Ragnetto ha scritto:Ciao Domex , ti rispondo per quello che so, e quindi parzialmente.
Per quanto riguarda l'HIV, la stragrande maggioranza dei virologi considera il daty una pratica a rischio basso, ma non nullo. Una parte largamente minoritaria ritiene non a rischio i rapporti orali. Per l'anal rimming e' riportato in letteratura un unico caso, attualmente, di infezione da HIV riconducibile a tale pratica.
A quanto ho letto documentandomi, non risulta a rischio tanto il leccare la parte esterna dell'ano, quanto introdurvi la punta della lingua ( ovviamente in assenza di emorroidi sanguinanti, nel qual caso il rapporto e' ovviamente a rischio comunque ).
Inerentemente al daty, pur con probabilità di contagio molto diverse, si e' a rischio anche per epatite virale tipo A, B, C, sifilide e gonorrea.
Personalmente, anche se mi costa non poco, con le pay non lo pratico.
Ciao
pentito ha scritto:Il rischio per tale pratica e' simile o di poco superiore a quello del rapporto orale scoperto per quello che riguarda l'HIV e ciò e' dovuto al fatto che il tubo digerente e' soggetto a un rischio di sanguinamenti più alto essendo anche più lungo come tratto e avendo un ricambio cellulare più veloce ma per quello che riguarda il tratto basso visto che il virus non resiste agli acidi gastrici .Tutto però e' sempre legato alla eventuale presenza di ferite nel cavo orale o alte vie digerenti di chi lo pratica.Al contrario il rischio e' più elevato per quegli agenti patogeni che sfruttano il canale digerente per proliferare o per spandersi nell'ambiente,uno per tutti l'escherichia coli (vari tipi di enterite se di ceppo particolare) epatite A e altri .C'è da dire però che VOLTE si tratta di agenti patogeni che danno sintomi evidenti a chi e' affetto quindi il suo stato fisico spesso ne risente in maniera tale che di certo non e' in buone condizioni per fare sesso ALTRE VOLTE invece i sintomi sono assenti per il portatore che magari ha già gli anticorpi ma non elimina il rischio per gli altri (portatore sano)
Esatto, come intendevo io. La pratica dell'anal rimming esterno, chiamiamolo, non comporta il rischio di entrare in contatto con secrezioni sanguigne. Ovvio che se si spinge la lingua internamente all'ano, vi possono essere, ad esempio, secrezioni sanguigne da emorroidi interne, o comunque ferite interne, non visibili all'esterno. Tali secrezioni non arrivano però in modo non visibile all'esterno.Ragnetto ha scritto:Per quanto riguarda la trasmissione virus hiv tramite anal rimming, attualmente a quanto mi consta esiste un solo caso clinicamente accertato in letteratura. Si tratta di una pratica quindi a rischio bassissimo, purchè l'azione della lingua sia esercitata nella parte esterna dell'ano, senza introduzione. E' ovvio che tutto ciò ha un senso nel momento in cui non si sia in presenza di emorroidi, interne od esterne, sanguinanti, in quanto in tal caso il rischio aumenta in modo elevatissimo.
Nell'ano possono benissimo essere presente secrezioni sanguigne, sia per precedenti rapporti penetrativi anali, sia appunto in caso di emorroidi, sia anche a causa di irritazioni del colon.
Benigno ha scritto:Esatto, come intendevo io. La pratica dell'anal rimming esterno, chiamiamolo, non comporta il rischio di entrare in contatto con secrezioni sanguigne. Ovvio che se si spinge la lingua internamente all'ano, vi possono essere, ad esempio, secrezioni sanguigne da emorroidi interne, o comunque ferite interne, non visibili all'esterno. Tali secrezioni non arrivano però in modo non visibile all'esterno.Ragnetto ha scritto:Per quanto riguarda la trasmissione virus hiv tramite anal rimming, attualmente a quanto mi consta esiste un solo caso clinicamente accertato in letteratura. Si tratta di una pratica quindi a rischio bassissimo, purchè l'azione della lingua sia esercitata nella parte esterna dell'ano, senza introduzione. E' ovvio che tutto ciò ha un senso nel momento in cui non si sia in presenza di emorroidi, interne od esterne, sanguinanti, in quanto in tal caso il rischio aumenta in modo elevatissimo.
Nell'ano possono benissimo essere presente secrezioni sanguigne, sia per precedenti rapporti penetrativi anali, sia appunto in caso di emorroidi, sia anche a causa di irritazioni del colon.
