Comunque siete "fortunati": pare che nell'ormai impossibilità di rintracciare tutti i contatti visto ormai il numero di contagi, lasciano alla buona volontà del positivo al test l'informare tutti i suoi probabili contatti dell'avvenuto contagio.
La rivincita di "Iodianninehocinquanta"
Ho vinto dal primo giorno. Non è possibile rendere pubbliche le proprie scopate neanche in caso di pandemia. Però è possibile affidarsi al buon senso: tenere distanza di sicurezza dalle altre persone, ridurre al massimo spostamenti e contatti, avvisare amanti ed esercenti di qualsiasi cosa sia importante sappiano.
A scanso di equivoci, predico anch'io la castità in questo periodo.
Per quanto riguarda il ragionamento "prima o poi la prenderemo tutti l'infezione" non dico di no, ma il punto è un altro: se la prendiamo tutti assieme, ci sarà un numero di morti che non ci sarebbe stato se l'avessimo presa in modo scaglionato.
Il punto non è il rischio che corriamo noi in prima persona (sui rischi personali ognuno si regola come vuole) ma il rischio che, contribuendo alla diffusione del contagio, facciamo correre agli altri, a quelli più deboli, più esposti di noi, gli anziani, gli immunodepressi, i malati. Queste persone in una situazione normale sarebbero stati ricoverati, grazie alle cure avrebbero superato la crisi e sarebbero vissuti altri anni. Invece corrono il rischio di essere curati male, o non essere curati per nulla.
In sostanza, senza moralismi, senza ergermi a paladino del comportamento buono e giusto, voglio far notare a quelli che continuano ad usufruire dei servizi che stanno, indirettamente, contribuendo alla saturazione della capacità del nostro sistema sanitario di curare e dunque, molto semplicemente, stanno contribuendo - se tale evento si verificasse, il che non è improbabile - contribuendo a causare la morte per mancanza di cure di soggetti che - pur fragili - avrebbero potuto essere altrimenti curati.
Quindi riflettete sul fatto che se per due mesi ripristinate la vecchia relazione con Federica non sarà per voi un gran danno, ma potrebbe essere, per persone meno fortunate di voi, anni di vita in più.