Sfogliando la margherita in settimana ... vado? non vado? ... Nel tempo in cui mi sono risolto per fare conoscenza ed ho optato per la risposta affermativa, sono già arrivate a gragnuola recensioni in serie. Ne consegue che mi sarà difficile dire cose nuove. Nella convinzione e persuasione che il racconto vada sbrigato comunque, assolverò brevemente e ugualmente il debito verso l'inclita punterguarnigione. La Clara mi conferma di essere ungherese, di un paesino in riva al Balaton la cui dizione mi ha tuttavia depistato: nel mezzo di altre attività ginnico-erotiche, ho colto unicamente il suono di una parola con quarantotto consonanti. Età : ventotto, dice. Si può credere senz'altro. Viso carino, dolce, piacevole: da ex-ragazzina cresciuta, appena un filino sciupata ... il bel viso di una bella ragazza, che però forse – in questi ultimi anni – non sempre è andata a letto dopo Carosello (per chi si ricorda le usanze della tivù bianco e nero). Questi lavori, ispessamente e quantanchemente, sono logoranti. Ma qui interviene un "ma". Un paio di colleghi (Pongo e Ittosan) hanno calcato l'accento sulla gentilezza. Verissimo: gentile è un aggettivo che non dà ancora l'idea... Direi paziente, disponibile, simpatica... La pazienza di un'infermiera! E, del resto, anche la cura e l'igiene personali sono di tenore ospedaliero (anche se qui dovrei aprire un p.s. sul copriletto incriminato di gomez... Boh, io ho visto un copriletto rossocarminio, senza macchie di unto o altre schifezze ... Sembrava accettabilmente health-oriented ... Speròm bein!). Va insieme detto che il sottoscritto ci ha messo del suo, per creare le basi di un'atmosfera rilassata: ma cosa vogliam farci? Lo so, è una bestemmia. Ma a una domanda, garbata a mezza bocca, di una così avvenente pulzella, non riesco a rispondere il no del cerbero. Al massimo il sì del cerebro(lesionato). Poi sarà una prima avvisaglia di incipiente esibizionismo, vai a capire la psiche. Un paio di volte almeno il telefono è squillato nei contorni dell'azione. E mi divertivo a pastrugnare e umettare il corpo della ragassa mentre lei ridacchiando spiegava al telefono (preciso: espressamente autorizzata da me!) "adesso sono impegnata, non so per quanto". Dico: "fino al mio capolinea". Risatine. Ma tutto fa gioco, e io – reso il devoto omaggio, anzi ossequiata con genuflessione di rito la (sontuosa) dotazione mammaria "all natural" (anzi confermo, c'è pure di mezzo una intervenuta mastoriduzione, rob de mà tt!) –, sbrigata la gustosa copula di prammatica (segnatamente: pecorina in piedi davanti allo specchio... buona l'esecuzione (sua), e direi anche la coreografia, meno – ma non gliene faccio colpa, de gustibus – la coreutica un po' routinaria) – decido di inventarmi un gioco che poco pratico. Cioè ho lasciato perdere le convenzionalità mimetiche dell'accoppiamento a fini para-riproduttivi, per concedermi – fors'anche il caldo di un'avvisaglia di primavera – il rinfresco di un Vat69. L'amaro della tua squadra quando ha perso (o era senz'altro Isolabella?? Comunque sempre retrogusto di anni Settanta, mancava giusto la voce di Provenzali). Amaro dolce, dissetante con ghiaccio, gusto dry. Solitamente non gioco a questo gioco, però mi son divertito assai. Si divertono specialmente i principianti e i brocchi... Fuor di metafora: nessun accenno di mia conclusione, e insieme, sull'altro fronte, nessun segno di impazienza o contrarietà . Turpiloquio discreto e di sicura classe, finalizzato ad animare le danze. Scappucciamento della tuta ignifuga, e rinnovato protagonismo "iberico", in multiposition. Qui, anche, vien fuori quella pazienza di cui dicevo: alle mie educate domande, ho avuto un unico monosillabo per risposta, "sì". Il dolce sì del nostro dolce idioma. Magiara, forse rumena... ormai che conta?? Quando le altre (certo non tutte, però troppe) si mettono a mordere il freno, lei mi sussurra dolce... "rilassati, tranquillo, finisci che agiti anche me... pensa a divertirti!". Insomma, roba da farmi innamorare, se non fossi questo caprone negato ai sentimenti! Social time sorvegliato ma simpatico nel "pre" e nel "post". Insomma, per concludere: caratterialmente splendida! Fisicamente, qualche segno dell'età anche in taluni particolari del corpo. Poi de gustibus non est dispuntandum, anche se certo lasciatemi dire che – comparata a ciò che più volte passa, nella vita e nel forum, sotto l'etichetta "bella figa" – la Clara magiara è miss Balaton, anzi finalista di miss Universo. La cosa più divertente, punteristicamente, sempre di più – parlo per me – è la frustata della curiosità di una conoscenza: chi si nasconde dietro una foto, un annuncio, una porta. Sarà anche una scintilla di simpatia immediata venuta in luce nell'incontro con lei (prima al telefono, poi "de visu", infine "a pelle"). Però non voglio, con tante chiacchiere, aver peccato di sufficienza. Non ho detto che è perfetta "esteticamente"; né che è perfetta dal piccolo trascurabile angolo visuale dei miei canoni (paradossalmente, troppo poco carnosa e giunonica per il mio optimum "sandrèllico-ferìllico"). Ma, certamente, un gran bell'impatto, discretamente caldo e scenografico.
In Gomez style, direi:
50/30'/dal7all'8
In Gomez style, direi:
50/30'/dal7all'8