dispensatrici di piacere....perchè?

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E poi non credo che sia una scelta che si fa oggi per l'indomani, ma per passi.

Sicuramente la fai per soldi, ma magari il motivo può essere una esigenza di fuga, di indipendenza, di sopravvivenza o sperando in uno straccio di opportunità in più.
Poi è ovvio che il soldo piace e se ci scappa la macchina, la borsetta firmata o qualcos'altro di costoso non guasta.

Ma ho visto gente che alla fine si è resa conto che si era venduta la testa e la vita, più che il corpo e se nè è resa conto dopo. Non accade in tutti i lavori.
Qualcun'altra ha saputo gestire la cosa con grande abilità: una specie di Dr. Jekyll e Mr. Hide, separando i ruoli nella vita e nella testa.

Ovviamente parlo per la mia esperienza.
Tu mi sembri una persona di grande equilibrio: cosa ne pensi?
Ti sbagli, non ho moltissimo equilibrio..è solo apparente. Ho fatto i miei sbagli. In linea generale la penso come te, è comunque una scelta che porta ai margini, all'inizio non ce ne si rende conto, può essere che una donna inizi per motivi contingenziali e poi ne rimanga invischiata
 
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In tutte le "cortigiane" che ho frequentato (peraltro non molte), oltre ad essere evidente che lo facevano solo per denaro, ho anche notato una stima di se stesse piuttosto bassa, per non dire zero.
Anche se alcune sono brave attrici, i loro occhi non mentono...

sì, il fattore della bassa autostima può essere
 
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@petra
Chiedo a te un argomento delicato, visto che mi sembri molto schietta e soprattutto hai ormai abbandonato l'attività per cui sei più libera di rispondere: so che c'è una parte di ragazze "libere" che lo fa per scelta e non perchè costrette/obbligate/ricattate. In percentuale che cifra potremmo dare a questa parte (parlo di loft, non di OTR)?
Chiedo questo perchè alla fine ho notato spesso, anche nei casi più limpidi, che in realtà la donna non era quasi mai sola. Dietro c'era sempre qualcuno, non necessariamente uno sfruttatore, ma a volte anche un familiare, amico, pseudo-fidanzato o addirittura marito che operava una sorta di protezione della ragazza in cambio ovviamente di compenso economico.
In questo caso immagino che almeno la metà dei proventi non vada in tasca alle ragazze. Sbaglio?
 
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Hai toccato un tasto "pericoloso" Filippo.
E' palese che il libero arbitrio nella società in cui "viviamo" è una mera illusione. Il nostro pensiero è costantemente e pesantemente condizionato da una propaganda creata ad arte per incanalare la nostra vita e se si studiano a fondo le tecniche propagandistiche è facile scoprire come il cervello umano funzioni in modo molto semplice e quanto sia facile plagiarlo; poi quando te ne rendi conto ti senti un coglione. Ma non è facile vivere sopra le regole della società globale, o meglio non è così facile avere il coraggio per uscirne. Qualcuno lo ha fatto ( per esempio il famoso Christopher McCandless ) anche giusto per assaporare la vera libertà.
La società in cui "viviamo" ha deciso per noi che è più nobile e gratificante zappare la terra per far crescere il grano che fare pompini per dare piacere, ha deciso i canoni della bellezza, la moda, decide tutto per noi facendoci però credere che in realtà abbiamo possibilità di scelta.
Anni fa ho avuto la fortuna di fare un'esperienza di vita con una famiglia nativa nelle foreste del Quebec. Persone che hanno deciso di vivere lontano da tutto, senza elettricità, senza acqua corrente, facendomi assaporare un modo nuovo di vivere, dove anche il dio denaro aveva perso di importanza.


Nel rapporto uomo-società il libero arbitrio dell'individuo è fortemente condizionato.......ma questo vale per tutte le società , di tutte le epoche.....e deve essere così, altrimenti una società non potrebbe sopravvivere.
Il 'vero' libero arbitrio appartiene alla dimensione del pensiero.
In parole povere....nonostante tutti i condizionamenti e i Grandi Fratelli e chi più ne ha più ne metta......io sono convinto che l'individuo possieda un 'caveau' sotterraneo al quale solo lui può accedere...... E lì ci può fare quello che vuole ! Ma solo lì .
Se poi perde la chiave del caveau........allora son cazzi !!!
 
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Purtroppo ha ragione Petra in tutto ciò che ha scritto in questo thread..
 
