Ho una curiosità

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Se me lo concedete voglio essere controcorrente.
Si ha un grosso senso di potere nel pagare una donna, i soldi hanno un grande potere, tu paghi e hai a disposizione una donna che farà quello che ti piace, più potere di così.
Non solo parlando di fantasie le donne solo molto più avanti di noi, ho potuto sperimentare, certo in ambiti particolari, che certi limiti li poniamo noi, pratiche che non pensavo potessero piacermi e invece sono state una scoperta.
 
Buongiorno a tutti, mi è sorto questo pensiero: pagare una donna per disporre del suo corpo è correlato, oltre alle ovvie ragioni di piacere erotico e sessuale, anche a una sensazione di potere? Grazie a chi risponderà 😃
No, stai tranquilla.
Me la puoi dare dietro compenso e manterrai il mio assoluto rispetto e il riconoscimento democratico del diritto di scelta della posizione.


________jul
 
Se me lo concedete voglio essere controcorrente.
Si ha un grosso senso di potere nel pagare una donna, i soldi hanno un grande potere, tu paghi e hai a disposizione una donna che farà quello che ti piace, più potere di così.
Quando @Lupetta parlava di "sensazione di potere" io ho pensato ad altro, a qualcosa che andasse un pochino oltre al rapporto sessuale concordato dal cliente con la prostituta, probabilmente sbagliando.
Partendo dal tuo caso, @Vulvalover2, pagare e decidere di fare quello che più ti piace con la pay di turno, sempre consenziente, è un potere che secondo me sta da entrambe le parti, dipende dal punto di vista, ma capisco che l'uomo possa sentirsi in una condizione più forte.
Ma a me, leggendo la domanda di @Lupetta era venuto in mente il racconto di una mia amica pay (si, è anche un'amica) che mi raccontava che in occasione di un incontro con un cliente, dopo che questo si era comportato normalmente come tutti gli altri, chiamandola sempre per nome, poi durante il rapporto si era come trasformato, e da li è stato tutto un: "Puttana, mettiti a pecora!" "Puttana succhiami l'uccello!" e via di questo passo.
Lei è consapevole di quello che fa, i soldi guadagnati giustificano i rapporti sessuali con sconosciuti, qualche volta ammette di divertirsi anche, ma le volte che viene trattata solo come un pezzo di carne, come in quella occasione, rimane ferita nel morale.
Ecco, io pensavo, ripeto forse sbagliando, ad un senso di potere che si manifestasse poi in qualche modo, non solo a qualcosa che un punter sente dentro.
Perché quando mi scopo una gran gnocca, seppur a pagamento, un certo senso di potere (nel senso spiegato da @Lafayette) lo sento anch'io, ma quando becco il missile che mi frega un paio di centoni è tutta un'altra storia. Insomma il potere spesso è delle pay: a volte te lo danno a volte te lo tolgono.
 
Quando @Lupetta parlava di "sensazione di potere" io ho pensato ad altro, a qualcosa che andasse un pochino oltre al rapporto sessuale concordato dal cliente con la prostituta, probabilmente sbagliando.
Partendo dal tuo caso, @Vulvalover2, pagare e decidere di fare quello che più ti piace con la pay di turno, sempre consenziente, è un potere che secondo me sta da entrambe le parti, dipende dal punto di vista, ma capisco che l'uomo possa sentirsi in una condizione più forte.
Ma a me, leggendo la domanda di @Lupetta era venuto in mente il racconto di una mia amica pay (si, è anche un'amica) che mi raccontava che in occasione di un incontro con un cliente, dopo che questo si era comportato normalmente come tutti gli altri, chiamandola sempre per nome, poi durante il rapporto si era come trasformato, e da li è stato tutto un: "Puttana, mettiti a pecora!" "Puttana succhiami l'uccello!" e via di questo passo.
Lei è consapevole di quello che fa, i soldi guadagnati giustificano i rapporti sessuali con sconosciuti, qualche volta ammette di divertirsi anche, ma le volte che viene trattata solo come un pezzo di carne, come in quella occasione, rimane ferita nel morale.
Ecco, io pensavo, ripeto forse sbagliando, ad un senso di potere che si manifestasse poi in qualche modo, non solo a qualcosa che un punter sente dentro.
Perché quando mi scopo una gran gnocca, seppur a pagamento, un certo senso di potere (nel senso spiegato da @Lafayette) lo sento anch'io, ma quando becco il missile che mi frega un paio di centoni è tutta un'altra storia. Insomma il potere spesso è delle pay: a volte te lo danno a volte te lo tolgono.
Attenzione non sono misogino, però il pagare una donna è una forte dominazione, qualche volta mi è capitato che con paroline ad hoc un rapporto pay si trasformasse in qualcosa di unico, poi per il resto sono un tipo educato rispettoso delle parti ecc.
Più che altro mi riferivo a certe fantasie, viviamo un momento del politicamente corretto del femminismo della parità dei sessi delle quote rosa ecc.
Invece molte donne che nel pubblico hanno un vita sociale appagata nel privato hanno fantasie che nessuno immagina, a volte neanche mariti e fidanzati.
Un esempio una donna che dopo anni di matrimonio il sesso è sporadico e solo missionaria, scopre che gode solo col sesso anale, tanto sesso anale, oppure la super impegnata che nel tempo libero piace essere sottomessa, altre a cui piacciono cose più estreme,.ma qui siamo nel campo del sm.
Quindi pagare da potere, si pensi a quelle che fanno cim o cif, ma le donne hanno molta più fantasia e molto più curiosità di noi, che rapporto pay tendiamo a essere standard
 
