l'amico direttore al quale si fa il pompino di straforo ogni tanto
- l'omino delle poste che quando si parla di riciclaggio confonde il tema con la raccolta differenziata (non sempre, ci sono postali preparatissimi ma ahimè è una rarità)
- un cliente compiacente
- varie ed eventuali
il denaro circola.
Non parliamo di milioni di euro ma di cifre che possono rientrare nel circuito economico passando praticamente inosservate.
In generale poi, l'attività di una escort, non dura che qualche anno oppure non è lineare quindi le eventuali indagini, dovrebbero essere mirate ad uno specifico soggetto, in questo caso si riuscirebbe realmente a creare un quadro esaustivo della situazione.