Discussione Hostess Wing

Addirittura!!! 😅 che lavorone da investigatore.
Io semplicemente mi confronto con altri conoscenti su chat dedicate…cosa meglio di dirette esperienze??? Tipo trip advisor.
A volte sinceramente non compro nemmeno i crediti per sbloccare le chat così evito perdite di tempo, e se ho gia la dritta riesco spesso a farmi dare numeri di telefono come contatti TG da altri “amici”.
Se becco le wing esperte sono super commerciali e si combina agevolmente, diverso con le no prof e giovani alle prime armi che selezionano molto il tipo di approccio e magari rispondono in tempi lunghi.
Alla fine comunque si combina.
Un po’ come le pay, il target migliore sono le wing “bisognose” che offrono servizi completi e alla portata di normali portafogli, ormai io lo sfizio con tipe da 400/500/1000€ me lo sono tolto, più per spuntare la tacca delle super fighe.
Ormai trovo però più interessante beccare le no prof, timide e un po’ disperate che devono arrotondare.
Ultima conquista una ragazza di 28 anni, straniera, che ho ospitato da me per aperitivo e chiacchiere e poi un po’ di sex, alla modica cifra di 200€.
Secondo me l’incontro migliore è un aperitivo e poi sex, budget 200/250.
Ci sono diverse wing invece che puntano più alla compagnia a cifre modeste tipo 50€ all’ora e poi provano a farti delle proposte assurde per altro.
Ecco quelle per me possono anche tenersela la patata. 🥔 tanto vale che vado da una escort.
500€ per due ore come la vedi ?
Per me è abbastanza borderline

Quali chat dedicate ?
 
Addirittura!!! 😅 che lavorone da investigatore.
Io semplicemente mi confronto con altri conoscenti su chat dedicate…cosa meglio di dirette esperienze??? Tipo trip advisor.
A volte sinceramente non compro nemmeno i crediti per sbloccare le chat così evito perdite di tempo, e se ho gia la dritta riesco spesso a farmi dare numeri di telefono come contatti TG da altri “amici”.
Se becco le wing esperte sono super commerciali e si combina agevolmente, diverso con le no prof e giovani alle prime armi che selezionano molto il tipo di approccio e magari rispondono in tempi lunghi.
Alla fine comunque si combina.
Un po’ come le pay, il target migliore sono le wing “bisognose” che offrono servizi completi e alla portata di normali portafogli, ormai io lo sfizio con tipe da 400/500/1000€ me lo sono tolto, più per spuntare la tacca delle super fighe.
Ormai trovo però più interessante beccare le no prof, timide e un po’ disperate che devono arrotondare.
Ultima conquista una ragazza di 28 anni, straniera, che ho ospitato da me per aperitivo e chiacchiere e poi un po’ di sex, alla modica cifra di 200€.
Secondo me l’incontro migliore è un aperitivo e poi sex, budget 200/250.
Ci sono diverse wing invece che puntano più alla compagnia a cifre modeste tipo 50€ all’ora e poi provano a farti delle proposte assurde per altro.
Ecco quelle per me possono anche tenersela la patata. 🥔 tanto vale che vado da una escort.

Vedi caro, è proprio grazie a gente come te che i giocattoli online di dating finiscono in pezzi. Sempre lì a cercare il trucchetto per non pagare, la scorciatoia, l’amico con il “contatto segreto”. Fenomeno nazionale, direi: come la pizza, solo meno nobile.

Ora, se vuoi farti strada online seriamente e rispetto delle regole, ci sono piattaforme apposta. Quelle che fanno pagare: sì, perché mantengono in piedi tutto il baraccone e ti offrono un canale VIP per parlare con chi, altrimenti, non ti filerebbe nemmeno per sbaglio. Però no, troppo facile. Meglio la scorciatoia: sfruttare il portafoglio dell’amico che per sentirsi importante ti passa un numero o un username sotto banco.
Poi però, sorpresa, vi dimenticate sempre un piccolo dettaglio: la GDPR.
Già, quella cosetta europea che dice:
  • I dati personali (email, numeri, Telegram & co.) sono sacri.
  • Puoi usarli solo se hai il consenso, non se ti si “apre la vena dorsale profonda”.
  • Il consenso deve essere chiaro, libero, non “eh ma me l’ha dato in confidenza”.
  • E se sbagli, rischi di combinare casini a te, alla tua famiglia e agli altri.

