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E' difficile commentare tragedie come quella della Concordia. E' facile cadere nella trappola della demagogia...
Se uno si sofferma un attimo, però ti accorgi che più senti notizie e ti fai un quadro della situazione, più la rabbia ti sale dentro...
L'uomo (e anche se non sono un antropologo, credo che sia proprio una sua caratteristica...) cade ripetutamente negli stessi errori, non riesce a conservare memoria... vi ricordate la tragedia del traghetto Moby Prince a Livorno, quello che si scontrò con una petroliera?... Ora come allora si è increduli a leggere notizie e vedere immagini di cosa è accaduto, le analogie sono purtroppo molte... La responsabilità di tante vite umane nelle mani di qualche scellerato... è pazzesco...
E' pazzesco come si possa avere la "leggerezza" di compiere certe manovre senza valutarne con attenzione le conseguenze... nel 1991 c'era la partita dell'Italia a distrarre l'attenzione di chi veniva pagato per essere "attento"... e oggi? Oggi anche peggio, la tecnologia ha fatto passi da gigante, radar, ecoscandagli, satelliti, gps e chissà quale altre diavolerie che non conosciamo sono a disposizione per "garantire" la sicurezza di migliaia di persone che mettono piede su questi mastodonti.... La nave è partita da Civitavecchia, dove abito e l'ho vista svariate volte... enorme, se le guardi da sotto queste navi da crociera ti meravigli per quanto sono gigantesche, alte come palazzi di svariati piani... incutono quasi rispetto per quando sono maestose... pensare che possano affondare ti fa quasi sorridere.... e invece eccoci quì a parlare proprio di questo.... incredibile. Quanto si sentiva "superiore" questo uomo che nel fare quella manovra non ha minimamente pensato alle conseguenze... Quanto si sentiva "grande"... In realtà è un piccolo uomo, veramente piccolo... sentire che ha lasciato la nave prima che fossero finite le operazioni di salvataggio
[youtube:1savmnuj]http://www.youtube.com/watch?v=A_L-T9M-zvI[/youtube:1savmnuj]
(E pensare che fin da piccoli nelle FAVOLE il comandante delle navi è descritto come uomo senza macchia e senza paura, che mai abbandonerebbe la sua "amata" nave e che romanticamente non la lascerebbe neanche se cola a picco... ma queste, appunto, sono favole...), sentire le testimonianze di chi ha vissuto questa tragedia è agghiacciante, il personale era allo sbando, non sapevano come comportarsi... perchè tanta leggerezza? Perchè così poco rispetto delle vite umane? Le ragioni economiche perchè DEVONO SEMPRE avere la meglio sul buon senso.... quel minimo di buon senso che avrebbe impedito che ciò accadesse... non voglio scaricare tutte le responsabilità sugli uomini che erano a bordo, certo anche la compagnia era a conoscenza di queste stolte manovre, come era a conoscenza, fatto questo ancora più grave, dell'inefficienza del personale a bordo (le esercitazioni COSTANO e quindi se non le fai risparmi)... risparmi, che bella cosa. Ammesso e non concesso che le assicurazioni coprano i danni vivi, ora cosa faranno? Sai quanta gente (giustamente!) rinuncerà a fare le crociere? Rischiare il fallimento è quasi un eufemismo... e non solo loro, di riflesso anche le altre compagnie rischiano grosso... E con loro rischiamo di portare nel baratro anche un indotto che riceve linfa vitale dall'operato di queste compagnie... è lavoro che rischia di sparire... e visto il brutto periodo e la scarsità di risorse la cosa si fa grigia... ritornando però all'incidente, più ci penso, più mi incazzo... da oltre venti anni per motivi familiari faccio su e giù per la sardegna, ho preso centinaia di volte i traghetti... quelli che c'erano venti anni fa erano delle vere e proprie bagnarole e beccare il mare grosso non era affatto un'esperienza divertente, ritardi di ore in balia delle onde... con il tempo la tecnologia ha fatto passi da gigante, supportata da una concorrenza (prima c'era solo la Tirrenia) che ha "obbligato" le compagnioe a tirar fuori navi degne di queste nome, che in alcuni casi per stazza sono simili a quelle da crociera. Ora viaggiare è senz'altro più agevole... nonostante ciò qualche volta ho indugiato a vedere le scialuppe di salvataggio, a parlare con il personale di bordo circa la preparazione in caso di incidenti... beh la cosa non è che sia così bella, sempre più spesso, specialmente nella stagione estiva, quando viene assunto personale con contratti a termine, la professionalità latita, lo si capisce da tante cose, tra le prime la mancanza di educazione da parte di molti dei componenti dell'equipaggio... ultimamente la presenza di extracomunitari è sempre più folta (intendiamoci, non ho nulla contro, anzi spesso sono più educati loro che i nostri conterranei) che fa si che la professionalità sia sempre meno ricercata in favore delle ragioni economiche... e la rabbia continua a crescere.
