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Anche questa bella rece, molto triste, molto introspettiva; molti passaggi, ed in particolare quello evidenziato, potrei averli scritti io....Il World. Che dire? Sicuramente il lunedì non è il giorno migliore per frequentare un fkk e il World non fa eccezione.
La mattinata scorre via lenta. Alle 2 del pomeriggio incontro Jasmina 18 enne che parla solo rumeno ed usa la cugina e collega come interprete. Magra al limite del patologico, non va oltre un 6 politico.
Nel pomeriggio prende servizio qualche altra ragazza e io punto Maria. Pure lei rumena, 25 enne dai lunghi capelli scuri, longilinea e socievole. Mi colpisce il suo viso: non capisco se sia leggermente asimmetrico o se vi tenga costantemente stampata una ilare espressione tra la presa per il culo e lo sguardo ammiccante. Mi piace, pure se sghignazza ad ogni cazzata anche laddove basterebbe un sorriso.
Anche con lei un giretto da 50.
Alle 21 arriva una ondata di ragazze.
Tra tutte mi colpisce immediatamente una moretta che scoprirò poco dopo rispondere al nome di Ela. Non è una gran bellezza, non è una strafiga, è... è... non lo so cosa sia, so solo che il tono della sua voce mentre dribbla i rompicoglioni e il modo in cui lo fa mi ricordano qualcosa, qualcuno. Forse è una bislacca associazione di idee o più poeticamente un deja 50 di una vita precedente? No, no, è semplicemente un modo di fare e di parlare che avevo riscontrato in una ragazza russa conosciuta a Roma e di cui, gira gira, mi ero inamorato (o quasi).
Vado subito da lei, due parole di saluto e me la porto nella vip room che ho affittato per la notte. Nell'idromassaggio chiacchieriamo del più e del meno per una 40ina di minuti e, col beneficio di un dubbio che ben conosco, la scopro straordinariamente intelligente. Una giovane donna che ha scelto questo mestiere. Mi dice dei suoi progetti, dei suoi parenti e mi fa capire senza giri di parole che questa professione non le piace ma che, a differenza di tante sue colleghe, cerca di svolgerla comunque al meglio per esercitarla meno tempo possibile. Mi torna ancora una volta in mente la russa di cui accennavo poco sopra. L'ultima volta che l'ho vista, parlando un po' dopo l'incontro, ha finito con il vuotare il sacco. È sbottata a raccontarmi di come, dopo il tour in Italia, si rinchiuda a casa per una settimana lontana da tutto e tutti con l'unico desiderio di poter dimenticare al più presto. Solo dopo aver sedimentato i ricordi riesce ad incontrare i suoi amici, quelli che, come ha detto lei stessa, "non la vedono solo per scoparsela". Non avevo mai visto una ragazza nuda come la mia russa in quella situazione: nuda come mai perché per pochi attimi a nudo ha messo la sua stessa anima. Mi chiedo se Ela faccia lo stesso gioco e nasconda dietro la sua allegria, che a tratti la fa apparire mezza pazzerella, un inconfessabile disagio interiore. Non lo saprò mai. So solo che dopo un'oretta e mezza la sento mia e vederla col capodoglio tedesco che la sceglie dopo di me, mi infastidisce come ho già accennato in altre circostanze. A fine serata la saluto con un bacetto ed un addio che non lascia spazio a nient'altro.
Domani si va all'Oase.
E' inutile, qui sul forum qualcuno, mi pare Sandokan,scrisse che quando entri nei bordelli il cuore lo devi chiudere ne bagagliaio della macchina: non ci riuscirò mai, è questione di temperamento....
Ciao, grazie della rece e delle riflessioni