Ma figuriamoci se il “furbetto di turno” ci pensa. Non ha competenze, non sa nulla, e soprattutto non gliene frega un tubo. Basta che parta l’erezione e voilà, la privacy può anche morire male. E bada bene, io non sto parlando di scambi innocui tra amici veri (quelli con cui bevi una birra e di cui conosci almeno faccia e nome). No. Qui si tratta del classico @andreasxxx che si sente un genio e prende pure in giro chi rispetta le regole, spingendo l’ultimo arrivato, tipo @singoloal, a sentirsi pure scemo perché ha seguito la via “ufficiale”. Risultato? Le community si svuotano dall’interno, si spaccano, e alla fine si rompe il giocattolo. E poi tutti lì a piagnucolare: “Eh ma adesso per sbloccare i profili servono 30-40 euro…”

E chiedetevi il perché, geni.
 
E aggiungo: grazie al giochino del “sottobanco” si rompono quegli equilibri che permettono alle ragazze di stare sulle piattaforme con un minimo di tutela. Risultato? Loro cancellano il profilo e ciao, perché hanno giustamente di meglio da fare che esporsi ai soliti fenomeni.
Fenomeni che non solo non capiscono un tubo, ma usano pure questi spazi come se fossero siti di annunci online: chiedono servizi da escort, si presentano con la recensione in mano come se fosse un coupon del supermercato, o peggio, minacciano “se non mi dai il culo ti lascio recensione negativa”. Classe ed eleganza. Già visto anche in PUNTERFORUM, ma a quanto pare il fenomeno dilaga pure su hostesswing e simili. Sempre lo stesso copione. Sono parole al vento, ma è semplice: se tieni a una community, la proteggi. Non la desertifichi con la tua furbizia da due lire.
 
Concordo totalmente. Purtroppo, il classico italiano, cito un amico "vuol fare la vita da generale ma con lo stipendio da soldato".
Se non puoi spendere 30/40€ per sbloccare un profilo, direi che il mondo sugarbabies non fa per te e basta.
 
Vedi caro, è proprio grazie a gente come te che i giocattoli online di dating finiscono in pezzi. Sempre lì a cercare il trucchetto per non pagare, la scorciatoia, l’amico con il “contatto segreto”. Fenomeno nazionale, direi: come la pizza, solo meno nobile.

Ora, se vuoi farti strada online seriamente e rispetto delle regole, ci sono piattaforme apposta. Quelle che fanno pagare: sì, perché mantengono in piedi tutto il baraccone e ti offrono un canale VIP per parlare con chi, altrimenti, non ti filerebbe nemmeno per sbaglio. Però no, troppo facile. Meglio la scorciatoia: sfruttare il portafoglio dell’amico che per sentirsi importante ti passa un numero o un username sotto banco.
Poi però, sorpresa, vi dimenticate sempre un piccolo dettaglio: la GDPR.
Già, quella cosetta europea che dice:
  • I dati personali (email, numeri, Telegram & co.) sono sacri.
  • Puoi usarli solo se hai il consenso, non se ti si “apre la vena dorsale profonda”.
  • Il consenso deve essere chiaro, libero, non “eh ma me l’ha dato in confidenza”.
  • E se sbagli, rischi di combinare casini a te, alla tua famiglia e agli altri.

Ma figuriamoci se il “furbetto di turno” ci pensa. Non ha competenze, non sa nulla, e soprattutto non gliene frega un tubo. Basta che l’erezione parte e voilà, la privacy può anche morire male. E bada bene, io non sto parlando di scambi innocui tra amici veri (quelli con cui bevi una birra e di cui conosci almeno faccia e nome). No. Qui si tratta del classico @andreasxxx che si sente un genio e prende pure in giro chi rispetta le regole, spingendo l’ultimo arrivato, tipo @singoloal, a sentirsi pure scemo perché ha seguito la via “ufficiale”. Risultato? Le community si svuotano dall’interno, si spaccano, e alla fine si rompe il giocattolo. E poi tutti lì a piagnucolare: “Eh ma adesso per sbloccare i profili servono 30-40 euro…”

E chiedetevi il perché, geni.
Sono d’accordo sul fatto che in questo modo il modello di business potrebbe saltare.
Da un punto di vista giuridico chi rischia è chi condivide il dato sensibile (numero di cell in questo caso) e non chi lo utilizza.

