Re: BRESCIA - IL BARETTO DI PIAZZA LOGGIA
Ragazzi, oggi ho vissuto l'esperienza più adrenalica che la mia mente ricordi!
Forse, il cuore mi è battuto di più solo quando ho dovuto dare l'esame di maturità, altrimenti non ricordo di essermi mai sentito così teso, agitato, nervoso, impaurito da non so quanto tempo.
Vado con ordine:
1. Tempo fa, prima delle note fidelizzazioni, ho frequentato una ragazza per diversi mesi. La storia è molto, molto lunga e articolata, per cui vi scriverò solo il necessario. L'avevo profumatamente aiutata (io versavo una lauta somma in anticipo e lei rateizzava l'acconto in prestazioni). Non mi ha mai fregato in tal senso. Ha sempre "ritornato" quanto io le anticipavo (prestito ripagato sotto altre forme, tanto per intenderci).
Mi aveva detto che le mancava poco per raggiungere la quota che s'era prefissata prima di ritirarsi e comprare casa. Come i giocatori di briscola sanno, esistono le "piacentine", le "bresciane", le "napoletane", ecc. Se esistessero le "PIRLane", io sarei sicuramente il RE di bastoni (non ritengo di avere le dimensioni sufficienti per fare l'asso!). Aveva rimosso gli annunci (ed è vero) e aveva detto che finito con me avrebbe chiuso baracca.
2. La storia è poi finita, con molto garbo e in amicizia, e lei è sparita dalle scene. Ci sentivamo ti tanto in tanto, agli inizia con frequenza settimanale, poi sempre meno fino ad arrivare ad una chiamata ogni 2/3 mesi.
3. Ieri, scrutando i vari sitarelli (un buon punter deve essere sempre aggiornato, anche se inattivo o fidelizzato!), rivedo le sue foto, un'altro numero, un'altro nome. Il contenuto dell'inserzione era sempre lo stesso che adoperava. Le foto, sempre a viso coperto (ma quelle curve le conosco troppo bene). Insomma, era proprio lei.
4. Provo a chiamarla con un numero a lei ignoto. Risponde e la voce è la sua. Riaggancio e inizio a ostiare e a diventare verde. Decido di parlarci faccia a faccia ma non voglio che lei sappia che sono al corrente dei nuovi annunci. Non posso neppure fissare un'appuntamento tentando di alterare la voce. Penso mi sgamerebbe e non sono in grado di camuffare la mia parlata. Penso e ripenso a come fare. IDEA!
5. Spiego il fatto ad un amico che definire fidato e garantito sarebbe riduttivo. Lo faccio chiamare spiegandogli bene cosa dire e cosa non dire (conoscendo la tipa). Lui chiama ed ottiene un'appuntamento. Partiamo in macchina insieme. Lei indica a quale civico andare. Arrivati sul posto il mio amico richiama, e lei gli da le indicazioni dicendogli di proseguire lungo la via, svoltare da una certa parte ecc. "Ok", dice lui, "tra due minuti sono li". In realtà siamo già lì poichè quel giochetto già lo conoscevo. Adesso arriva un'altro ostacolo. Il cancelletto d'ingresso alla palazzina, dal quale lei ha sempre osservato il suo visitatore. Sono carico come una molla, l'adrenalima mi sta mangiando il cervello... decido di fare Spiderman. Vado sul retro della palazzina e scavalco la cancellata che recinta il parco condominiale. Ho rischiato di chiudere per sempre con le donne, ma sono riuscito a valicare l'ostacolo. Mi porto davanti al portoncino (non essendo così costretto a percorrere il vialetto che dal cancellino esterno porta all'ingresso, e non rendendomi visibile dalla sua finestra). Il mio intanto, in macchina e ben istruito a riguardo, la chiama dicendole di essere arrivato. "Suona a questo campanello e ti apro", dice lei. "Ho trovato il cancelletto aperto, sono davanti al portoncino, dimmi a che piano e salgo", risponde lui. Il portoncino si apre e io salgo i gradini 12 alla volta!
6. La porta è aperta, ho il cuore in gola, entro. Lei mi vede e rimane di sasso. Un pezzo di ghiaccio. Insomma, non si aspettava che ci fossi io.
7.
8. La parte 7 è relativa al breve scambio di opinioni che abbiamo avuto ed è pertanto omessa, in quanto troppo lunga da spiegare, e troppo dolorosa da rivivere. Posso solo dirvi che quando sono uscito dalla porta ero leggero leggero. Le scuse, le bugie e le cazzate che m'ha raccontato non meritano neanche la vostra attenzione.
9. A bocce ferme posso solo dirvi che è stata un'esperienza sconvolgente. L'architettare tutto questo, il rischio di venir menato da qualche "supervisore" della ragazza, il coinvolgimento di un caro amico, tante cose insomma. Sono deluso da lei, ma prevale maggiormente il senso di soddisfazione per aver avuto modo di dirle ciò che pensavo.
10. In ho sempre detto alla ragazza che poteva fare tutto quelle che voleva, vedere chi voleva, farsi pagare per darla a chi voleva (e ci mancherebbe altro). L'unica cosa che le ho sempre chiesto è stato di dirmelo. Pretendevo sincerità, chiarezza, nient'altro. Sei ancora una loft operativa... bene, almeno so con chi scopo. Non sei più una loft operativa... bene, almeno so con chi scopo. Che differenza fa? Passare per pirla (e come detto, ne sono il re) non l'ho mai digerita.
Scusate se vi ho tenuto per le lunghe, ma una giornata così credo che la ricorderò a lungo.
Un saluto.