Una sorta di "jus primae punctis".
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In realtà hai colto uno degli aspetti più entusiasmanti di questo mondo, aspetto che però non collide con quello della fidelizzazione. Anzi, è proprio il suo antefatto.
Infatti, perlomeno nel mio caso, non ricordo di aver mai fidelizzato una ragazza super recensita, una di quelle garanzie ultra certificate. Gran parte delle sensazioni che colorano questo tipo di esperienze me le sarei precluse.
Fidelizzare una che è sulla breccia e magari con successo già da qualche anno non mi provocherebbe emozioni particolari. Rinuncerei insomma a quell'aspetto creativo di cui si è parlato appena più su. Non ci sarebbe nessun benefico disagio nel conoscersi, nessun espediente per rendere gradevole una iniziale sensazione di imbarazzo, nessun ghiaccio da rompere perché quello, insieme a tutto il resto, lo troverei già rotto da anni di servizio, e da tutto il resto.
Quando ci si siede al computer per iniziare il lavorìo di ricerca, sono alimentato da due speranze: che sia ben recensita o che non sia mai recensita.
Io francamente non so cosa augurarmi, ma nel mio intimo propendo sempre per la seconda ipotesi.
Faccio un esempio recentissimo.
Per non perdere la mano, in questi giorni ho consultato i vari siti ed effettuato le stranote ricerche. Se particolarmente stimolato sono arrivato anche alla fatidica telefonata.
È come se volessi prepararmi il terreno rimanendo in allenamento, in attesa della ripresa del campionato.
L'altro giorno adocchio una mulatta abbastanza significativa. Nessuna informazione in giro ma una serie di foto un po' troppo patinate. Sensazioni ambivalenti.
Procedo con la telefonata nella speranza di sentire una voce che parla a stento l'italiano, elemento da me estremamente apprezzato e che avrebbe rappresentato un ottimo punto di partenza.
E invece? Mi risponde con l'accento milanese.
Ovviamente mi sono cadute le palle a terra e in condizioni normali quella ragazza sarebbe stata una delle ultime opzioni.
Trovare il diamante grezzo, scovare il potenziale, scoprire un talento e magari essere stati artefici della sua emersione è un grande credito di cui si godrà per il resto della carriera della ragazza, a meno di fantozziani capitomboli e accorate dichiarazioni d'amore. Certo, bisogna prodigarsi per lasciare un buon ricordo o perlomeno una buona impressione, con l'illusione che questo non sia uno sforzo ma una caratteristica personale e magari naturale
A questo proposito, per me recensire una novità immediatamente dopo averla scoperta, novità su cui evidentemente ripongo le mie speranze di fidelizzazione, è assolutamente un autogol.
Ho sempre preferito procedere alla recensione una volta consolidato il rapporto e a fidelizzazione avvenuta, notando alcune volte con malcelato orgoglio come le successive recensioni non descrivessero situazioni all'altezza della mia esperienza.
Il tempismo è fondamentale, non c'è dubbio.
Un'ultima cosa, forse la più importante.
Ho accennato al fatto che il punter è uomo calato nella realtà, ebbene questa caratteristica non può mai andare in vacanza ma deve essere ben radicata.
Significa fondamentalmente che il punter non dovrebbe prendere il sopravvento sull'uomo.
In questo periodo di crisi si assiste alla speranza che il mondo della prostituzione si riempia di novità. Speranza in qualche modo comprensibile se si guarda la realtà con gli occhiali del puttaniere e che cresce magari proprio insieme all'eccitazione data dal processo di fidelizzazione appena descritto.
Quello che però non bisognerebbe mai dimenticare, tanto meno se si ha l'ambizione di essere tra i primi clienti, è che una prostituta in più sulla terra non è certo una buona notizia.
Tenere ben saldo in mente questo aspetto, mostrare questa forma di attenzione, oltre che cosa giusta, è preannuncio di un rapporto gratificante o perlomeno di una coscienza pulita.
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