Credo però che qui siamo nella terra di mezzo, le piattaforme nascono con finalità (almeno in superficie) diversa : HW non ha lo stesso modello di MSD
Entrambi i modelli non prevedono (almeno sempre in superficie) la possibilità che tu utente trovi una professionista a pagamento.
Del resto esistono canali ed agenzie ad hoc per questo tipo di servizi.

Poi…che la sfida vera (per chi frequenta questo forum) e quello che può rendere attrattiva la piattaforma sia proprio quella di finalizzare con ragazze non professioniste questo ci sta.

Faccio quindi una provocazione: se io uso i miei crediti e trovo una pay professionista che quindi non è conforme alle policy della piattaforma posso chiedere un rimborso ?
Non c’è scritto da nessuna parte che quei servizi fanno parte del portafoglio di offerta, siccome si paga la piattaforma per sbloccare e non la professionista si configurerebbe come sfruttamento della prostituzione in Italia.

Tutto sto pippone per dire che le piattaforme avranno sempre chi proverà a “bypassare” il modello di business, è anche vero che per come la vedo io questa cosa per loro è marketing puro perché alimenta le visite ed il posizionamento.

Dall’altro lato probabilmente una politica più rigida nell’esclusione delle pay professioniste disincintiverebbe la frequentazione di quella fascia di utenti che comunque vuoi o non vuoi…spendono.

Il sistema si regge… :)
 
Credo tu abbia, poche idee ma ben confuse.
 
Da un punto di vista giuridico chi rischia è chi condivide il dato sensibile (numero di cell in questo caso) e non chi lo utilizza.
Ci sarebbe molto da dire su questa prima affermazione.
Credo però che qui siamo nella terra di mezzo, le piattaforme nascono con finalità (almeno in superficie) diversa : HW non ha lo stesso modello di MSD
Entrambi i modelli non prevedono (almeno sempre in superficie) la possibilità che tu utente trovi una professionista a pagamento.
Del resto esistono canali ed agenzie ad hoc per questo tipo di servizi.
"sempre in superficie" non ha senso. Sono piattaforme destinate a sugarbabies, hostess e wing woman. Punto. Quello che succede fra gli utenti, non è affare della piattaforma, con il limite che la stessa deve comunque provvedere ad effettuare i controlli del caso, in caso di legittimo dubbio o tutela del proprio interesse.
Faccio quindi una provocazione: se io uso i miei crediti e trovo una pay professionista che quindi non è conforme alle policy della piattaforma posso chiedere un rimborso ?
Direi proprio che è una cosa senza senso. Se trovi una professionista che si propone anche come wing woman, non è affare della piattaforma.
Non c’è scritto da nessuna parte che quei servizi fanno parte del portafoglio di offerta, siccome si paga la piattaforma per sbloccare e non la professionista si configurerebbe come sfruttamento della prostituzione in Italia.
E come non poteva saltare fuori il discorso dello sfruttamento, senza contesto nè senso.
Tutto sto pippone per dire che le piattaforme avranno sempre chi proverà a “bypassare” il modello di business, è anche vero che per come la vedo io questa cosa per loro è marketing puro perché alimenta le visite ed il posizionamento.
Dici bene finalmente, per come la vedi te. Se vuoi ti dico quanto "costa" in termini di marketing, l'acquisizione di un profilo femminile e quanto poco tempo, vedersela scappare per il solito attacco alla diligenza.
Il sistema si regge…
Confermo, poche idee e ben confuse.
 
Ci sarebbe molto da dire su questa prima affermazione.

"sempre in superficie" non ha senso. Sono piattaforme destinate a sugarbabies, hostess e wing woman. Punto. Quello che succede fra gli utenti, non è affare della piattaforma, con il limite che la stessa deve comunque provvedere ad effettuare i controlli del caso, in caso di legittimo dubbio o tutela del proprio interesse.

