Tra il serio ed il faceto: psicodramma di un puttaniere schizoide.
Ragazzi, devo dirla tutta. Alle volte mi capita di soffrire di complessi di superiorità nei confronti di certe donne. Di quelle apparentemente gradevoli perlomeno: cougar rugose col sigaro in bocca o veline dal culo a bovindo fa poca differenza, entrambe baracconi ambulanti armate di tacco siderale, bigiotteria tintinnante e trucco a manate (se si chiama trucco un motivo ci sarà pure).
Lo sapete come funziona no? è inutile girarci intorno. E lasciamo perdere il proprio aspetto estetico, il problema non è quello. Se una ragazza è appena decente è anche molto probabile che l’intera sua esistenza sia focalizzata nel culto dell'immagine ed abbia trascurato drammaticamente il resto.
Poi magari sulla soglia dei quarant’anni scoprirà il piacere della lettura e succede che cagate tipo Cinquanta sfumature di grigio diventino best seller. Così vanno le cose.
Sarà capitato a tutti di avere a che fare con queste amebe e sentirsi dei deficienti, dei corteggiatori d’avanspettacolo obbligati a recitare una parte solo per un po’ di gnocca. Costretti a perdersi nei meandri della subcultura nazionalpopolare, scendere al loro livello per poter iniziare una patetica conversazione.
Ogni volta mi sono sentito un cretino, un falso, un rinnegato ed anche se magari alla fine è andata bene, a cazzo asciutto ho avvertito spesso un malessere strisciante.
Perché la domanda è semplice: ma è mai possibile che il sesso sia per me così importante da precludermi la possibilità di conoscere realmente una persona? Stare lì a fare tutta ‘sta manfrina, a dare importanza ad una idrocefala imbottita di format Endemol solo per elemosinare un tozzo di figa.
Fanculizzati tesoro, non ho bisogno di tutte queste cazzate per un pizzico di autostima.
Ti saluto, vado a puttane. Voglio una sborrata hipster.
Ciao cara, piacere sono Oblo. Presentazione, cash e dopo venti minuti le sto venendo in bocca. Pace.
Ragazzi, devo dirla tutta. Alle volte mi capita di soffrire di complessi di superiorità nei confronti di certe donne. Di quelle apparentemente gradevoli perlomeno: cougar rugose col sigaro in bocca o veline dal culo a bovindo fa poca differenza, entrambe baracconi ambulanti armate di tacco siderale, bigiotteria tintinnante e trucco a manate (se si chiama trucco un motivo ci sarà pure).
Lo sapete come funziona no? è inutile girarci intorno. E lasciamo perdere il proprio aspetto estetico, il problema non è quello. Se una ragazza è appena decente è anche molto probabile che l’intera sua esistenza sia focalizzata nel culto dell'immagine ed abbia trascurato drammaticamente il resto.
Poi magari sulla soglia dei quarant’anni scoprirà il piacere della lettura e succede che cagate tipo Cinquanta sfumature di grigio diventino best seller. Così vanno le cose.
Sarà capitato a tutti di avere a che fare con queste amebe e sentirsi dei deficienti, dei corteggiatori d’avanspettacolo obbligati a recitare una parte solo per un po’ di gnocca. Costretti a perdersi nei meandri della subcultura nazionalpopolare, scendere al loro livello per poter iniziare una patetica conversazione.
Ogni volta mi sono sentito un cretino, un falso, un rinnegato ed anche se magari alla fine è andata bene, a cazzo asciutto ho avvertito spesso un malessere strisciante.
Perché la domanda è semplice: ma è mai possibile che il sesso sia per me così importante da precludermi la possibilità di conoscere realmente una persona? Stare lì a fare tutta ‘sta manfrina, a dare importanza ad una idrocefala imbottita di format Endemol solo per elemosinare un tozzo di figa.
Fanculizzati tesoro, non ho bisogno di tutte queste cazzate per un pizzico di autostima.
Ti saluto, vado a puttane. Voglio una sborrata hipster.
Ciao cara, piacere sono Oblo. Presentazione, cash e dopo venti minuti le sto venendo in bocca. Pace.
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