DETTAGLIO DELLA OTR
Nome: adesso Linda, ma potrebbe cambiare ogni sera

Nazionalità: italiana
Età apparente: 36 dichiarati
Descrizione fisica: ragazza alta ca. 1.65-1.70, corporatura magra e tonica, lungo crine nero da rasta giamaicano (extensions), viso un po' scavato ma carino, occhi chiari, seni di una 2a taglia al massimo ma naturali e discretamente sodi, vari tattoo, con un floreale molto grosso nella parte alta della schiena
Attitudine: BJ di buona fattura, ottima pazienza con lunghissimi pre- e post-liminari; essendo italiana, parla da madrelingua ed è molto loquace e chiacchierona; nulla di negativo da segnalare, rispetto alla disavventura patita dal buon Squinter
Reperibilità: medio/difficile, perchè non esce tutte le sere ed è abbastanza gettonata
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 20
Compenso concordato: 20
Servizi offerti: BJ
Servizi usufruiti: BJ
Durata dell'incontro: circa 25' al retrobottega
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Carimate
Coordinate: svincolo con sottopasso, fine della rampa di accelerazione verso Novedrate
LA MIA RECENSIONE
La serata è piovosa, c'è poco traffico e, nel rientrare da Lentate verso Novedrate, vedo la
Farmacista appollaiata vicino al guard rail dello svincolo di Carimate, nella nuova nicchia che si è scelta, dopo la sua precedente carriera appianese. Nell'ultimo mese, l'ho vista spesso in postazione, caricata piu volte, il che mi ha pian piano portato alla convinzione che non fosse più in servizio truffaldino, ma realmente intenzionata a intrattenere i clienti.
La tenuta è molto sexy, in minigonna e autoreggenti, e allora decido che si può rischiare almeno un'intervista. Inizio a nascondere le chiavi della macchina e di casa e faccio lo stesso col decino che avevo nel portafoglio, lasciandovi solo il ventello strettamente necessario al BJ conoscitivo: al massimo, scapperà via con quello.
Giro di boa su da
Anna Freudenberg, quando ridiscendo nella direzione opposta, vedo che si è affiancato un van per l'intervista di rito, ma provo comunque a mettere la freccia a destra e a fare inversione di marcia dal sottopasso. Quando riappaio dall'altro lato, la Farmacista è ancora lì e posso allora affiancarmi per l'intervista.
Mi conferma che sta lavorando e, alla richiesta del nome, ci pensa un paio di secondi e, dal cilindro, estrae un altro dei suoi nick: stavolta
Linda. Il rate per il BJ è ancora l'agognato ventello, le chiedo se abbia un imbosco sicuro, mi spiega dove vorrebbe portarmi (in pratica, dove ero stato mille anni fa con
Daniela Enza, con
Aida Nails, con la sua amica
Drilona/Iona e con un paio delle black che affollavano quello svincolo quando portavo ancora le braghette corte) e allora le do l'ok a saltare a bordo.
Che la Farmacista avesse una bella parlantina, lo ricordavo dell'intervista fattale ad Appiano, quando aveva usurpato per una sera il posto della
Sido al Granmercato, indossava anonimi abiti civili e si chiamava ancora Deborah o Samantha. Anche se il tragitto è abbastanza lungo, visto che andiamo a girare su dalla Freudenberg, non mancano di sicuro gli argomenti di conversazione e, limitandosi alla scheda tecnica, dice appunto di chiamarsi
Linda, di avere 36 anni, di avere abitato fuori Milano per un po' di tempo e di essersi trasferita a Carimate da un paio di mesi. L'accento è italianissimo e lei si dichiara tale, confermandomi anche di avere appena preso il patentino di Otr, dopo una lunga carriera come loftina.
La sua nuova abitazione a Carimate sarebbe anzi agibile per incontri diurni e serali: a suo dire, quando non è in strada, è perchè ha già fissato un numero sufficiente di appuntamenti fra le quattro mura. Per ora non indago sul rate da pagare per fare quattro salti sul suo materasso: se l'andazzo è rimasto quello di Appiano, facile che accetti di andarci per un ventello e non ho fretta di fare la conoscenza del suo amichetto!