mi è sorto questo pensiero: pagare una donna per disporre del suo corpo è correlato [...] anche a una sensazione di potere?
Non farti delle idee, Lupetta. Fatti salvi i casi di narcisismo, il rapporto pay/punter non è un esercizio di potere, ma (@Lafayette insegna) solo un incontro di possibilità. Fare il punter rende, appunto, possibile l'impossibile.
Ma inizialmente mi era sfuggito che la perversa ambiguità della lingua fa ombra al torbido celato nella tua curiosità. Al fatto, cioè, che su un altro piano semantico il contrario del possibile non è l'impossibile' ma il 'forzato' . E personalmente, a parte qualche fantasia erotica, ne sono purtroppo esente, sia da master che da slave.
PS. Mi devi però spiegare l'affermazione che tu riporti, secondo cui nel rapporto master/slave il vero potere è dello slave.
 
Tutto qui?
E' ovvio che ci sono dei limiti trattandosi di un gioco, che come tutti i giochi è regolamentato.
Ma i limiti e le regole se li pone autonomamente anche il master. O no?
 
Tutto qui?
E' ovvio che ci sono dei limiti trattandosi di un gioco, che come tutti i giochi è regolamentato.
Ma i limiti e le regole se li pone autonomamente anche il master. O no?
È gioco mentale tra master e slave che si tende ad aumentare limiti di volta in volta
 
Buongiorno a tutti, mi è sorto questo pensiero: pagare una donna per disporre del suo corpo è correlato, oltre alle ovvie ragioni di piacere erotico e sessuale, anche a una sensazione di potere? Grazie a chi risponderà

Non esiste alcuna sensazione di potere, o almeno per me non è mai esistita. La sensazione che provo è quella del pagare una professionista per la sua prestazione lavorativa, più o meno come se pagassi una commercialista o un avvocato.

L'unico rapporto di potere che si crea è quello esercitato dall'ORMONE sul Punter. Quel potere quasi illimitato che comincia nell'adolescenza e che annebbia la coscienza critica, e a volte riesce a prevalere su qualunque forma di intelligenza e di ragionamento.

Ma questo difficilmente puoi arrivare a capirlo o a comprenderlo veramente, se non sei un uomo e se non hai dentro di te la forza esplosiva del testosterone, che ti porta a pensare al sesso 20 volte nell'arco di un'ora.
 
Secondo me, nel quesito posto c'è una sorta di perversione.:girl-devil:
grande @Giulia gio 😈😈

io sono troppo buono, la giulia stessa mi ha suggerito cose piu toste di quelle che faccio nornalmente 🤣🤣🤣

@Lupetta ma per me in tutta onestà un po di fantasia di potere c'è, ma in quel caso faccio gdr, niente di s&m che non mi piace, però giocare a fare il capo che durante il colloquio seduce la candidata, o il padrone che punisce la cameriera a me arrapa un sacco, o ancora l'alunno che si bomba la porno suora - tra l'altro prima o poi riuscirò a renderla piu comune come fantasia, mannaggia...