Direi proprio che è una cosa senza senso. Se trovi una professionista che si propone anche come wing woman, non è affare della piattaforma.

E come non poteva saltare fuori il discorso dello sfruttamento, senza contesto nè senso.

Dici bene finalmente, per come la vedi te. Se vuoi ti dico quanto "costa" in termini di marketing, l'acquisizione di un profilo femminile e quanto poco tempo, vedersela scappare per il solito attacco alla diligenza.

Confermo, poche idee e ben confuse.

Purtroppo non mi trovi d’accordo neanche su una delle tue idee, ma le rispetto.

Sul GDPR la normativa è lì…basta leggerle

Le FAQ e le Terms and Conditions delle piattaforme idem sono lì….basta leggerle

Se io cerco una HW e mi si propone una pay a primo approccio perdonami ma non è il servizio che io ho sbloccato.
Il rimborso mi è dovuto.

Il tema dello sfruttamento non commento perché siamo al limite del borderline, in coerenza con i modelli di business di queste piattaforme.

Il costo di acquisizione di una pay è zero….anzi.
 
Da un punto di vista giuridico chi rischia è chi condivide il dato sensibile (numero di cell in questo caso) e non chi lo utilizza.
Sempre per contestualizzare la "confusione": quando si parla di contatti privati non basta guardare a chi li diffonde anche chi li utilizza porta con sé una responsabilità autonoma. Ricevere un numero di telefono, un’email o un contatto social che non è stato reso pubblico non autorizza in alcun modo a servirsene per mettersi in comunicazione con la persona. Anche se non sei tu ad averlo condiviso, il semplice fatto di usarlo rappresenta un trattamento illecito di dati personali. Questo comportamento può avere conseguenze concrete. Da un lato costituisce una violazione delle norme sulla protezione dei dati e può portare a sanzioni da parte delle autorità competenti. Se poi l’utilizzo del contatto diventa insistente o invasivo, la situazione può sfociare in una vera e propria molestia, con le relative implicazioni legali. Inoltre la persona interessata ha sempre la possibilità di chiedere un risarcimento per i danni subiti, siano essi materiali o morali.

È importante distinguere tra chi diffonde e chi utilizza un contatto. Il primo viola la riservatezza rendendo disponibile un dato che non doveva esserlo, il secondo commette un illecito autonomo nel momento stesso in cui se ne serve. Non si tratta dunque di una responsabilità limitata a chi condivide, ma di una corresponsabilità che ricade su entrambe le figure, entrambe potenzialmente perseguibili.
 
Purtroppo non mi trovi d’accordo neanche su una delle tue idee, ma le rispetto.

Sul GDPR la normativa è lì…basta leggerle

Le FAQ e le Terms and Conditions delle piattaforme idem sono lì….basta leggerle

Se io cerco una HW e mi si propone una pay a primo approccio perdonami ma non è il servizio che io ho sbloccato.
Il rimborso mi è dovuto.

Il tema dello sfruttamento non commento perché siamo al limite del borderline, in coerenza con i modelli di business di queste piattaforme.

Il costo di acquisizione di una pay è zero….anzi.
sarà il caso che provvedi allora e che, relativamente alla GDPR e ai vari codici di legge per il contratto commerciale, prendi in considerazione che valgono questi in giudizio e non i TOS o la privacy policy.
 
Mi sa che stiamo parlando di due cose diverse: siamo d’accordo che i numeri di telefono non sono il canale di comunicazione offline di queste piattaforme ?
Siamo d’accordo che per la quasi totalità il canale utilizzato è telegram non per il tramite di un numero di telefono ma di un account registrato senza numero di telefono ?

