Disabilità, bisogno di rapporto e tabù

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Elabora un testo che non sia troppo prolisso (dentro le 5 righe) ma che chiarisca ciò che cerchi. Non è indispensabile pubblicare foto. Non farti prendere da facili entusiasmi di fronte ad ogni risposta. Preparati ad essere paziente ed a dover ripubblicare l'annuncio più volte (ma penso che la pazienza nella vita tu l'abbia già imparata).
 
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No, Puoi pubblicare un singolo annuncio e ripeterlo una volta ogni tre giorni, e ciò è gratis.
Se poi vuoi che l'annuncio pubblicato 'torni' in prima pagina un tot di volte al giorno, e per un tot fi giorni, allora paghi.
Se paghi, puoi scrivere l'annuncio che vuoi con le foto che vuoi. Se non paghi, ogni minimo errore rispetto alle regole sarà sufficiente per far cancellare l'annuncio.
 
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Salve, sono iscritto da qualche mese anche se ho partecipato quasi zero perché non ho un minimo di esperienza.

La mia situazione è piuttosto complicata e ciò mi ha portato a scrivere questo che state leggendo. Ci ho pensato a lungo a dire il vero ma poi ho visto che qui ci sono altri disabili e gente che sa consigliare. Spero che ciò possa tornarmi utile.

Allora, ho 25 anni e mezzo e ho una grave disabilità motoria (non cammino, sto in piedi se appoggiato, non so fare i passaggi posturali da solo e non ho molte autonomie) a causa di una neuropatia. Ciò mi limita in tante cose, tra le quali la sfera sessuale.

Il mio problema nasce da una specie di tabù: non ho mai parlato con i miei di aspetti sessuali personali e non so come reagirebbero se lo facessi. Non ho neanche degli amici ai quali chiedere supporto.

Il massimo che riesco a fare è "stimolarmi" con dei racconti erotici quando sono in bagno. Ciò è molto limitante e ultimamente mi sta creando due problemi piuttosto imbarazzanti: polluzioni notturne e "venute facili" se guardo dei porno (prima riuscivo a fermarmi in tempo).

Sinceramente non capisco se mia madre intuisca o meno qualcosa. Se sì, lei fa finta di no. Sarebbe molto comodo se mi dicesse "guarda che possiamo parlarne" e allora mi aprirei e magari troverei una soluzione con lei (tipo, che so, un massaggio a settimana o quel che è in un CM come si deve).

Quindi, grazie alla forza dell'anonimato del forum, ho deciso di discuterne qui per ricevere consigli utili.

In questi mesi di forum ho capito che per me l'ideale sarebbero i massaggi con finale ma non so proprio come arrivarci.

Grazie.
 
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questione non semplice , tua madre capisce bene il tuo "disagio " e lei non sarà mai la tua valvola di sfogo , piutosto parlane con lei apriti tu , fai il primo passo
e poi cerca una "ragazza " disponibile spiega la tua disabilità senza entrare nello specifico , senza metterti fretta , senza ansie e non spendere una esagerazione ,ragazze disponibili ci sono
per arrivarci basta un taxi per il trasporto di carrozzine , chiedi alla ragazza se esistono barriere o passaggi non accessibili
in bocca al lupo
 
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forse parlare con uno psicologo potrebbe aiutare a capire se e come affrontare il tabù del parlarne, da qualche riga sul forum non si può comunque capire ogni sfaccettatura del problema... purtroppo parlare di sesso con i genitori non è facile, in generale, nemmeno io l'ho mai fatto
un abbraccio
 
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Bertold

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Ciao, ti segnalo queste discussioni in cui già è stato affrontato l'argomento:

fatto un thread unico per non disperdere nulla
 
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forse parlare con uno psicologo potrebbe aiutare a capire se e come affrontare il tabù del parlarne, da qualche riga sul forum non si può comunque capire ogni sfaccettatura del problema... purtroppo parlare di sesso con i genitori non è facile, in generale, nemmeno io l'ho mai fatto
un abbraccio
Allo psicologo ci avevo pensato, ma resta il problema del come. "Mamma, portami dallo psicologo che voglio parlare dei miei bisogni sessuali" sarebbe un ossimoro :D.
 
