Qualche mese fa, durante una mia frequentazione in un centro "penessere" ho avuto modo di entrare un po in confidenza con una ragazza che che mi ha detto di essere sposata, di avere un bimbo piccolo e che suo marito era perfettamente a conoscenza del fatto che il lavoro di sua moglie consisteva anche nel masturbare i clienti. Mi disse che per lei non c'era alcun coinvolgimento emotivo anche se col cliente fingeva una certa partecipazione.
Insomma mi ha fatto capire che per lei massaggiare la schiena o il pene non c'era alcuna differenza.
È la verbalmente sottile (ma enorme) differenza fra fare sesso e fare l'amore.
Ribadisco che é chiaro che per la nostra millenaria bigotta cultura cattolica sia una situazione difficile, se non impossibile da accettare, ma evidentemente qualcuno é in grado di farlo. Soprattutto bisogna avere una grande fiducia nella persona che si ama.... ma questo aspetto dovrebbe essere la base di un rapporto d'amore vero.
Conosco due massaggiatrici cinesi, con le quali ho un rapporto di confidenza, che sono regolarmente sposate con prole, ed il marito e' a conoscenza della loro attività. Evidentemente per i cinesi, che hanno una cultura molto diversa dalla nostra, la cosa e' del tutto accettabile.
E' vero che tra una sega ed una scopata c'è una bella differenza, ma è anche vero che i clienti comunque allungano le mani sulle tette, sulle cosce, sul culo e sulla FIGA. Insomma, siamo puttanieri e non ci limitiamo certo a farci masturbare passivamente.
Comunque, al di la' della gelosia maschile che ovviamente è difficile da vincere, il fatto che una donna possa considerarlo semplicemente un lavoro e tenere distinti i sentimenti e' una cosa realistica. Con il tempo ci si abitua a qualunque lavoro, c'è chi fa le autopsie e chi svuota pozzi neri tutto il giorno.
Altro aspetto interessante, che riguarda differenze culturali: noi abbiamo il pisello molto più grande dei cinesi, e parlo dei normodotati, eppure le cinesi non hanno affatto il mito delle dimensioni che caratterizza in modo ossessivo la nostra cultura.