Ciao,
A mio avviso il concetto di “pappone” e più in generale di “papponaggio” può presentarsi oggi sotto differenti aspetti e forme… sia dirette che indirette…
Difficilmente la cosa ti può saltare agli occhi con una con cui vai una volta e basta… è qualcosa di cui ci si può rendere conto con il tempo, entrando un po’ in confidenza con la tipa, almeno per ciò che riguarda la mia esperienza:
A me è capitato di entrare in confidenza con più di qualcuna che ho frequentato..
Ho sempre chiesto a queste persone, ad un certo punto della conoscenza e della frequentazione, qualcosa per capire se fossero libere o se la loro attività avesse dietro, qualcuno, di differente da loro stesse, che in un modo o nell’altro traesse vantaggio da ciò che facevano.
Mi sono reso conto che la “papponaggine” può avere diversi “volti” e “diverse forme”….
C’è di certo quella “vecchio stampo” dove, il pappone o la pappona, se la ragazza è straniera, arriva a requisire i documenti della malcapitata, fino al pagamento di un “fantomatico debito” che la ragazza deve ripianare per essere stata portata in europa da organizzazioni legate al traffico delle donne… non è raro infatti (la stampa è piena di questi casi), che vi sia una donna dietro a forme di sfruttamento legato alla prostituzione… perché donna, in quanto tale, riesce a “carpire meglio” la fiducia di una ragazza… soprattutto se giovane ed ingenuotta.
Vi sono poi, secondo me, altre forme di sfruttamento, molto meno appariscenti di questa, perché può succedere che capiti di imbattersi in gruppetti di ragazze che esercitano in un unico appartamento, apparentemente amicissime ed in piena armonia, ma tra esse c’è quella che “è in campo” da maggior tempo e alla quale le altre si affidano per, ad esempio, gli annunci, la location, le necessità di tutti i giorni… alla fine quella più “anziana”, può permettersi di non lavorare più perche a lavorare sono solo le “giovani” e lei diviene solo “l’appoggio logistico e organizzativo”, perché intestataria del contratto d’affitto, delle bollette ecc, e… anche della fiducia delle giovinette, perché a queste ultime è assolutamente garantito il fatto di essere in piena “libertà” di movimento, e il fatto di trovarsi a contribuire con una quota più che sopportabile alle spese di gestione della loro attività lo accettano di buon grado come un “il giusto prezzo da pagare” per essere dove sono a “fare una quantità di soldi” che al loro paese mai avrebbero pensato possibile. Credo che si sentano addirittura delle privilegiate. Questa situazione infatti consente alle ragazze di poter esercitare con “spese” low cost” rispetto ad altre situazioni di tipo “schiavistico” di cui conoscono l’esistenza, tanto da essere contente della loro situazione perché riescono a mettere da parte ciò che serve sia a loro sia alla loro famiglia….. Non è raro infatti che chiamino anche qualche amica dal paesello natìo….., fatto questo che garantisce alla “capa” di avere anche un certo ricambio e una “turnazione”del “personale” che garantisce alla faccenda una certa appetibilità sul mercato. Tempo fa a Padova è stata smantellata una casa d’appuntamenti che lavorava da un decennio perché ad un certo punto il numero di ragazze a quell’indirizzo era aumentato molto (5 in tutto) e di conseguenza il giro si è fatto notare troppo.
Non è raro imbattersi poi in situazioni in cui, legate alla figura della escort, vi sia qualcuno (donna o uomo) di “legato” alla ragazza, qualcuno quindi che ha la completa ed incondizionata fiducia della ragazza, per legami affettivi e/o familiari e/o di parentela, esistenti…
In questi casi la ragazza è in piena libertà di movimento, non solo, ad essa sono consentite cose proprie di chi è in piena libertà, grazie al fatto che spesso il fatto di avere dei legami sul territorio le consente di “mettersi a posto con i documenti”, grazie alle garanzie delle persone che conosce “già a posto”… e che ufficialmente la ospitano, quando non addirittura, sottoscrivono contratti di lavoro più o meno di copertura.
Secondo voi una ragazza abbandona una situazione del genere?? O considererà dei “papponi vecchio stampo” coloro che la circondano e che consentono a lei e alla sua famiglia di cambiare vita? No. Anzi… colmerà di gratitudine e di “riconoscimenti di tipo volontario” queste persone e queste persone godranno appieno di tutto questo!
Come dicevo prima, il “papponaggio” a mio avviso, si è adeguato e può assumere “il volto umano” rispetto ai soliti canoni “diretti” con cui siamo stati abituati a conoscerlo…, un aspetto ed una forma che chiamerei “indiretto”.
Difficile che, in ogni caso, la ragazza non abbia qualche forma di “sanguisuga” diretta o indiretta… palese o celata, consapevole o inconsapevole… è quasi una regola secondo me.
Mi è capitato poi un caso stranissimo… forse…. più di 10 anni fa…. una ragazza italiana… delle mie parti… dopo qualche incontro la confidenza si fa più profonda… così mi raccontò il suo “perché”… rimasta senza lavoro, non voleva rinunciare alla possibilità di terminare di costruire un piccolo appartamentino di cui aveva sottoscritto un preliminare d’acquisto e per il quale aveva ricevuto anche un piccolo aiuto dalla sua famiglia (che poi tra l'altro conobbi) per la caparra.. un bilocale con giardinetto…. in una lottizzazione qualsiasi, nulla di che..
Non dice nulla della perdita del lavoro ai suoi e decise di “mettersi in gioco”….
Beh…. in questo caso mi resi conto che lei era totalmente “libera”, non aveva fidanzati e “fidanzati”, ne legami… o sanguisughe di altro tipo… lo faceva per il motivo che ho detto, sono stato con lei diverse volte in cantiere…. mi mostrò sia il preliminare d’acquisto sia, poi, il rogito definitivo…
Dopo qualche anno, raggiunto il suo scopo, smise, si trovò un lavoro “normale” e ora è contenta nel suo appartamentino… ci sentiamo ancora e ci vediamo anche di quando in quando!
L’eccezione alla regola? mah…......... c’è chi dice che le regole esistono perché esistono le eccezioni!
