Concordo, silicone bocciato.
Penso che nessuna parte del corpo abbia un richiamo erotico forte quanto può averlo il culo. Che poi il
discorso erotico è l'unico che si può fare, o perlomeno non me ne vengono in mente altri, a differenza ad esempio del seno o del "Origine del mondo".
Considero inoltre il culo una categoria estetica a parte, cioè a mio parere ogni discorso concernente il culo può essere svicolato da tutto il resto e dalla ricerca di una ideale armonia complessiva.
Il culo ha vita autonoma e prescinde dal corpo, eccezion fatta per il
punto vita che, orgogliosamente, è anch'esso culo.
Nominando il punto vita entriamo già in un'area tecnica, dove il rapporto vita fianchi ci indica un dettaglio importante.
Ne abbiamo già parlato tempo fa, notando con disappunto come il punto vita stia sparendo a favore di un aspetto androgino. Quindi il culo come figlio dei tempi, quasi come elemento unisex capace perfino di mettere d'accordo i vari generi che popolano la nostra variegata comunità, ma che trova almeno in questo luogo virtuale una forma di resistenza ai
cambiamenti sociali ed estetici.
Emblematico il test perizoma o lingerie. Alcuni culi sono talmente floridi che il lembo di stoffa ad un certo punto si perde tra le natiche, scompare letteralmente. In altri culi, quelli asciutti e muscolari, rimane sempre a vista, in alcuni casi producendo un orribile effetto assorbente.
Da qua in poi si potrebbe avviare il discorso "dintorni", ma preferiamo lasciare ad altra trattazione. Si potrebbe però aggiungere che i "dintorni" andrebbero scoperti nel percorso di conoscenza e in ogni caso non andrebbero mai regalati allo sguardo senza alcuna interazione. Un culo che offre i suoi misteri in modo naturale, per non dire involontario, ha già perso più di metà del suo fascino.
Personalmente trovo abbastanza semplice quale delle due tipologie sia preferibile.
Quanto alle dimensioni, non riuscirei a chiamare "culo" un affaretto così striminzito da tenere quasi con una mano sola. Tipologia che trova la sua esaltazione nella categoria "Teen", sebbene nella medesima categoria non manchino esempi eccezionali di glutei generosi. In ogni caso, per "Teen" ormai si tende ad identificare una certa fisionomia che non ha certo nella presenza di forme la sua caratteristica principale.
Così come la lingua riempie la bocca nel pronunciare la parola "culo', così le forme dovrebbero riempire occhi e mani o perfino traboccare.
Davanti a delle forme vagamente androgine oggi tanto in voga, troverei naturale cercare un diminutivo o un vezzeggiativo, giacché il suono di quella parola stonerebbe nella sua ridondanza.
Tuttavia pronunciare "culetto" suonerebbe così stonato da togliere forza ad ogni più lubrica intenzione, figuriamoci avventurarsi in un
sano rimming.
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