Se non bastassero le numerose risposte dirette cha hai già ricevuto, credo che buona parte dei contenuti di questo forum siano la prova lampante di quello che sostengono già praticamente tutti.
Specialmente nella sezione recensioni, ma anche in molti altri threads, noterai che la stragrande maggioranza delle esperienze negative riportate sono legate, oltre all'aspetto aspetto fisico non corrispondente a quanto pubblicizzato, soprattutto, all'atteggiamento svogliato e scostante dell'esercente del caso.
Per molti addirittura è sufficiente la mancanza totale o parziale di sintonia per rovinare un incontro, anche a fronte dell'impegno professionale della ragazza.
Credo che questo la dica lunga su cosa cerchino in media i puttanieri e su quanto poco possa soddisfarli avere "potere" su una donna, disponendo semplicemente del suo corpo a fronte dell'obolo.
La realtà è che quasi tutti, anche quelli che vogliono vendersi come cinici bastardi, vogliono, anche solo per un breve momento, sentirsi desiderati, anche se razionalmente sanno che si tratta quasi sempre di una recita. Poi alcuni (molti) cercano di autoconvincersi con più o meno successo del contrario ma questo è un altro discorso.
Buona parte del piacere mentale nel sesso a due deriva dalla consapevolezza e dall'effettivo riscontrare che si è desiderati/e dall'altro/a. In questo uomini e donne sono uguali.
Questo nella maggioranza dei casi. Il resto, secondo me, sono parafilie, che per carità esistono ma non sono così comuni.
Secondo me, nel quesito posto c'è una sorta di perversione.
Anche per me.
Se la tua domanda è legata a una fantasia direi che questa è in assoluto tra le più comuni. L'idea di essere presa "con la forza", che essa sia fisica
o di altro tipo, rientra sempre nel concetto del sentirsi desiderata. Questa ripeto, è acclarato essere una fantasia molto comune nelle donne. Direi che è anche comune negli uomini il corrispettivo complementare.
Tuttavia quello che distingue una persona sana da uno stupratore è prima di tutto il fatto che per il primo questa fantasia tale rimane, al netto dei giochi di ruolo. Questo grazie alla parte razionale che prevale sull'istinto. Anche se entrambe le persone, tra loro sconosciute, avessero indipendentemente sviluppato la stessa fantasia, questo non vorrebbe dire che uno dei due o entrambi la vogliano mettere in pratica al di fuori di un gioco di ruolo consensuale. Anzi non è praticamente mai così. E' ormai chiaro che le fantasie non corrispondono necessariamente a cosa vogliamo applicare poi nella nostra vita sessuale. Le fantasie possono avere anche altre funzioni o essere appaganti proprio in quanto fantasie, che tali rimangono, senza voler essere esplorate nel reale.
Tornando alla tua domanda, quello che descrivi è l'atteggiamento di colui che ha più probabilità di concretizzare la propria fantasia in un abuso reale. Questo perché un soggetto di questo tipo trae godimento e viene appagato nel dominare l'altra persona, nell'umiliarla e nel prevaricare la sua volontà, imponendo la propria a prescindere dall'altrui piacere. È un atteggiamento sadico, nel senso stretto del termine. Cosa ben diversa è invece il tipo più comune di questo genere di fantasia nella quale la parte che "subisce" l'iniziativa, dopo un'iniziale resistenza, si lascia andare al piacere, partecipando in maniera più o meno attiva all'atto. Questa seconda fantasia è decisamente più innocua, almeno fintantoché il soggetto che la ha sviluppata non la mette in atto, per puro egoismo, per arroganza e/o per mancanza
grave e colpevole di capacità e/o di volontà di comunicare con la controparte.