Essere di Rimini e frequentare (diciamo pure assiduamente) pay nei loft di Rimini presenta alcuni effetti collaterali, e forse sarà capitato anche a voi.
Il primo e più importante, che in questi giorni si è manifestato diverse volte, è quello di incontrare nei luoghi tipici della mia (nostra) città le nostre amiche pay in tutte altre faccende affaccendate rispetto a quello che di loro conosciamo abitualmente tra quelle quattro mura.
Stazione, centro città, lungomare, centri commerciali, spiaggia, ristoranti, bar e pizzerie, poi ci metto anche l'ufficio postale e il laboratorio analisi della mutua. Sono i posti che mi vengono in mente dove ho visto le nostre amiche.
Senza andare troppo indietro, diciamo nell'ultimo anno ho incontrato in uno di questi posti o anche in più d'uno (in ordine sparso) Antonia, Anda, Laura, Ruby, Klara, Ella, Alessia, Deea, Jessica, Monika, Alina, Samantha, Diana e forse altre che adesso non ricordo. Chi era sola, chi con una collega, chi con un cliente (l'ho saputo poi in un incontro successivo) chi col ragazzo, chi col marito, chi col pappone. Naturalmente tra noi nessun saluto, c'è sempre stato un enorme far finta di niente in una sorta di strana complicità, anche perchè anche io molte volte non ero solo.
Tutto questo non ha molta importanza, se non per il fatto che c'è stato un ulteriore effetto collaterale di questo effetto collaterale: con tutte c'è stata la complicità di cui parlavo e magari una risata all'incontro successivo, ma una, una soltanto, dopo l'incontro casuale mi ha bloccato il cellulare e presumo, dopo qualche tentativo da me fatto, non voglia più parlare con me. Pazienza, me ne farò una ragione, ma dispiace.
Scusate ma niente nome, non serve.