Tempo fa incontrai una escort, fu un incontro molto bello, il giorno dopo la recensii e qualche settimana dopo mi arrivò un messaggio da parte sua per ringraziarmi del tempo che avevo dedicato alla scrittura della sua recensione.
Ne parlavo proprio, qualche giorno fa con una ragazza.
Nei tempi di internet veloce molti pensano che si possa fare tutto in fretta e subito.
Salvo poi provare a far qualcosa e scoprire che ci vuole tempo e dedizione per far le cose fatte bene.
Da una parte le ragazze smaniano per una recensione, meglio se positiva, ma ignorano che se per un incontro di un'oretta circa il punter ne perde in media almeno tre (sito, scegli annuncio, cerca foto, cerca index, leggi forum, daccapo, eccola, deciso, telefonata, ztl, daccapo, telefonata, fissa appuntamento, doccia, logistica, tram, metro, nave, aereo, traghetto, gommone in doppia fila, noleggio monopattino), per fare una recensione che meriti la sufficienza ne serve almeno un'altra (trova il tempo libero, recupera i dati, scrivi, rileggi, correggi, pubblica).
Solo che per l'ora che la ragazza dedica a me io la pago, per l'ora che io dedico a favore del forum (di chi lo legge), e della ragazza (qualora sia una rece positiva) nessuno mi paga, raramente qualcuno mi ringrazia.
Il lurker dall'altra parte crede che siccome la pagina sta li e gratis sia tutto scontato e, se non alzare il culo per scrivere un recensione, almeno usasse l'educazione di restarsene in silenzio nel suo angolino umano buio, gretto e muffoso.
Anzi peggio certi individui continuano a scambiare il forum per un catalogo di prodotti e non come luogo di scambio di esperienze umane.
Forse il problema sta proprio nella società che sta mercificando tutto a tutti i livelli allontanando la coscienza che siamo prima di tutto un evento umano e poi tutto il resto.
Il lurker silente per me non é un problema, é una mia scelta creare un contributo e pubblicarlo, il problema é la maleducazione e la sottile arroganza dei lurker che intervengono con le perle che state elencando in questo thread che non hanno preso abbastanza ciabattate in testa dalla mamma quando erano piccoli, altrimenti non si spiega.