Ti viene da piangere a pensare alle persone morte.. è una cosa del tutto naturale commuoversi quando di mezzo ci sono delle vite umane così assurdamente spezzate. Gente che probabilmente ha fatto i suoi sacrifici per poter godere di pochi giorni di vacanza, per potere fare una cosa che ha tanto desiderato e che invece ha trovato nel migliore dei casi panico e terrore allo stato puro e nel peggiore la morte... e penso a quelle persone scomparse di cui non si hanno notizie.. ai loro familiari, amici che vivono con angoscia un'attesa che purtroppo se gli va bene gli restituirà un corpo dilaniato dal mare o, peggio, neanche quello... è inevitabile commuoversi, lo è anche per dare sfogo alla rabbia che si accumula dentro di noi...
Ed è incredibile soffermarsi a pensare che tutto ciò sarebbe stato più facile impedirlo che far si che avvenisse... semplicemente incredibile.
Ho scritto molto, scusate, mi sono fatto prendere la mano.. è più forte di me. Cerco continuamente le emozione nella mia vita, incessamente, me ne nutro, ma queste, che sempre emozioni sono, non avrei voluto provarle.
Napiotta.
Se uno si sofferma un attimo, però ti accorgi che più senti notizie e ti fai un quadro della situazione, più la rabbia ti sale dentro...
L'uomo (e anche se non sono un antropologo, credo che sia proprio una sua caratteristica...) cade ripetutamente negli stessi errori, non riesce a conservare memoria... vi ricordate la tragedia del traghetto Moby Prince a Livorno, quello che si scontrò con una petroliera?... Ora come allora si è increduli a leggere notizie e vedere immagini di cosa è accaduto, le analogie sono purtroppo molte... La responsabilità di tante vite umane nelle mani di qualche scellerato... è pazzesco...
E' pazzesco come si possa avere la "leggerezza" di compiere certe manovre senza valutarne con attenzione le conseguenze... nel 1991 c'era la partita dell'Italia a distrarre l'attenzione di chi veniva pagato per essere "attento"... e oggi? Oggi anche peggio, la tecnologia ha fatto passi da gigante, radar, ecoscandagli, satelliti, gps e chissà quale altre diavolerie che non conosciamo sono a disposizione per "garantire" la sicurezza di migliaia di persone che mettono piede su questi mastodonti.... La nave è partita da Civitavecchia, dove abito e l'ho vista svariate volte... enorme, se le guardi da sotto queste navi da crociera ti meravigli per quanto sono gigantesche, alte come palazzi di svariati piani... incutono quasi rispetto per quando sono maestose... pensare che possano affondare ti fa quasi sorridere.... e invece eccoci quì a parlare proprio di questo.... incredibile. Quanto si sentiva "superiore" questo uomo che nel fare quella manovra non ha minimamente pensato alle conseguenze... Quanto si sentiva "grande"... In realtà è un piccolo uomo, veramente piccolo... sentire che ha lasciato la nave prima che fossero finite le operazioni di salvataggio
[youtube:1savmnuj]http://www.youtube.com/watch?v=A_L-T9M-zvI[/youtube:1savmnuj]
