Ieri sera dicevo, mentre eravamo seduti al bar, abbiamo notato il passaggio diun ventenne molto imbranato, uno di quelli che glielo leggi in faccia che nonne ha mai vista una.
Questo mio amico amico con malignità l'ha apostrofato con la frase:
"Quelloè così sfigato che le donne può averle solo pagandole!".
Il tono e la cattiveria con cui questa frase è uscita mi ha fatto capire ildisgusto (si si, disgusto) che lui prova verso i "punter".
In psicologia si chiama "Proiezione" ed è un meccanismo di difesa dell'Io (o più precisamente di uno dei vari Io).
Il buon vecchio Sigmund (o meglio la figlia) e pure Fritz Perls (il padre della Gestalt) ne definirono assai bene il meccanismo.
Chiamiamola“Proiezione”, chiamiamolo “Specchio”, sta di fatto che sovente, quando noi ci lamentiamo di qualcosa
o proclamiamo il nostro sdegno o storgiamo il naso o schifiamo l'espressione, il significato del nostro esser contrariati,
schifati,inorriditi, delusi, ripugnati è frutto di un interiore disagio giacchè riconosciamo (proiettiamo) il nostro "schifo"
interiore nella personao nell'oggetto che ci sta dinnanzi. Tale proiezione ha un fine puramente liberatorio.
E’ come se ogni volta che esterniamo il nostro disgusto, ci togliamo da dentro un po’ di disgusto nei nostri confronti.
Il problema è che l’effetto liberatorio di solito dura poco, ed allora via ad esternare un altro po’ di disgusto. E così all’infinito.
Quindi, attraverso questa chiave di lettura, che magari può esserti utileall'evenienza, il disgusto del tuo amico verso
quel ventenne imbranato non èaltro che il disgusto del tuo amico verso il ventenne imbranato che abita inlui e che è
assai facile gli crei parecchi problemi. Di solito l'entità (tono e cattiveria) del disgusto è equiparabile all'entità dei problemi.
Non è verso il punter reale (che può essere coglione imbranato, ma anche no) che iltuo amico è disgustato, bensì verso
il povero coglione imbranato con le donne che nel suo intimo è convinto di essere. E’ molto probabile che lui desideri ardentemente
nell'intimo cimentarsi in un rapporto a pagamento, ma temo che non ne abbia il coraggio. E’questo aspetto di se che lo schifa.
La sua mancanza di coraggio. La stessa che vede nel ventenne imbranato.
Non è per nulla un mistero, tra l’altro, che i più grandi inquisitori pubblici nellastoria siano stati invece tra i più abbietti “mostri”
nel loro privato, genteche non faceva altro che proiettare il proprio macroscopico inferno sul mondo,e spesso il mondo non era
abbastanza capiente per sopportarlo.
Inogni caso, basta guardarsi attorno con un briciolo di attenzione e diffidare sempre con cura di chi vuole imporre
il suo “disgusto” a chi lo circonda.