Cacciatores hai la mia piena solidarietà. Ho un amico disabile ed ho provato insieme a lui a fare un giro dalle loft di Parma (eravamo li per lavoro) e quando vedevano me normodotato erano tutte sorrisi e tette al vento, vedevano lui e farfugliavano cazzate. La più stronza una nostra connazionale che appena lo ha visto non ha nemmeno parlato, semplicemente ci ha chiuso la porta in faccia e andandocene ho sentito che rideva...
Disabilità, bisogno di rapporto e tabù
- Creatore Discussione Miss Jane
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Vi racconto la mia esperienza di trentenne 'carrozzato'.
Le veline mi rimbalzano quasi sempre, già quando intervisto. Si inventano le scuse più incredibili. Se accettano, o sono missili, o ragazze che hanno già avuto a che fare con disabili (non necessariamente sul lavoro... Parenti o amici che hanno avuto incidenti)
Se invece chiamo qualcuna dai 25 anni in su, di solito non si fanno problemi... Sarà perchè molte, a quell'età, hanno figli, o perchè sono più 'mature', o perchè vogliono monetizzare il più possibile...
Le veline mi rimbalzano quasi sempre, già quando intervisto. Si inventano le scuse più incredibili. Se accettano, o sono missili, o ragazze che hanno già avuto a che fare con disabili (non necessariamente sul lavoro... Parenti o amici che hanno avuto incidenti)
Se invece chiamo qualcuna dai 25 anni in su, di solito non si fanno problemi... Sarà perchè molte, a quell'età, hanno figli, o perchè sono più 'mature', o perchè vogliono monetizzare il più possibile...
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Su disabilità e professioniste del sesso segnalo questo film del 2012 (che non ho visto) con Helen Hunt, attrice che amo molto.
http://it.wikipedia.org/wiki/The_Sessions_-_Gli_incontri
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No Oloto, so che sono spesso polemico, ma in quello che avevo scritto non c'era niente di polemico almeno non contro di te, almeno che tu non sia una loft classista :D
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Se proprio vuoi essere solidale ed in tema con il topic, ti mando il numero della postepay, mi ci piazzi su 300,00€ eurozzi con cui andrò a loft :D :D
Si scherza ne...
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Poi non abbattiamoci cosi tanto, se considero che ho iniziato nel 1994 ad andare a donnine, ed alla fine sarò stato rimbalzato 3 o 4 volte...
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Dovremmo considerare che alla fine sono delle professioniste del sesso e credo non sia una professione semplice. Io personalmente sono convinto che per loro dovrebbe essere cento volte meglio un diversamente abile pulito che un abile che puzza ma questo è soggettivo e appunto perchè è soggettivo non mi sentirei di criminalizzare la tipa che non se la sente di andare col diversamente abile o con quello che puzza (badate bene che non li metto sullo stesso piano). Certo è che ad una come quella che hanno incontrato arlanda e il suo amico a Parma la manderei alla ghigliottina ma per fortuna a quanto pare, considerato quello che ha scritto cacciatores nel post qui sopra, le stronze non sono tante.
Tutti, compreso le nostre amate pay, dovremmo tenere presente che chiunque potrebbe diventare diversamente abile o avere un figlio disabile e allora forse le cose verrebbero viste diversamente.
Tutti, compreso le nostre amate pay, dovremmo tenere presente che chiunque potrebbe diventare diversamente abile o avere un figlio disabile e allora forse le cose verrebbero viste diversamente.
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Appunto professioniste. Io faccio il professionista ed ho un clientela che devo soddisfare.
Quando mi arriva un nuovo cliente che mi chiede una mia consulenza professionale non sto a guardare se è bianco o nero, se è uomo o donna, se è abile o disabile, gli faccio il mio preventivo che si base su un minimo tariffario.
Se mi capita che c'è qualche cliente che non voglio servire o che ritengo non doveroso servire, gli propongo le mie prestazioni ad un prezzo maggiorato, pretendendo il pagamento anticipato, se questo accetta io faccio il mio lavoro, se non accetta lo metto educatamente alla porta.
Mi ricordo una volta una escort che per telefono mi propose di venire a casa mia per 150,00 x un ora, arrivo e dopo avermi conosciuto mi disse che ne voleva 300,00€ per 30 minuti, in quanto per lei ero "sgradevole".
Fanculata con versamento di 10,00€ per la benzina consumata dalla stessa.
Oloto, basta una sola pallottola in carriera per rimanerci secco
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E sei stato un signore, io non gli avrei dato neanche quelli!!!
Comunque tieni presente che ci sono professioni e professioni, estremizzando prendi l'esempio del commercialista che si rifiuta di assistere il cliente che gli chiede consigli per evadere/eludere le tasse o il penalista che non vuole difendere uno stupratore (anche se credo di non averne mai conosciuti).