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Avevo già visto un po' di quei thread. Sarebbe interessante recuperare l'utente indicato da TheRedOne qui:
tempo fa ci fu anche una rece di un collega qui sul forum, che però non indico, mi ricordo che raccontò del suo problema e di come riuscii a risolverlo tramite aiuto dei familiari.

forse non è indispensabile dire di cosa volete parlare, penso che si possa rimanere sul vago, da principio
Beh, non essendoci altri problemi la vedo dura.
 
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dalla vita ho imparato che le cose vanno affrontate a "muso duro"
non parlarne è nascodersi e non si risolve nulla
come dice il proverbio
"chiedere è lecito, rispondere è cortesia"

bisogna essere sfrontati.... si ottiene molto di più che stare in silenzio
purtroppo, e vado OT, anche la maleducazione ha il sopravvento sull'educazione

ho letto, non ricordo dove, di madri con il problema sessuale del figlio disabile
orbene, anche i genitori non dovrebbero nascondersi e non affrontare un probleme OVVIO per una persona di 25 anni
quindi nessuna remora ad affrontare il problema.... in questo caso sono i genitori "in colpa"
uno spudorato "ho voglia di fica, sono stanco di farmi seghe", sarebbe dirompente, ma farebbe riflettere, eccome farebbe riflettere
scusate la brutalità, ma questi genitori, per quanto sfortunati pure loro, un minimo di testa ce la vogliono mettere!!!!!

ho letto pure di organizzazioni per disabili che affrontano il problema del sesso
c'è pure un bel film con Heleln Hurt, di una terapeuta che fa sesso con il suo paziente, "The Sessions" https://it.wikipedia.org/wiki/The_Sessions_-_Gli_incontri

coraggio ragazzi affrontate il problema, se ci son preti e suore "fanculizzateli"
la vita è una sola e va vissuta la meglio, coraggio, coraggio, coraggio..... e...... "tirare fuori i coglioni"

ora mi sovviene pure un servizio, mi sembra, delle "Jene" sull'argomento, di una madre disperata che accompagnava il figlio disabile a puttane
sembra strano ma sembra che siano le madri più sensibili al problema sessuale del figlio, purtroppo che dovrebbe capirli di più su tale argomento, il padre, di solito latita

vi sono moralmente vicino.... perchè sono ad un migliaio di km..... altrimenti verrei a prenderti e ti accompagnerei io
 
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Se posso permettermi, il problema secondo me se lo dovrebbe porre il papà e venirti incontro. Posto che, non sono a conoscenza del vostro rapporto fra genitori, ma la tua condizione di disabile dovrebbe sollevare in lui una certa sensibilità tale dal porsi certe domande "Mio figlio come farà col sesso? Forse dovremmo parlarne".

Dato che non hai amici che possano accompagnarti, io direi, sprona tuo padre, e forse sarà lui a farsi avanti. Inventa una occasione..una scusa per tirare fuori la questione.

Arriverà il tuo tempo. Io sono stato vergine fino a poco tempo fa, so cosa significa non avere una vita sessuale attiva, ma lo vivo per scelta, non voglio avere una partner e mi va bene così. Per questo ci sono le pay girls....siano lodate le pay girls! :w00tmesalia:

Non ci sono scadenze per queste cose, basta che non viva la cosa come una tragedia. La vita è stata già abbastanza dura con te. Facci sapere.
 
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Allo psicologo ci avevo pensato, ma resta il problema del come. "Mamma, portami dallo psicologo che voglio parlare dei miei bisogni sessuali" sarebbe un ossimoro :D.
Non ti viene in mente nessuno, nell'ambito delle frequentazioni della tua famiglia, che sarebbe in grado di capire il problema e aiutarti in qualche modo? Un amico di tuo padre, un zio un po' “furbo”. Uno che, al limite, faccia da "sensale" tra te e tuo padre.

Gli fai un discorso molto semplice, da uomo a uomo. Lasciando fuori, se possibile, mamme e psicologismi inutili.
 
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Allora, ho 25 anni e mezzo e ho una grave disabilità motoria (non cammino, sto in piedi se appoggiato, non so fare i passaggi posturali da solo e non ho molte autonomie) a causa di una neuropatia. Ciò mi limita in tante cose, tra le quali la sfera sessuale.

, ho deciso di discuterne qui per ricevere consigli utili.

.

Ciao, hai degli amici che frequenti (in casa, oppure fuori)?
Frequenti l'università?
Hai un profilo facebook?
 