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La società in cui "viviamo" ha deciso per noi che è più nobile e gratificante zappare la terra per far crescere il grano che fare pompini per dare piacere.
A me pare proprio il contrario, non mi sembra che il contadino goda di grande considerazione al giorno d'oggi. Basterebbe metterli uno accanto all'altra in abiti da lavoro per capire subito quale dei due riceverà maggiore rispetto ed attenzione. Per non parlare di occasioni di crescita sociale, ci siamo capiti vero? Forse questo è se non l'unico perlomeno uno di quei rarissimi momenti storici in cui le prostitute non vivono relegate ai margini della società. Fatico a trovare, sia dal punto di vista geografico che da quello storico, momenti in cui il lavoro di prostituta avesse maggiore considerazione dal punto di vista sociale o perlomeno simile a quella attuale. Non dico che la situazione per loro sia paradisiaca, ma insomma credo che prima (o altrove) fosse peggio.
Tra l'altro è proprio la società contemporanea, perlomeno la nostra, a rivalutare il ruolo della prostituta anche a causa della mercificazione del sesso, che dalla sfera intima è stato fagocitato in quella pubblica.
Una riprova è il mutamento semantico. Fa un po' ridere il goffo tentativo di nobilitare il ruolo modificando il vocabolario: squillo, escort, entreneuse, accompagnatrice,....soubrette :pardon:
 
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Glenda Cherubino

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non sarebbe male aprire un thread parlando anche di usufruitori di dispensatrici del piacere facendone anche un profilo psicologico?
 
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A me pare proprio il contrario, non mi sembra che il contadino goda di grande considerazione al giorno d'oggi. Basterebbe metterli uno accanto all'altra in abiti da lavoro per capire subito quale dei due riceverà maggiore rispetto ed attenzione. Per non parlare di occasioni di crescita sociale, ci siamo capiti vero? Forse questo è se non l'unico perlomeno uno di quei rarissimi momenti storici in cui le prostitute non vivono relegate ai margini della società. Fatico a trovare, sia dal punto di vista geografico che da quello storico, momenti in cui il lavoro di prostituta avesse maggiore considerazione dal punto di vista sociale o perlomeno simile a quella attuale. Non dico che la situazione per loro sia paradisiaca, ma insomma credo che prima (o altrove) fosse peggio.
Tra l'altro è proprio la società contemporanea, perlomeno la nostra, a rivalutare il ruolo della prostituta anche a causa della mercificazione del sesso, che dalla sfera intima è stato fagocitato in quella pubblica.
Una riprova è il mutamento semantico. Fa un po' ridere il goffo tentativo di nobilitare il ruolo modificando il vocabolario: squillo, escort, entreneuse, accompagnatrice,....soubrette :pardon:

io adoro quest'uomo ......... :ok:
 
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Shrike

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A me pare proprio il contrario, non mi sembra che il contadino goda di grande considerazione al giorno d'oggi. Basterebbe metterli uno accanto all'altra in abiti da lavoro per capire subito quale dei due riceverà maggiore rispetto ed attenzione.

Ho citato il lavoro del contadino per portare l'esempio di un lavoro "normale", potevo anche citarne qualsiasi altro. Sei sicuro che nella nostra bigotta società se la figlia chiede alla mamma se da grande è meglio che faccia pompini piuttosto che l'insegnante o la commessa, la mamma gli risponda: " certo cara fai pure i pompini vedrai che grande considerazione avrai in famiglia e in città " ? mah...
 
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@petra
Chiedo a te un argomento delicato, visto che mi sembri molto schietta e soprattutto hai ormai abbandonato l'attività per cui sei più libera di rispondere: so che c'è una parte di ragazze "libere" che lo fa per scelta e non perchè costrette/obbligate/ricattate. In percentuale che cifra potremmo dare a questa parte (parlo di loft, non di OTR)?
Chiedo questo perchè alla fine ho notato spesso, anche nei casi più limpidi, che in realtà la donna non era quasi mai sola. Dietro c'era sempre qualcuno, non necessariamente uno sfruttatore, ma a volte anche un familiare, amico, pseudo-fidanzato o addirittura marito che operava una sorta di protezione della ragazza in cambio ovviamente di compenso economico.
In questo caso immagino che almeno la metà dei proventi non vada in tasca alle ragazze. Sbaglio?
No però aspetta, io non sono un'esperta di settore . Qui mi cogli proprio impreparata, sulle percentuali e così via. Sono a conoscenza di alcune situazioni di ragazze che esercitavano in appartamenti ma non erano sole, però a livello di percentuale oddio...non saprei dirti! Tendenzialmente se una ragazza fa incontri lunghi è difficile che dietro ci sia qualcun altro, forse è più frequente nel caso di rapporti da 20 massimo 30 minuti. Così...a occhio
 
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Ho citato il lavoro del contadino per portare l'esempio di un lavoro "normale", potevo anche citarne qualsiasi altro. Sei sicuro che nella nostra bigotta società se la figlia chiede alla mamma se da grande è meglio che faccia pompini piuttosto che l'insegnante o la commessa, la mamma gli risponda: " certo cara fai pure i pompini vedrai che grande considerazione avrai in famiglia e in città " ? mah...


