Re: BRESCIA - IL BARETTO DI PIAZZA LOGGIA
diffidato ha scritto:
tornando alle girls ...
essere
preso in giro sfruttato e tradito quando hanno trovato qualcuno che potesse sostituirmi..esperienze che alla fine hanno lasciato l'amaro in bocca e molta delusione...
...
.franco sicuramente non ha raggiunto questi estremi ed è maturo per evitare certe situazioni..spero solo che n
on si faccia troppo coinvolgere dalla situazione..a volte purtroppo non si trova risposte a tutte le nostre domande..bisogna aver la forza di girare pagina sapendo comunque di avere la
coscienza apposto..
ecco, bravo, mi sono sentito preso in giro.
effetivamente non ho raggiunto mai estremi come te,
anche perchè fino a pochi anni fa le mie frequentazioni erano abbastanza
sporadiche e rare, e andavo a periodi, sono qualche anno adesso che ho cominciato ad essere
un "punter" diciamo assiduo ed ho cominciato ad assaporare quelle emozioni che si provano
andando ripetutamente dalla stessa pay-girl, perchè è vero che le mission con la scarica di adrenalina
e il gusto della scoperta sono il sale dell'attività di punter, ma si rischia molto meno alla fine, mal che vada
di cucchi il missilone e morta lì, andare ripetutamente dalla stessa fino a "costruire" un rapporto con una
pay-girl è più rischioso e difficile da gestire, scoprire pian piano una donna che è di tutti e riuscire a entrare
in sintonia con lei e le sue intimità più di altri suoi clienti ha un sapore di conquista meno selvaggio ma più sottile,
più gustoso, come un piatto prelibato che scopri piano piano ad ogni piccolo boccone che assapori, tenere in piedi un
rapporto così è ben più complesso e impegnativo che qualche mission e via, si deve gestire anche il carattere
della ragazza, i suoi e i propri sentimenti, il tutto continuando una vita normale, alla fine è una bella sfida,
è un po' come navigare a vista, sposti il timone un po' di qua un po' di là cercando di evitare di arenarti
mantenendo però corretta la rotta.
Il rovescio della medaglia è il rischio di perdere la "portata" di quel che si sta vivendo, lasciarsi "prendere"
troppo dalle situazioni, dai sentimenti, dagli avvenimenti senza la freddezza necessaria per gestire
tutto l'ambaradan, capita come dici che qualche volta bisogna lasciar perdere ed essere disposti
ad abbandonare la nave per non rimanere affogati nel turbinio degli avvenimenti e delle emozioni.
Ecco, io devo muovere il timone un po' dalla parte opposta, per riprendere la giusta rotta,
ma devo essere pronto ad abbandonare la nave se questa è arrivata ad un punto di non ritorno.
Tutto ciò con "
la coscienza a posto", come dici tu e come confermo io, in questo momento sto
accertandomi che la cosenza sia a posto del tutto, non voglio lasciare strascichi
e voglio essere sicuro di avere fatto il massimo da parte mia, ma mi preparo ad ogni evenienza,
non ho ancora mollato il timone perchè conto di riuscire a raddrizzare la barca,
ma se sarà il caso sono pronto a a saltare sulla scialuppa di salvataggio,
ovvio che il "momento" è delicato, spero di riuscire a gestire il tutto a meglio.
Devo avere pazienza (ed io sono impaziente di natura, mi devo impegnare!)