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Se posso permettermi, il problema secondo me se lo dovrebbe porre il papà e venirti incontro. Posto che, non sono a conoscenza del vostro rapporto fra genitori, ma la tua condizione di disabile dovrebbe sollevare in lui una certa sensibilità tale dal porsi certe domande "Mio figlio come farà col sesso? Forse dovremmo parlarne".

Dato che non hai amici che possano accompagnarti, io direi, sprona tuo padre, e forse sarà lui a farsi avanti. Inventa una occasione..una scusa per tirare fuori la questione.

Arriverà il tuo tempo. Io sono stato vergine fino a poco tempo fa, so cosa significa non avere una vita sessuale attiva, ma lo vivo per scelta, non voglio avere una partner e mi va bene così. Per questo ci sono le pay girls....siano lodate le pay girls! :w00tmesalia:

Non ci sono scadenze per queste cose, basta che non viva la cosa come una tragedia. La vita è stata già abbastanza dura con te. Facci sapere.
Su mio padre non punterei molto. Diciamo che preferirei fossero entrambi consci. Mio padre, almeno a parole (poi magari un giorno scopro che ci va lui), non sopporta certe cose (i CM particolari e quant'altro).
Anche mia madre, eh. Solo che, se riuscissi a parlargliene, penso capirebbe di più.
Non ti viene in mente nessuno, nell'ambito delle frequentazioni della tua famiglia, che sarebbe in grado di capire il problema e aiutarti in qualche modo? Un amico di tuo padre, un zio un po' “furbo”. Uno che, al limite, faccia da "sensale" tra te e tuo padre.

Gli fai un discorso molto semplice, da uomo a uomo. Lasciando fuori, se possibile, mamme e psicologismi inutili.
Per mio padre vedi sopra. Uno zio "furbo" ce l'avrei ma, a causa di liti di famiglia, non lo vedo più.
Ciao, hai degli amici che frequenti (in casa, oppure fuori)?
Frequenti l'università?
Hai un profilo facebook?
Il problema è proprio qui. Mi vedevo con degli amici fino a un anno dopo la scuola. Poi, col tempo, si sono sciolti i rapporti. Potrei farti un elenco di "non parenti" che vedo abitualmente e non arriverei manco a 5.
L'università l'ho frequentata finché potevo ma, siccome non riuscivo ad assistere a delle lezioni senza le quali non potevo prepararmi, ci rinunciai.
Sì, ho FB.

Grazie a tutti comunque.
 
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questione non semplice , tua madre capisce bene il tuo "disagio " e lei non sarà mai la tua valvola di sfogo , piutosto parlane con lei apriti tu , fai il primo passo
e poi cerca una "ragazza " disponibile spiega la tua disabilità senza entrare nello specifico , senza metterti fretta , senza ansie e non spendere una esagerazione ,ragazze disponibili ci sono
per arrivarci basta un taxi per il trasporto di carrozzine , chiedi alla ragazza se esistono barriere o passaggi non accessibili
in bocca al lupo

Invece dovrebbe entrare nello specifico con la ragazza.Prima di tutto eliminando tutte quelle che hanno annunci falsi e chiaramente finalizzati alla catena di montaggio e che spesso poi sono di OTR. Una volta trovata la ragazza è meglio inviare una mail dove spiega il suo problema.Il consiglio che do io perchè mi è capitato quasi sempre nel 90% dei casi è che non puoi chiedere una prestazione al prezzo standard se a te serve più tempo.
Oppure chiedere il trasferimento (outcall) al prezzo del indoor.Mi spiace ma a me è successo sempre così e quindi ora in nessun caso accetto persone con disabilità.E se devo dirla tutta la maggior maleducazione l'ho ricevuta da persone disabili come se volessero riversare sulla pay di turno la colpa della propria situazione.Criticatemi pure ma questa è la mia realtà e quella anche di alcune mie colleghe.
 
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Padova ma più che altro in giro per il mondo
in parte, solo in parte, sono daccordo con AXL
io fra i disabili ho trovato solo cose estreme
od estremamente scortesi e presuntuosi, incazzati col mondo per la loro situazione
o persone dolcissime, fantastiche che ti fanno ricredere del mondo
diciamo un 60 - 40
forse con AXL (dato che la statistica è la meno esatta fra le scienze) saranno capitati quei 60
bisognerebbe vedere su che numeri fa la sua statistica "estrema"
egoisticamente posso capire AXL, che dal punto di vista "professionale" cerca di avere meno problemi possibile
 
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