però l'ho sempre vissuta in modo giocoso, mai cattivo... l'ultima volta che mi sono fatto Rima, la mia preferita in assoluto, avevo fatto passeggero in aereo e lei hostess incapace che mi rovescia il vino addosso, alla fine della sessione devastante lei mi fa con il suo accento "moi diar, next toime yu punish me, i bad gorl, plis moi diar, plis, punish me"
per cui la prossima volta mi sa che mi tocca punirla 🤣🤣🤣
 
Credo di aver bisogno seriamente di un paio di occhiali e forse qualche ora di sonno in più.
Riconfermo tutto lo scritto precedente, anche se ho confuso il potere con il possesso.
Come l'idea del possesso anche quella del Potere (oltre a quella indicate dal Marchese) nemmeno mi sfiora.

L'intesa è la parte più dopante in ogni genere di incontro, il gioco, se tale e condiviso ci può stare serenamente anche se Io sono una persona veramente "ordinaria"

Tutto molto personale.
 
grande @Giulia gio 😈😈

io sono troppo buono, la giulia stessa mi ha suggerito cose piu toste di quelle che faccio nornalmente 🤣🤣🤣

@Lupetta ma per me in tutta onestà un po di fantasia di potere c'è, ma in quel caso faccio gdr, niente di s&m che non mi piace, però giocare a fare il capo che durante il colloquio seduce la candidata, o il padrone che punisce la cameriera a me arrapa un sacco, o ancora l'alunno che si bomba la porno suora - tra l'altro prima o poi riuscirò a renderla piu comune come fantasia, mannaggia...

però l'ho sempre vissuta in modo giocoso, mai cattivo... l'ultima volta che mi sono fatto Rima, la mia preferita in assoluto, avevo fatto passeggero in aereo e lei hostess incapace che mi rovescia il vino addosso, alla fine della sessione devastante lei mi fa con il suo accento "moi diar, next toime yu punish me, i bad gorl, plis moi diar, plis, punish me"
per cui la prossima volta mi sa che mi tocca punirla 🤣🤣🤣
Grande @Matbeo :air-kiss:

Fra qualche giorno sarò a Milano,
Ti ho già messo in agenda:girl-devil::dirol:..
GDR (SECOND LEVEL)
 
Ultima modifica:
Secondo me ci sono tanti aspetti sottesi al lato economico. Alcuni, forse i più comuni, fanno riferimento ad un POTERE, che è quello di acquisto, nel senso di “posso permettermi di comprare qualcosa” per fini consumistici. Una macchina, un telefono, un qualsiasi bene più o meno durevole.
Altre volte il fatto stesso di pagare una donna, ma qui subentra l’aspetto forse patologico, è correlato ad una gratitudine o, in casi più estremi, a forme di eccitazione, penso ai casi di uomini che si eccitano per il solo fatto di pagare
 
per quanto mi riguarda, il "poter" permettermi la compagnia di una donna (pagando) lo attribuisco esclusivamente al piacere che (spero) di ricavarne, insomma è come farmi un regalo, o farmi le coccole, insomma prendermi cura di me stesso, per la mia autostima, o come quando vado a fare un massaggio shiatsu, è la sensazione che mi regala, che genera in me il bisogno..
 
Dimenticavo: ovviamente esiste ovviamente anche il verbo potere coniugato da una escort.
Alcuni esempi.

"Posso venire da te tra mezz'ora?"
"Oggi non posso: facciamo domani?"

"Puoi metterti a pecorina, che mi piace tanto?"
"Sì, posso."

"Puoi uscire stasera con me come amica per andare a cena?"
"Non posso, ho da lavorare."

"Come vi è parso questo spettacolo di Romeo Castellucci?"
"Posso dire che è una cagata?" (amica escort)
"Ecco, brava, posso dirlo anche io?" ( amica non escort facente parte della combriccola che assisteva allo spettacolo: ovviamente esiste anche il verbo potere coniugato dalle free.)

"Cosa pensi della cinematografia di Vera Chytilovà? E di quella di Ian Sverak?"
"Posso solo dirti che adesso sei inopportuno." ( levandosi il mio pene di bocca per rispondermi).

"Come stai?"
"Bene. Vieni da me?"
"Non oggi. Avevo solo bisogno di sentirti."
"Ah, Va bene. Vai sempre dallo psicoanalista?"
"Sì..."
"Puoi dirgli da parte mia che con te sta facendo un lavoro pessimo?"

:hi:
 
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