Mentre ci dirigiamo al retrobottega, Linda si sfila le scarpe e si mette comoda sul sedile, a gambe incrociate. Ha un fisico magro e tonico, per i 36 anni che dichiara, ma ciò che balza più all'occhio è la chioma da rasta jamaicano, di colore corvino. Sono ovviamente extensions e, con mia enorme sorpresa, sono davvero costate un tozzo di pane: ero rimasto al cinquecentone della chioma leonina di
Sara/Elisa "Joey Tempest" e quasi non credo alle mie orecchie, quando mi spiega che il costo è fra gli 80-100 euri, a seconda di dove si vada a farsele fare.
LA RECE VERA E PROPRIA
Arriviamo infine al retrobottega, mi fa scegliere l'angolo più in ombra di un ampio parcheggio e lì ci fermiamo. Le allungo subito il ventello, lei non ha fretta di cominciare le danze e l'omaggio della casa resta appoggiato sul tunnel centrale per un paio di minuti, mentre continuiamo a chiacchierare. Nel mentre, mi guardo in giro, per vedere se salti fuori da qualche parte il suo amichetto, ma tutto sembra tranquillo accanto a noi. Con calma, Linda si toglie il giaccone e la minigonna e scopre quasi completamente le gambe, restando con le sole autoreggenti addosso. Dalla borsetta, appare un piccolo borsellino portamonete e da lì viene estratto un blister del famigerato gommone Serena, per cui sembra esserci tutta, l'intenzione di concedermi davvero il BJ.
Quando ha concluso i preparativi, la Farmacista fagocita il ventello, si dispone ginocchioni sul sedile del passeggero e inizia a scaldare il compare con un po' di falegnameria preliminare. Quasi subito, cambia di posizione e si corica col fianco sinistro sul massiccio bracciolo centrale, appoggiandosi con la testa sul mio petto. Ora ho la sua chioma rasta a un palmo dal mio naso, sospetto che sia un modo di schermarni la visuale e cerco, nei limiti del possibile, di tenere d'occhio le sue mani. Essendocisi coricata sopra con buona parte del peso del suo corpo, il vano sotto al bracciolo centrale è più sicuro di Fort Knox, ma la tasca della portiera laterale è esposta ai suoi tentacoli, che tuttavia si dedicano a massaggiarmi il compare e le gambe.
Dopo un primo minuto di riscaldamento, Linda mi prende la mano e la guida verso il fratellino, come per dire: "Fai tu!". Federica entra allora in azione ben prima del previsto e, intanto, la Farmacista continua a carezzarmi in lungo e in largo coi suoi tentacoli, dedicandosi alle cosce, ai gioielli di famiglia e al torso. In tutto ciò, la bustina del Serena è sempre appoggiata davanti alla leva del cambio, ancora perfettamente sigillata, tanto che inizio a domandarmi se davvero inizierà il BJ.
La Farmacista non è tuttavia in malafede: dopo essere rimasta sdraiata con la testa sul mio petto per un buon paio di minuti, si risolleva ginocchioni, si sfila il maglione di lana e il reggiseno, esponendo alla fioca luce del lampione due tettine birichine, che potrebbero essere di una seconda taglia scarsa. Non me lo faccio dire due volte e, mentre Federica continua a trastullare il compare, il mio tentacolo si dirige verso il suo petto, dove può assaggiare due seni non troppo grossi ma ancora discretamente sodi, per l'età della loro proprietaria.
LA CONTORSIONISTA DI CARIMATE
In questa lunga fase di riscaldamento, che durerà quasi dieci minuti, Linda cambia varie volte posizione, per esporre alla mia vista e al mio tatto il suo fisico da un po' tutte le prospettive. Essendo trascorso qualche giorno dall'incontro, non riesco più a ricostruire l'esatta sequenza, ma la ricordo disposta di nuovo gattoni verso di me, poi girata verso la plancia a mostrarmi per bene le chiappe e la schiena, poi appoggiata col suo petto contro il mio volto quasi a soffocarmi coi seni, quindi sdraiata prona sul bracciolo centrale e con la testa proiettata verso i Paesi Bassi. La ragazza ha un fisico magro e snodato e credo di non avere mai visto una Otr contorcersi e rigirarsi con una tale facilità all'interno dell'abitacolo, quasi fosse una biscia. Visti i suoi precedenti appianesi, cerco sempre di tenere d'occhio dove vada ad appoggiare le mani, ma non succederà davvero nulla di negativo, in tutta la lunghissima durata dell'incontro.