Domanda: un account del tipo aabbccddee è un dato sensibile in compliance alla normativa gdpr ?
Non mi risulta
 
Oltre a concordare in toto con Steve, l'aspetto che più mi indispone è riferito a coloro i quali sfruttano strutture messe in piedi per offrire dei servizi che i "coloro" apprezzano e vorrebbero utilizzare ma ritengono di essere dei geni contribuendo all'affondamento di un progetto (come detto da Steve). Per analogia

-quelli del pezzotto che non si abbonano a Sky,Dazn e simili, ma trovano il modo ,illegale, di accedere alle piattaforme sostenendo la criminalità per risparmiare due euro . se facessero tutti così non esisterebbero sky etc

-quelli che ti contattano qui su PF in privato e, avendo letto in una rece che nel tuo parco giochi frequenti no-prof, ti scrivono in privato per chiederti se gli passi i contatti! Ma sapete che lavoro e soldi ci sono dietro un numero di noprof, ad esempio per i 100 eur/mese di abbonamento a SA più il tempo speso nel costruirsi il rapoorto e ottenere fiducia e patata? E te lo do così, aldila della GDPR?

-quelli che non pagano una membership qui ma provano a pubblicare recensioni fake sperando di non essere sgamati per sfruttare esperienze altrui che hanno pagato crediti o MS...Per risparmiare 99€/anno ma spendendone 150/200 a incontro. Non mancano i soldini , è proprio questione di micragnosità

-quelli che, c'entra ...c'entra, che con posti auto disponibili, preferiscono parcheggiare in posti assurdi bloccando il traffico pur di non pagare il grattino

La lista sarebbe lunga...Come la mia lista di ignorati.
 
Mi sa che stiamo parlando di due cose diverse: siamo d’accordo che i numeri di telefono non sono il canale di comunicazione offline di queste piattaforme ?
Siamo d’accordo che per la quasi totalità il canale utilizzato è telegram non per il tramite di un numero di telefono ma di un account registrato senza numero di telefono ?

Domanda: un account del tipo aabbccddee è un dato sensibile in compliance alla normativa gdpr ?
Non mi risulta
Anche di questo messaggio dal quale nasce lo scambio sulla questione:

Cit. "... Addirittura!!! 😅 che lavorone da investigatore.
Io semplicemente mi confronto con altri conoscenti su chat dedicate…cosa meglio di dirette esperienze??? Tipo trip advisor.
A volte sinceramente non compro nemmeno i crediti per sbloccare le chat così evito perdite di tempo, e se ho gia la dritta riesco spesso a farmi dare numeri di telefono come contatti TG da altri “amici”...
 
Vedi caro, è proprio grazie a gente come te che i giocattoli online di dating finiscono in pezzi. Sempre lì a cercare il trucchetto per non pagare, la scorciatoia, l’amico con il “contatto segreto”. Fenomeno nazionale, direi: come la pizza, solo meno nobile.

Ora, se vuoi farti strada online seriamente e rispetto delle regole, ci sono piattaforme apposta. Quelle che fanno pagare: sì, perché mantengono in piedi tutto il baraccone e ti offrono un canale VIP per parlare con chi, altrimenti, non ti filerebbe nemmeno per sbaglio. Però no, troppo facile. Meglio la scorciatoia: sfruttare il portafoglio dell’amico che per sentirsi importante ti passa un numero o un username sotto banco.
Poi però, sorpresa, vi dimenticate sempre un piccolo dettaglio: la GDPR.
Già, quella cosetta europea che dice:
  • I dati personali (email, numeri, Telegram & co.) sono sacri.
  • Puoi usarli solo se hai il consenso, non se ti si “apre la vena dorsale profonda”.
  • Il consenso deve essere chiaro, libero, non “eh ma me l’ha dato in confidenza”.
  • E se sbagli, rischi di combinare casini a te, alla tua famiglia e agli altri.

Ma figuriamoci se il “furbetto di turno” ci pensa. Non ha competenze, non sa nulla, e soprattutto non gliene frega un tubo. Basta che parta l’erezione e voilà, la privacy può anche morire male. E bada bene, io non sto parlando di scambi innocui tra amici veri (quelli con cui bevi una birra e di cui conosci almeno faccia e nome). No. Qui si tratta del classico @andreasxxx che si sente un genio e prende pure in giro chi rispetta le regole, spingendo l’ultimo arrivato, tipo @singoloal, a sentirsi pure scemo perché ha seguito la via “ufficiale”. Risultato? Le community si svuotano dall’interno, si spaccano, e alla fine si rompe il giocattolo. E poi tutti lì a piagnucolare: “Eh ma adesso per sbloccare i profili servono 30-40 euro…”

