Lafayette, hai rovinato il topic!
Si è passati da "cosa pensano le donne dei puttanieri?" a "cosa è l'amicizia?"
Chiedo venia, ma non è colpa mia se qualcuno ha cominciato ad attaccare a testa bassa con offese personali.
Ho solo dovuto rispondere a chiare provocazioni molto volgari,
mon ami.
Che io abbia detto queste cose anche quando il 17 luglio 1791 feci sparare sulla folla al Campo di Marte è una mera coincidenza, peraltro: sono libertario, ma, come capita a tutti gli esseri umani, le offese non mi piacciono.

Fondamentalmente, le donne pensano che chi va a puttane "non sta bene". Probabilmente è uno sfigato, che non sa come corteggiare una donna e, nella maggior parte dei casi, è pure brutto, sporco, cattivo e sessualmente represso o insoddisfatto.
Questo facendo una generalizzazione che non ha un senso statistico ma credo che sia un pensiero generale.
E chi lo nega? Se vai indietro nel thread, alle prime pagine trovi un mio messaggio che pacificamente lo riconosce, aggiungendo che il frequentatore di escort rappresenta probabilmente, agli occhi di molte donne , una minaccia per la famiglia tradizionale alla quale esse aspirano.
Da qui gli "amici" che in qualche modo non accettano la prostituta a tavola con loro perchè, in particolar modo, non vogliono rovinare il rapporto con le loro donne che forse non sono in linea con il pensiero generale ma, almeno come facciata, devono difenderlo. Lo devono difendere perchè non potrebbero ammettere, quanto meno in pubblico, che il loro uomo possa andare con una prostituta. Il loro uomo le ama alla follia ed è sessualmente soddisfatto da loro con assoluta certezza!
E' senz'altro un'eccellente chiave di lettura. Aggiungo che un nostro collega aveva scritto qualcosa che ora - anche a seguito di alcuni interventi nel topic tra i quali il tuo - mi sembra assumere una forza davvero illuminante. Il collega è Oblomov, con questo messaggio:
Però per chi è interessato ai cazzi altrui magari non è così difficile capire chi c’hai davanti, soprattutto se sei un bigotto prevenuto dall’occhio indagatore o un puttaniere sotto mentite spoglie.
Ecco, ora questo messaggio (unito al tuo) mi permette di comprendere meglio una fobia che può assalire alcuni utenti del forum, fobia che penso si possa ravvisare descritta in questo intervento di L3ONARDO:
se però io in casa ci sto con mia moglie e altre coppie conviventi o sposate e te (che sei mio amico) ti presenti con una donna allegra, mi metti in imbarazzo così come metti in imbarazzo le altre donne presenti ... mi tocca litigare con mia moglie e spiegargli il perché un mio amico va a puttane, oltre che convincerla che io non lo farei mai...
E te credo che quelli t'hanno mandato a cagare... magari son puttanieri legati e non vogliono avere problemi...
Si tratta della fobia di essere individuato come frequentatore di escort: il che in effetti può costituire un bel problema, se uno ha moglie, figli ed è pure cattolico praticante.
Tuttavia, da divorziato
single e non credente ( e dalle idee molto liberali e libertarie) quale io sono, non posso farmi carico di questo problema, né rappresentarlo nella mente di qualcuno: come ho scritto, l'essere allontanato dalla casa di chi vive così è diventato nel tempo un sollievo reciproco, sia mio che del padrone di casa.
Insomma: una
win-win situation, la chiamano nei paesi anglosassoni.
Perciò L3ONARDO, stai tranquillo: tra Emilia Romagna e Puglia ci sono moltissimi chilometri, tra il mio pensiero ed il tuo forse ancora di più.
Ma non è un problema, direi: nessuno dei due frequenta la casa dell'altro, con piena felicità di entrambi.
La stessa cosa che penso io delle donne che te la danno al primo incontro e di quelle che vanno a fare turismo sessuale(Giamaica..ecc ecc)
Questo, ad esempio, è un altro pensiero assai distante dal mio.
Tuttavia il leggerne di simili in questo forum non è poi così raro: viva la libertà di pensiero,
inzom.
@spezia&vizi
@magiclana:
signore mie, alla luce di quanto sopra, siete davvero coraggiose a partecipare ad un dibattito tra uomini che frequentano escort.
Sappiatelo.
Per entrambe, il dono del giglio bianco in ricordo di quello di Francia