Le mia mano libera, invece, la massaggia e la carezza in lungo in largo, approfittando di volta in volta della prospettiva che mi viene offerta. Quando è gattoni o addirittura rigirata verso la plancia, mi dedico alla schiena, ornata da un grosso tatuaggio floreale nella parte superiore, alle chiappe e alle gambe, che sono tutte ancora sufficientemente sode e toniche. Nel complesso, il suo stato di forma fisica è senz'altro migliore di quello di
Anna Slot, per fare un confronto con una Otr dalla corporatura magra e dall'età simile. Quando Linda è avvinghiata a me, posso solo baciarle i seni e cingerla a mia volta. Quando invece si proietta completamente sui Paesi Bassi, con metà del suo corpo al di qua del bracciolo centrale, le massaggio soprattutto la schiena e i glutei.
Da parte sua, alterna fasi in cui è più attiva ad altre in cui sembra quasi addormentarsi e rilassarsi. Quando è più pimpante, il Dolby Surround è acceso a discreto volume, mi si avvicina mulinando la lingua a un palmo dal mio volto per stuzzicarmi, mi sbaciucchia sul collo e sulle guance, fa lo stesso con l'addome e le cosce e ci scambiamo perfino due fugaci bacetti a stampo. Ci sono però momenti in cui sembra andare in ibernazione, come quando è sdraiata prona, con la cintura sul bracciolo e la testa proiettata sopra al mio addome: un attimo prima mi stava carezzando e sbaciucchiando, un attimo dopo pare quasi addormentata, mentre le carezzo la schiena. Questi sbalzi repentini, dall'iper-attivismo allo stato di ibernazione apparente nel volgere di pochissimo tempo, mi fanno sospettare l'aiutino chimico, come nel caso della
Mirona di Monza, ma in questo caso ho solo dubbi e non certezze.
IL BJ, FINALMENTE
Dopo quasi dieci minuti di manovre federiciane, il compare è assai arzillo e sarei anzi quasi sul punto di esplodere. Con garbo, propongo quindi a Linda di passare alla portata principale del menu di serata, visto che non vorrei fare indigestione di soli antipasti. La Farmacista recupera allora il blister del Serena, ne estrae il gommino e lo srotola con facilità sulla metà sommitale dell'asta.
Si dispone quindi gattoni, si infila il compare in bocca e, mentre scende lungo di esso, completa lo srotolamento del condom, aiutandosi con le labbra e i denti. È ovviamente molto più facile svolgere un BJ ad asta già inturgidita dal lungo smanacciamento iniziale, ma l'arte di Linda è tutt'altro che malvagia: si muove su e giù con ampia profondità di movimenti, la frequenza è moderata, vengono alternate anche torsioni della testa e la fanciulla ci caccia dentro pure un paio di brevi fasi di slinguazzamento dal lato della parte sommitale. Come per tutto l'incontro, le sue mani sono le osservate speciali e quindi ricordo distintamente di averle viste appoggiate alla zona pubica, a disegnare una sorta di rombo attorno alla base dell'asta. Al solito, approfitto di questa fase per continuare i miei massaggi del lato B, che sono anche più piacevoli del consueto, dato che la fanciulla è praticamente nuda davanti a me.
CONCERTO PER MANOVELLA E FIATI
La Farmacista continua così per qualche giro di lancette e poi sollecita il passaggio alla
tecnica meliniana: con la mano, prende la mia e la guida verso la parte bassa del compare, di nuovo a indicarmi di masturbarla. Lei, invece, si risolleva con la testa e accorcia la profondità delle percussioni verticali, che d'ora in poi saranno concentrate quasi solo sul glande. Il concerto per manovella e fiati è sempre molto scenografico, soprattutto se la ragazza lo condisce con un po' di Dolby Surround e con discrete colate di saliva lungo l'asta. L'efficacia, almeno dal mio punto di vista, è però dubbia: nel timore di prendere a pugni in faccia la fanciulla di turno, devo ridurre sia l'ampiezza che l'intensità dell'azione di piallamento e il rischio è quello di tirare le calende greche.
Chiedo allora a Linda di cimentarsi ancora in un paio di minuti di vero e proprio BJ, per poi cercare di concludere le operazioni con una sessione federiciana più tradizionale. La mora dal crine rasta mi accontenta, trastulla per un po' il compare con la bocca e poi passiamo nel reparto falegnameria. Sarei anche stato tentato di proporle un 20+10, ma avrei dovuto sollevare il bracciolo ed estrarre il decino riposto nel vano centrale ... e sarebbe stato poco elegante farle capire che non mi fidavo di lei, per cui preferisco soprassedere.