Alla fine quella di rifiutarsi gentilmente di non effettuare la prestazione richiesta potrebbe essere un atto di onestà piuttosto che accettare l'incarico e svolgerlo con superficialità (per dirla in termini professionali),
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È un discorso a mio parere sempre valido, anche al di là della disabilità o meno del cliente. Tante volte, se una loft/escort mi avesse negato la prestazione anziché farla in maniera penosa, la avrei apprezzata maggiormente.
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a bologna inizierà presto un corso per addestrare e istruire operatrici del sesso che intendessero rivolgersi a disabili ..
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Io ho visto il film (The Sessions) che peraltro consiglio: non sarà un capolavoro ma illustra molto bene un problema e una realtà che in qualche paese (USA, Svizzera, Germania, alcuni paesi del nord Europa) è affrontato con competenza e senza ipocrisie da anni (negli USA addirittura dagli anni 70). Si tratta di una storia vera. La protagonista del film interpretata da una splendida Helen Hunt che, a 50 anni suonati, mostra una forma e un fisico invidiabili, ha riportato le sue esperienze in un libro da cui poi è stato tratto il film. Ricordo che gli Stati Uniti come altri stati del nord Europa hanno una tradizione puritana (anche a causa del protestantesimo) molto più evidente di quella nostrana ma in fatto di sesso (e delle relative problematiche) si sono sempre rivelati più aperti dell'Italia...la patria dei latin lovers! e dei paesi a tradizione cattolica in generale.
Le operatrici sessuali non sono escort ma assistenti sociali che decidono di intraprendere una carriera e un cammino ben preciso, sapendo con chi dovranno avere a che fare. Le prostitute in genere hanno per lungo tempo supplito a questa funzione ma, come è stato giustamente osservato, non tutte sono disposte ad eseguire la prestazione a favore dei disabili. Perciò una persona affetta da handicap non è sempre agevolata nella soddisfazione dei propri bisogni sessuali e nei casi più estremi potrebbe non esserlo mai.
La cosa più ridicola è che a chi propone di introdurre certe figure professionali si risponde spesso che in tal modo si vuole solo legittimare una forma particolare di prostituzione...le istanze moralistiche vengono messe davanti a quelle socio-assistenziali ed è una vera vergogna. Quando smetteranno di farci vergognare del paese in cui viviamo?
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U
UtenteIndesiderato
Ospite
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A ridere no , ma qualsiasi ragazza è libera a fare le sue di scelte... o no ?
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Ci mancherebbe cara Isa!!! Ma un po di rispetto penso ci voglia sempre.
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secondo me avrebbero bisogno di un corso per addestrare le operatrici sul come trattare i clienti tout court visto il livello (basso).
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Così com'è vero che ogni individuo è unico ed irripetibile, altrettanto vero che i "bisogni" sono comuni a tutti. Esistono i cosidetti "bisogni primari" ovvero quelli fisiologici (le cosidette "pulsioni") che sono alla base della "Piramide di Maslow": il respiro, l'alimentazione (mangiare e bere), il sesso, il sonno... Il non soddisfare o l'mpedire il soddisfacimento di uno di questi bisogni - primari in quanto fisiologici - porta la morte.
Un disabile, così come ognuno di noi ha bisogno di respirare, di nutrirsi e di vivere la propria sessualità, quindi ne ha assolutamente diritto.
Sicuramente per un genitore o per chi si occupa di loro non è un problema facile da affrontare e da risolvere, dove il problema non è il bisogno, ma come soddisfarlo.
Forse, come succede in molti paesi esteri, la figura dell'Escort "dedicata" a questa problematica, potrebbe essere la soluzione migliore, ma qui da noi per una serie infinita di motivi diversi, lo vedo di difficile realizzazione.
Un disabile, così come ognuno di noi ha bisogno di respirare, di nutrirsi e di vivere la propria sessualità, quindi ne ha assolutamente diritto.
Sicuramente per un genitore o per chi si occupa di loro non è un problema facile da affrontare e da risolvere, dove il problema non è il bisogno, ma come soddisfarlo.
Forse, come succede in molti paesi esteri, la figura dell'Escort "dedicata" a questa problematica, potrebbe essere la soluzione migliore, ma qui da noi per una serie infinita di motivi diversi, lo vedo di difficile realizzazione.
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In Italia purtroppo vedo difficile la realizzazione di questa ottima iniziativa a favore dei nostri colleghi disabili, vuoi per la morale cattolica imperante (sto cazzo di Vaticano..) vuoi perchè noi siamo culturalmente indietro rispetto ai paesi del nord Europa su questi temi delicati...
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e pensare che il vaticano sta aprendo molte porte ,e si sta mettendo in discussione ,ma ci sono molte resistenze e per dire la verità una certa ignobile ignoranza (vedi pedofilia) e poi chiudo sono ot scusate
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