- Non ho più la pazienza di una volta.
- E' difficile sorprendermi.
- Ho compreso che l'Italia rimarrà sempre un paese bigotto e piccolo borghese, con una certa passione per l'uomo forte che dice di saper risolvere i problemi ma che non riuscirà a farlo perché è un sempliciotto che ha viaggiato poco e studiato pochissimo.
Ero già intervenuto in questo post forse l'anno scorso o nel 2023.
Mi viene da confermare al 110% quanto già detto.
Nonostante manchi pochissimo al mezzo secolo (si parla di settimane), fisicamente tengo botta (ancora non porto gli occhiali da vista e stamani fatti 7,5 km in meno di 45' in assoluta scioltezza).
Vedo che tutti parlano delle condizioni fisiche ma mi pare che nessuno si fermi a parlare/descrivere come vede il mondo e la vita in età matura.
Perché, in effetti, la cosa che noto maggiormente con l'avanzare dell'età è proprio il cambiamento del mio carattere. Francamente non so dire se sia una cosa così ovvia, visto che conosco molti che dicono le
stesse cose e fanno le
stesse cose che li vedevo fare/dire oltre 25 anni fa. E questo mi basta per disprezzarle.
Oramai sono convinto che il cambiamento sia il sale della vita e che necessariamente riguarda ogni aspetto dell'esistenza umana.
Arriverò a dire una bestemmia, ma se a 16 anni andavi a vedere il Milan (o qualsiasi altra squadra, ovviamente) allo stadio od ascoltavi Vasco Rossi, adesso che ne hai 46, ma non ti sei rotto i coglioni di cercare parcheggio a San Siro o di sentire cantare un vecchio di 70 anni che non ha più voce?
Sicuramente a me la pazienza è diminuita ancora di più.
Basti dire che non ho più neppure Netflix proprio perché mi girano i coglioni a vedere una serie di 4, o 6 puntate od un loro film, che dura sempre come minimo 2 ore ed un quarto (le madonne che tirato giù per riuscire a vedere tutto The Irishman sono state la vera causa dei nubifragi di agosto).
Quanto al modo di vivere, non mi piace farlo
attraverso uno smartphone.
Per me la cena si prepara andando a comprare gli ingredienti al supermercato, non via app; nuove/i amicizie/incontri si fanno faccia a faccia e non via app; si assiste ad un evento guardandolo direttamente e non attraverso un cazzo di telefono per riprenderlo. Non capisco neppure la smania di dover fare telefonate via Whatsapp.
Ma soprattutto, per quale cazzo di motivo dovrei scrivere su Facebook come la penso sul Ponte di Messina o fare sapere ad Instagram che ad agosto sono stato a Panarea od in discoteca in Versilia. Ma che cazzo gliene può fregare agli altri?
Tutte cose che davvero faccio fatica a capirle ma non mi meraviglia se c'è gente che ha gli attacchi di ansia soltanto se sente suonare il campanello o si suicida perché uno sconosciuto (che magari ha 12 anni ed una nocciola al posto del cervello) lo ha preso per il culo in un post scritto su internet. Perché mi pare che oggi molti si credono importanti, senza ovviamente prendere la vita seriamente (ma è ovvio che la parole
serietà non significa niente in Italia). Ed allora scendete dal piedistallo (o, in alternativa, ficcatevi nel culo i vostri
follouerz) perché un po' di umiltà non ha mai ammazzato nessuno.