Olmo, tanto per capire.
Tenuto conto che il numero di uomini uccisi dalla loro compagna è infinitamente minore (meno di un ventesimo) del numero delle donne uccise dal loro compagno o ex-compagno, ritieni che la donna sia più portata "a ferire i sentimenti" dell'uomo di quanto lo sia l'uomo nei confronti della donna?
Così dovrebbe essere, considerando quello che scrivi.
A meno che non pensi che la donna sia più attrezzata dell'uomo a sopportare di essere ferita nei sentimenti.
Io invito solo a non trarre conclusioni sessiste al contrario: femministe e liberal (ed altro ancora) da mo' ce li fanno a peperini con la parità . . . che le donne sono uguali (anzi meglio), capaci quanto gli uomini (anzi meglio), autosufficienti (anzi meglio), con gli stessi diritti (anzi di più), e così via.
E allora, Gustaf, tanto per capire: vorresti dire che il genere femminile è uguale (anzi meglio) al maschile in tutta la gamma di sentimenti e potenzialità positive, ma non nella violenza, nell'egoismo, nella bugia, e in tutta la gamma dei sentimenti negativi, sul piano giuridico e morale (per quel che valgono nella società liquida diritto ed etica)?
Poi mi sono permesso di aggiungere - e spero di non avere ferito i sentimenti di qualche donna ed affini, e dei buoni che leggono, categoria poco incline ad accettare il diritto ad avere idee diverse dalle loro - che a me non sta bene mettermi il cuore in pace etichettando un omicidio come femminicidio; non sta bene ne sul piano linguistico ne su quello effettuale, e soprattutto su quello della comprensione della fattispecie, di ogni singola fattispecie.
Anche perché sottostante a tale (orendo; convieni?) neologismo c'è un giudizio negativo non sul singolo assassino, ma sull'intero genere maschile, questa sì cosa orrenda, catalogato lui solo come capace di ogni violenza
Ripeto, io penso che si dovrebbe indagare ciascun caso di omicidio per capire quali dinamiche di coppia hanno portato alla pazzia di quel gesto, prima di concludere che tale tipo di violenza è consustanziale al genere maschile, come secondo te dimostrerebbe il rapporto tra femminicidio e maschicidio che tu riporti.
Forse scopriremmo cose diverse dalla vulgata dei giornalisti (notoriamente oggi tanto autorevoli), cose che ci aiuterebbero a contenere il fenomeno, posto che fenomeno esista.
Un semplice, ingenuo, invito a capire: ci trovi qualcosa di disdicevole in questo? Tra l'altro è un obbligo procedurale, anche perché la pena va graduata in base alle circostanze.
Sono stato lungo, e non so se sono stato chiaro. La lunghezza di un testo non aiuta la chiarezza, lo so, ma non avevo tempo per essere più breve.