le ultime notizie di diversi anni fa, dal Mattino di PadovaP.s. Chissà che fine ha fatto la mamasan di via B.Pellegrino... Aveva sempre le ragazze migliori qui a Padova... Ho trovato alcune perle notevoli li negli anni...
24 marzo 2011 (dal Corriere Veneto - Padova)
Altro che «belle di notte». Esercitavano sempre e solo di giorno. Ed in pieno centro per giunta. Ma non per questo mancavano i clienti. Anzi, forse proprio per questa ragione attingevano ad un mercato particolarmente florido in città. Appartamento pulito, due camere con due letti, prestazioni da cinquanta euro l’una e una maitresse sempre pronta a ricevere le telefonate, ad accogliere i clienti, ad accompagnarli in una saletta d’aspetto, infine a ritirare i contanti. Ora Yi Lu, 52anni cinese, in arte «Lisa», si trova in carcere e il suo appartamento al 103 di via Beato Pellegrino è sotto sequestro. Tutto prende il via con delle segnalazioni fatte dai residenti della zona al poliziotto di quartiere.
Troppo frequenti i viavai sotto l’alloggio di via Beato Pellegrino per non destare sospetto tra i vicini. Da qui le indagini, iniziate già un anno fa con i primi appostamenti e le prime perquisizioni mirate. In ogni caso, alcune circostanze singolari confermavano i sospetti degli agenti: nell’appartamento sotto controllo non c’era nulla che facesse pensare ad un alloggio, se non le due camere da letto e un salottino d’attesa. Inoltre ad ogni perquisizione comparivano, assieme a Yi Lu, donne giovani, decisamente carine, rigorosamente cinesi e mai le stesse. Serviva una conferma, però, per poter intervenire. Quella che arriva alcuni mesi più tardi, sfogliando le pagine del giornale di annunci Aladino e il sito bachecaincontri.com. Sono quei numerosi annunci riguardanti belle e disponibili cinesi a far insospettire gli agenti. Una verifica con il numero di telefono della maitresse è bastata ad avere conferma dell’attività che si svolgeva nell’alloggio di via Beato Pellegrino.
Sono le 17 di martedì quando gli agenti delle volanti e della squadra mobile decidono di predisporre un appostamento. In soli cinque minuti entrano tre uomini. Alla loro uscita trovano però le divise della polizia ad attenderli (uno di questi clienti era perfino arrivato da Jesolo). L’ennesima perquisizione poi ha confermato che, a casa di «Lisa», erano appena state consumate delle prestazioni sessuali. In manette per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione è finita quindi Yi Lu, ufficialmente la maitresse della casa d’appuntamenti, mentre il marito, un 38enne di Cittadella, è stato denunciato per gli stessi reati. Non è escluso inoltre, soprattutto alla luce della grande differenza d’età, che i due si fossero sposati per permettere alla donna di ottenere il permesso di soggiorno. Stando alle indagini, la casa d’appuntamento di via Beato Pellegrino era attiva dal 2009 e in questi anni aveva visto esercitare almeno una quindicina di prostitute cinesi.
Prostituzione: sigillato appartamento, nei guai una cinese e il marito
25 MARZO 2011 dal Mattino di Padova
Quando hanno fatto irruzione nell'appartamento a luci rosse, di lì a poco, sono arrivati tre clienti: due padovani di 43 e 41 anni e un giovane di Jesolo. Il giro d'affari dell'alcova di via Beato Pellegrino 103/3 era spaventoso. La squadra Mobile di Padova diretta dal vicequestore aggiunto Marco Calì ha messo i sigilli (sequestro preventivo) all'appartamento (di proprietà di un padovano estraneo alla vicenda) e arrestato la maitresse della casa d'appuntamento che offriva (grazie ad annunci sul sito bakeka e sui giornali gratuiti) sesso a pagamento con giovani cinesi. Appartamento a cui la polizia (l'indagine è coordinata dal pm Silvia Scamurra) è arrivata grazie alle segnalazioni che i residenti avevano fatto ai poliziotti di quartiere. In cella è finita Yi Lu, detta Lisa, 52 anni, cinese sposata con G.G., 38 anni di Cittadella. I due vivono a Montà in via Musatti. Lui, è un autotrasportatore ed è stato denunciato per lo stesso reato per cui la moglie è finita in carcere a Rovigo: sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Secondo le indagini (in quest'ultimo anno la polizia ha effettuato almeno tre controlli, trovando all'interno sempre ragazze diverse) l'alcova era attiva almeno dal 2009. Yi Lu si faceva consegnare il denaro dai clienti (50 euro a prestazione) che la contattavano al telefono. Quando c'era una ragazza sola e arrivavano due clienti, Lisa ne faceva accomodare uno in una specie di salottino, in attesa che la giovane prostituta si liberasse. Nell'appartamento in via Musatti la Mobile ha trovato 2.500 euro e diversi documenti di cittadini cinesi. La maitresse cinese era a conoscenza che i vicini di casa avevano più volte segnalato il via vai di uomini alla polizia. Per questo, da tempo, aveva deciso di anticipare gli orari di «lavoro». Le giovani (una «scuderia» di almeno 15 ragazze cinesi) si prostituivano dalla mattina alla sera. Raramente, o mai, di notte.
Torno nelposto ormai notoe trovo un gran pezzo di gnocca rispetto agli standard cina.. ottimo bbj e tre posizioni.. lei molto partecipe... tette una terza naturale che si fa manovrare con molto piacere.. 30 min passati da dio... si ferma per altri 9 giorni