UN ULTIMO CONIGLIO DAL CILINDRO
Come nella fase di riscaldamento, anche adesso la Farmacista si rigira un po' di volte, mostrandosi da varie angolazioni. La più interessante è quella con lei ginocchioni sul sedile del passeggero, dapprima col busto e poi col lato B rivolti verso di me. Comincio massaggiandole di nuovo i piccoli seni, poi scendo verso la zona del piacere e insinuo le dita fra le labbra della vulva. Non penetro all'interno del primo canale nazionale, ma mi limito a uno strusciamento superficiale, trovandovi una buona umidità e scorrevolezza, alla mia azione di strusciamento.
Quando Linda si rigira su se stessa e mi volta le spalle, provo a continuare lo stuzzicamento della vulva da dietro, ma sento che la sua mano scende e scosta la mia, per prendersi cura personalmente della passerina. Difficile dire quanto sia messa in scena per ingrifare il cliente e quanto reale volontà di masturbarsi, ma di certo la Farmacista si sgrilletta o finge di farlo per un paio di minuti e, almeno il primo risultato lo ottiene: mentre la osservo e le sto massaggiando avidamente le chiappe, con un ultimo colpo di pialla varco la linea del traguardo e riempio felice il gommino.
LE RIVESTIZIONI DOPO IL BAGNO TURCO
Dato che staremo via oltre mezz'ora, l'incontro vero e proprio deve essere durato quasi venticinque minuti e, infatti, la macchina è diventata un bagno turco, coi vetri completamente appannati. Per ragioni di sicurezza, la prima cosa che faccio è accendere un attimo il motore, sparare l'aria condizionata a palla e asciugare i vetri dalla copiosa condensa che si era depositata, così da potere tenere d'occhio i paraggi, mica che arrivi a sorpresa il suo amichetto proprio adesso
Le rivestizioni avvengono con la massima calma e, una volta tanto, Linda impiega più di me a risistemarsi, visto che era rimasta praticamente nuda e con le sole autoreggenti addosso. Le scarpe verranno addirittura reindossate durante il tragitto di ritorno, quando siamo già sulla strada per la mattonella.
Prima di ripartire, c'è però la consegna della pallottola dell'amore, del cui smaltimento si occuperà la mora dal crine rasta, e lo scambio dei gagliardetti, che in questo caso è soprattutto finalizzato a capire se la Farmacista abbia un contatto stabile, il che farebbe propendere per una sua redenzione lungo la via per Carimate. Il gagliardetto della locale squadra c'è e potrà essere esposto nella mia bacheca assieme a centinaia di altri. Mentre avviene lo scambio, vedo anche che ha già una discreta rete di contatti memorizzata nel telefono, per cui può essere plausibile che lavori nel suo appartamento carimatese di giorno e talvolta anche alla sera, quando non la si vede apparire per strada.
Perso nelle chiacchiere durante il rientro alla mattonella, mi sono completamente dimenticato di chiederle i rate per i servigi sul materasso, ma a sensazione si dovrebbe riuscire a portare a casa una sveltina per un cinquantone e una cosa più tranquilla per un settantone/ottantone, in pratica le tariffe che erano in vigore con tutte le Otr loft-munite prima del Covid o di cui si può tuttora fruire a Torino.
Quando arriviamo alla mattonella, ci congediamo con due bacetti e la Farmacista non fa quasi tempo a toccare terra, che il prossimo avvoltoio mi è già incollato agli scarichi e pronto a fiondarsi su lei. Io, invece, imbocco la salita verso Novedrate e faccio un censimento completo di tutti i miei averi: il portafoglio c'è ancora, il cellulare pure, le chiavi della macchina e di casa anche, lo scatolotto del Telepass è ancora nel portaoggetti, idem il libro rumeno che ormai è lì da mesi in attesa di restituzione alla proprietaria. Per maggiore scrupolo, verifico anche che non manchino patente, carta d'identità e carte di credito nel portafoglio, ma nulla è stato toccato, quindi per ora la Farmacista sembra davvero essersi redenta ... ma meglio attendere ulteriori riscontri da altri colleghi