Molte mamme risponderebbero: " Dipende a chi li fai." Qualche esempio noi italiani l'abbiamo in casa.
È chiaro che parlarne in questi termini non aiuta. Volevo semplicemente mettere in evidenza un altro punto di vista, o meglio, prendere in considerazione l'idea di una società più ipocrita che bigotta. Va be', sottigliezze.
In ogni caso la cronaca, i fatti di costume, magari anche l'opinione pubblica, mi sembra che dicano che la prostituzione non scandalizzi tanto quanto avrebbe potuto scandalizzare qualche lustro fa quando, chissà, forse perfino condividere lo stesso pianerottolo con una meretrice poteva essere un gran casino.
 
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Shrike

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mi sembra che dicano che la prostituzione non scandalizzi tanto quanto avrebbe potuto scandalizzare qualche lustro fa

Per oltre cinquecento anni in italia ci sono state le case di tolleranza, chiuse dalla legge merlin del 1958 ( guarda caso con l'arrivo del dio televisore nelle famiglie ), siamo sicuri che fossero più ipocriti e bigotti di oggi ? Forse come dici tu la prostituta ora è meno ai margini della società dato che ora si premia molto l'arrivismo, quindi ci hanno indotto a pensare che qualsiasi mezzo è lecito o sopportabile, prostituzione compresa.
 
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ora si premia molto l'arrivismo, quindi ci hanno indotto a pensare che qualsiasi mezzo è lecito o sopportabile, prostituzione compresa.
Ecco, volevo dire una cosa simile, considerando anche il fatto che è cambiato il comune senso del pudore e questo, come dici tu, è dovuto anche alla televisione intesa come veicolo di diffusione di modelli di vita alternativi.
Basti pensare che è sparita perfino la Buon Costume - pessimo nome, figlio di un'altra epoca - e non credo che ciò sia dovuto solamente ad una semplice riorganizzazione.
 
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Per oltre cinquecento anni in italia ci sono state le case di tolleranza, chiuse dalla legge merlin del 1958 ( guarda caso con l'arrivo del dio televisore nelle famiglie ), siamo sicuri che fossero più ipocriti e bigotti di oggi ? Forse come dici tu la prostituta ora è meno ai margini della società dato che ora si premia molto l'arrivismo, quindi ci hanno indotto a pensare che qualsiasi mezzo è lecito o sopportabile, prostituzione compresa.

Un conto è emarginare e un conto è dire di farlo (salvo rimangiarsi tutto all'atto pratico)... Di farisei, come mi piace chiamarli, ne circolano fin troppi al giorno d'oggi...
 
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non sarebbe male aprire un thread parlando anche di usufruitori di dispensatrici del piacere facendone anche un profilo psicologico?

Trovo la tua proposta, come si us dire oggi, politicamente corretta... oserei dire "bipartisan"...!
Scherzi a parte, trovo interessante la tua proposta... finora si sono lette recensioni di punter nei confronti delle ragazze e la maggior parte dei 3d tende a trattare come argomento il mondo pay e le ragazze sempre dal punto di vista del punter o usuifruitore che dir si voglia... si analizzano i comportamenti, i servizi, l'atteggiamento e chi più ne ha più ne metta...
Sarebbe molto interessante (e credo, sotto un certo punto di vista, anche educativo), ribaltare la situazione... ovviamente non è pensabile, vista la policy del forum, postare recensioni fatte dalla girl nei confrinti del punter, ma leggere le considerazioni, le valutazioni e il profilo psicologico che le ragazze fanno di noi... perché no...?
A questo punto sarebbe il caso che fosse proprio una ragazza ad aprirlo e a dargli un titolo...!
:ok:
 
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io no di certo. comunque quando ero piccola e innocente :pleasantry: credevo che gli uomini che andassero con le prostitute fossero tutti dei maniaci o dei pervertiti...tipi strani insomma...poi ho scoperto che erano normali, come me insomma :)
 
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io no di certo. comunque quando ero piccola e innocente :pleasantry: credevo che gli uomini che andassero con le prostitute fossero tutti dei maniaci o dei pervertiti...tipi strani insomma...poi ho scoperto che erano normali, come me insomma :)

Allora sei meglio del 90% della popolazione che queste cose le pensa anche da adulti.
 
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non sarebbe male aprire un thread parlando anche di usufruitori di dispensatrici del piacere facendone anche un profilo psicologico?

Ottima idea Alycia, io vorrei incoraggiarti. Mi sembra che La vostra presenza in questo forum sia molto gradita da tutti coloro che amano mettersi in discussione. Ed allora qualcuna che metta a nudo il PUNTER, con le sue debolezze, le sue inclinazioni, e perché no anche qualche suo pregio, il tutto raccontato con gli occhi e la sensibilità di una donna...beh, credo sarebbe molto interessante.
ovviamente noi PUNTERS siamo una categoria molto ampia, trasversale, ma comunque ne verrebbe fuori, a mio parere, un quadro molto interessante, che potrebbe fornire molti spunti di discussione.
Vai Alycia!!
 
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