Recentemente è stato harry fotter a rammentare che “fake” significa, oltre che "falso", anche "contraffatto", “alterato" e “tarocco”.
Premesso che “tarocco” e “falso” possono riguardare la stessa tipologia estrema di fake e perciò si potrebbero all'uopo anche considerare sinonimi, ho riflettuto su questa precisazione, perchè ho percepito nelle recensioni lette nel forum che i recensori abbiano indicato “fake” solo nel caso di foto o interi servizi falsi rispetto alla persona incontrata, cioè di una alterazione radicale della immagine fotografica rispetto alla persona incontrata.
Non so se Fulton, quando indica generalmente la ricorrenza del fenomeno fake in un caso su tre, si riferisca solo al caso estremo del fake radicale (cioè falso - tarocco) oppure nella sua interezza (ricomprendendo cioè anche i casi di fakes per “contraffazione” o “alterazione”, dunque non lievi, delle proposte fotografiche).
Venendo all’oggetto del thread, EOI, risulta evidente che nell’ultimo periodo vi sia stata una lavorazione accentuata di tutte le immagini proposte dall’agenzia, dunque una scelta precisa di “divinizzare” o “vampizzare” le ragazze. Se già prima storicamente in questa agenzia c’era l’uso di photoshop (che peraltro non era sempre identico nella stessa rilevanza per tutte le ragazze ed in alcuni casi non c’era), ora risulta chiaro che ci sia una lavorazione professionale dell’immagine di ciascuna persona, né più né meno di quanto avviene anche nelle immagini relative ad altri settori di marketing (es. moda, cinema), tra l’altro non più solo per le donne, ma anche per gli uomini.
Deve trattarsi dunque evidentemente di una scelta di marketing di questa agenzia, su cui evidentemente avrà fatto le sue valutazioni.
Venendo all’utenza, cioè noi, ognuno può fare riflessioni e prendere decisioni diverse. Ma un dato di tendenza è prevedibile: con le persone di questa agenzia che si incontrano è sempre più probabile per i punters meno esperti avere delusioni alla visione dal vivo, per quelli più esperti rinunciare in radice all’incontro. In questo settore, infatti, diventano decisivi i sensi: non si tratta solo di “vedere” (come per il cinema o la moda), ma anche di “annusare” e naturalmente "toccare" (non le foto, ma le persone).
Naturalmente il discorso non riguarda solo EOI, ma qui si parla di questa agenzia.
Personalmente in future recensioni indicherò fake pure nel caso di immagini che hanno per me un grado, non lieve, anche di alterazione e contraffazione.
Premesso che “tarocco” e “falso” possono riguardare la stessa tipologia estrema di fake e perciò si potrebbero all'uopo anche considerare sinonimi, ho riflettuto su questa precisazione, perchè ho percepito nelle recensioni lette nel forum che i recensori abbiano indicato “fake” solo nel caso di foto o interi servizi falsi rispetto alla persona incontrata, cioè di una alterazione radicale della immagine fotografica rispetto alla persona incontrata.
Non so se Fulton, quando indica generalmente la ricorrenza del fenomeno fake in un caso su tre, si riferisca solo al caso estremo del fake radicale (cioè falso - tarocco) oppure nella sua interezza (ricomprendendo cioè anche i casi di fakes per “contraffazione” o “alterazione”, dunque non lievi, delle proposte fotografiche).
Venendo all’oggetto del thread, EOI, risulta evidente che nell’ultimo periodo vi sia stata una lavorazione accentuata di tutte le immagini proposte dall’agenzia, dunque una scelta precisa di “divinizzare” o “vampizzare” le ragazze. Se già prima storicamente in questa agenzia c’era l’uso di photoshop (che peraltro non era sempre identico nella stessa rilevanza per tutte le ragazze ed in alcuni casi non c’era), ora risulta chiaro che ci sia una lavorazione professionale dell’immagine di ciascuna persona, né più né meno di quanto avviene anche nelle immagini relative ad altri settori di marketing (es. moda, cinema), tra l’altro non più solo per le donne, ma anche per gli uomini.
Deve trattarsi dunque evidentemente di una scelta di marketing di questa agenzia, su cui evidentemente avrà fatto le sue valutazioni.
Venendo all’utenza, cioè noi, ognuno può fare riflessioni e prendere decisioni diverse. Ma un dato di tendenza è prevedibile: con le persone di questa agenzia che si incontrano è sempre più probabile per i punters meno esperti avere delusioni alla visione dal vivo, per quelli più esperti rinunciare in radice all’incontro. In questo settore, infatti, diventano decisivi i sensi: non si tratta solo di “vedere” (come per il cinema o la moda), ma anche di “annusare” e naturalmente "toccare" (non le foto, ma le persone).
Naturalmente il discorso non riguarda solo EOI, ma qui si parla di questa agenzia.
Personalmente in future recensioni indicherò fake pure nel caso di immagini che hanno per me un grado, non lieve, anche di alterazione e contraffazione.