(E pensare che fin da piccoli nelle FAVOLE il comandante delle navi è descritto come uomo senza macchia e senza paura, che mai abbandonerebbe la sua "amata" nave e che romanticamente non la lascerebbe neanche se cola a picco... ma queste, appunto, sono favole...), sentire le testimonianze di chi ha vissuto questa tragedia è agghiacciante, il personale era allo sbando, non sapevano come comportarsi... perchè tanta leggerezza? Perchè così poco rispetto delle vite umane? Le ragioni economiche perchè DEVONO SEMPRE avere la meglio sul buon senso.... quel minimo di buon senso che avrebbe impedito che ciò accadesse... non voglio scaricare tutte le responsabilità sugli uomini che erano a bordo, certo anche la compagnia era a conoscenza di queste stolte manovre, come era a conoscenza, fatto questo ancora più grave, dell'inefficienza del personale a bordo (le esercitazioni COSTANO e quindi se non le fai risparmi)... risparmi, che bella cosa. Ammesso e non concesso che le assicurazioni coprano i danni vivi, ora cosa faranno? Sai quanta gente (giustamente!) rinuncerà a fare le crociere? Rischiare il fallimento è quasi un eufemismo... e non solo loro, di riflesso anche le altre compagnie rischiano grosso... E con loro rischiamo di portare nel baratro anche un indotto che riceve linfa vitale dall'operato di queste compagnie... è lavoro che rischia di sparire... e visto il brutto periodo e la scarsità di risorse la cosa si fa grigia... ritornando però all'incidente, più ci penso, più mi incazzo... da oltre venti anni per motivi familiari faccio su e giù per la sardegna, ho preso centinaia di volte i traghetti... quelli che c'erano venti anni fa erano delle vere e proprie bagnarole e beccare il mare grosso non era affatto un'esperienza divertente, ritardi di ore in balia delle onde... con il tempo la tecnologia ha fatto passi da gigante, supportata da una concorrenza (prima c'era solo la Tirrenia) che ha "obbligato" le compagnioe a tirar fuori navi degne di queste nome, che in alcuni casi per stazza sono simili a quelle da crociera. Ora viaggiare è senz'altro più agevole... nonostante ciò qualche volta ho indugiato a vedere le scialuppe di salvataggio, a parlare con il personale di bordo circa la preparazione in caso di incidenti... beh la cosa non è che sia così bella, sempre più spesso, specialmente nella stagione estiva, quando viene assunto personale con contratti a termine, la professionalità latita, lo si capisce da tante cose, tra le prime la mancanza di educazione da parte di molti dei componenti dell'equipaggio... ultimamente la presenza di extracomunitari è sempre più folta (intendiamoci, non ho nulla contro, anzi spesso sono più educati loro che i nostri conterranei) che fa si che la professionalità sia sempre meno ricercata in favore delle ragioni economiche... e la rabbia continua a crescere.
Ti viene da piangere a pensare alle persone morte.. è una cosa del tutto naturale commuoversi quando di mezzo ci sono delle vite umane così assurdamente spezzate. Gente che probabilmente ha fatto i suoi sacrifici per poter godere di pochi giorni di vacanza, per potere fare una cosa che ha tanto desiderato e che invece ha trovato nel migliore dei casi panico e terrore allo stato puro e nel peggiore la morte... e penso a quelle persone scomparse di cui non si hanno notizie.. ai loro familiari, amici che vivono con angoscia un'attesa che purtroppo se gli va bene gli restituirà un corpo dilaniato dal mare o, peggio, neanche quello... è inevitabile commuoversi, lo è anche per dare sfogo alla rabbia che si accumula dentro di noi...
Ed è incredibile soffermarsi a pensare che tutto ciò sarebbe stato più facile impedirlo che far si che avvenisse... semplicemente incredibile.
Ho scritto molto, scusate, mi sono fatto prendere la mano.. è più forte di me. Cerco continuamente le emozione nella mia vita, incessamente, me ne nutro, ma queste, che sempre emozioni sono, non avrei voluto provarle.
Napiotta.