Guarda, onesto? Se proprio deve essere affrontato, conviene con un psicologo/psicologa o psicoterapeuta, solo quel tipo di professionista eventualmente può affrontarlo nel giusto modo e trovare una soluzione qualora ci sia. Parlarne su un forum di punter la vedo ostica, ma ho letto di tutto qui sopra quindi non mi stupisco più di nulla.Capisco quello che vuoi dire, ma credo che non si debba aver paura di dove si andrà a finire se si affrontano certi discorsi: tanto ognuno di noi, nella vita, ci finirà o no, a prescindere dal parlarne.
Tenere nascoste le cose non le elimina, è come un tappo su una bottiglia che prima o poi esplode.
Il discorso lo trovo interessante non tanto riguardo al sesso, e allo stupro (che è ovvio sia un comportamento raccapricciante, e che non ha nulla a che fare con il bsdm; inoltre dici bene che un conto è l'eventuale fantasia di una donna di essere stuprata, ben diverso è stuprare una donna "perché tanto ha questa fantasia", riproposizione moderna di una teoria pseudogiuridica che nei decenni passati moderava la gravità della violenza sessuale con la motivazione che in fondo è un comportamento che asseconda la supposta natura sottomessa delle donne), quanto al rapporto generale che abbiamo con la tecnologia, che finora siamo abituati a concepire come oggetto al nostro servizio, ma che si sta via via sempre più umanizzando.
Quale sarà il limite, il punto di non ritorno, il momento in cui - forse sto fantasticando ma è un tema su cui filosofia e giuristi già discutono - creeremo non più un oggetto ma un vero e proprio soggetto.
Lasciamo perdere il sesso: oggi abbiamo dentro casa un robottino chiamato Alexa a cui chiediamo di tutto, senza manco dire grazie e per favore. Tra venti o cento anni sarà ancora così?
Sul resto del discorso, dove arriveremo con la tecnologia? Ti rispondo che a me il cambio tecnologico non mi spaventa, ma anzi lo incoraggio sempre di più. Quindi non sono del partito, oddio le macchine ci sostituiranno tutti! oppure ci ruberanno il lavoro, oppure chissà cosa uscirà fuori.