E chiedetevi il perché, geni.
Insomma te la dici e te la canti anche. 😅
Ottimo. Sembra di sentire parlare un politico dei tempi d’oggi. ✌️
Il punto, parlondone anche con altri utenti oltre la GDPR, sicuramente da tenere in considerazione, riguarda l’’incoerenza di siti come HW, MSD, W, ecc… propinare un portale dove si vendono profili con sistema sblocco crediti che seguono algoritmi non regolamentati con tariffari trasparenti, di pseudo hostess, quando poi sanno quasi tutti, utenti donne e utenti uomini, che sono siti come altri dove si offrono incontri sessuali a pagamento, e oltretutto come su OF spesso a prescindere dall’acquisto di crediti dove dovresti poter tranquillamente ottenere una comunicazione con una hostess o wing, poi nessuno ti risponde, oppure scompaiono e i gestori del sito se ne lavano le mani. (Truffa?)
Tutto questo nel modello di business alla lunga “dittatoriale” e non efficace, agli utenti uomini, i clienti del portale, stà stretto!
Ed è normalissimo (condivisibile o non) che per evitare bidoni o perdite di tempo gli utenti “volpi” si ingegnano a trovare sistemi non tanto per non spendere soldi ma per evitare bidoni.
 
Anche di questo messaggio dal quale nasce lo scambio sulla questione:

Cit. "... Addirittura!!! 😅 che lavorone da investigatore.
Io semplicemente mi confronto con altri conoscenti su chat dedicate…cosa meglio di dirette esperienze??? Tipo trip advisor.
A volte sinceramente non compro nemmeno i crediti per sbloccare le chat così evito perdite di tempo, e se ho gia la dritta riesco spesso a farmi dare numeri di telefono come contatti TG da altri “amici”...

Infatti il messaggio - e aggiungerei chi me l’ha fatto fare :) - iniziale era il mio.
Conteneva pero una riflessione diversa: se io vado su HW o MSD con l’intenzione di cercare quel servizio e non una pay professionista probabilmente la piattaforma non mi sta tutelando (visto che ho pagato per quel contenuto).

Da lì ho condiviso una modalità (legale in quanto i dati sono presi da Internet e non dagli armadi di qualcun altro) attraverso la quale verifico dalla foto se il profilo compare anche altrove.
Questa modalità mi ha restituito come risultato statistico che almeno su 5 profili 3 sono pay professioniste (qualcuna registrata anche con le stesse foto su tutte le piattaforme in questione).

Fine.
Nessun incitamento a bypassare meccanismi di pagamento, semplicemente se io voglio interagire con una wing vorrei una wing e non pagare per una che trovo su escortadvisor gratis

PS e per inciso: quello che in maniera artigianale faccio io dovrebbe (eticamente parlando) farlo la piattaforma…ma evidentemente gli conviene cosi
 
E aggiungo: grazie al giochino del “sottobanco” si rompono quegli equilibri che permettono alle ragazze di stare sulle piattaforme con un minimo di tutela. Risultato? Loro cancellano il profilo e ciao, perché hanno giustamente di meglio da fare che esporsi ai soliti fenomeni.
Fenomeni che non solo non capiscono un tubo, ma usano pure questi spazi come se fossero siti di annunci online: chiedono servizi da escort, si presentano con la recensione in mano come se fosse un coupon del supermercato, o peggio, minacciano “se non mi dai il culo ti lascio recensione negativa”. Classe ed eleganza. Già visto anche in PUNTERFORUM, ma a quanto pare il fenomeno dilaga pure su hostesswing e simili. Sempre lo stesso copione. Sono parole al vento, ma è semplice: se tieni a una community, la proteggi. Non la desertifichi con la tua furbizia da due lire.
Quindi tanto per capirci
Qui io posso recensire una escort, posso leggere le recensioni che ha avuto ma non posso chiedere a tizio, anche usando messaggistica privata o telegram o altro, se la vale la pena sbloccare, e quindi spendere soldi solo per sbloccare, la ragazza che è iscritta su mysd wostess o Hosteswing?
 

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