Il vuoto della vita

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Non per nulla durante le guerre i tassi di suicidio sono al minimo... Perché tutte le energie di una persona sono concentrate alla sopravvivenza.
Quando la sopravvivenza è garantita, subentrano altre necessità, altre domande.. (scala di Manslow)... E la faccenda si complica.
Una soluzione empirica per la depressione potrebbe quindi essere quella di mettersi nei guai, così hai altro a cui pensare... Magari funziona, chissà.
Credo che si sia venuta a creare una soluzione paradossale: la nostra società è stata plasmata da guerre su guerre, 2500 anni di guerra continua (e se vedi tutti i conflitti che hanno afflitto l'umanità sono per l'80% concentrati in Europa). La guerra è stata l'occasione per fare carriera, andare all'avventura, arricchirsi, fuggire da una realtà, farsi un nome e un'immagine, ecc. Da quanto (per nostra immensa fortuna eh) è stata "abolita" la guerra qui da noi ecco che è emerso un certo "mal di vivere" e la società si è svilita in favore del consumo.
Io non invidio nulla dei tempi passati ma guardando alla storia noto questa cosa.
 
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Io non invidio nulla dei tempi passati ma guardando alla storia noto questa cosa.
Guardi bene.
Per studiare l'uomo e il suo comportamento bisogna secondo me sempre partire dalla storia remota, e il lavoro di selezione che la natura ha fatto su di noi. Evidentemente siamo stati selezionati sulla base di certe condizioni, e in quelle rendiamo al meglio. Il problema è che ora le cose cambiano in fretta ad un ritmo superiore alla evoluzione. Per questo tanti si sentono fuori rotta.
Opinione personale.
 
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Guardi bene.
Per studiare l'uomo e il suo comportamento bisogna secondo me sempre partire dalla storia remota, e il lavoro di selezione che la natura ha fatto su di noi. Evidentemente siamo stati selezionati sulla base di certe condizioni, e in quelle rendiamo al meglio. Il problema è che ora le cose cambiano in fretta ad un ritmo superiore alla evoluzione. Per questo tanti si sentono fuori rotta.
Opinione personale.
Concordo pienamente
 
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Quello che ho letto in queste pagine è inquietante, e ho letto i pensieri di un piccolo campione di persone ma penso che sia ben più generalizzato, anche da parte di chi non scrive in questo forum (c'è gente che già sui 30 fa questi ragionamenti, siamo messi bene).
Quello che dalla mia modestissima e insignificante posizione posso ricordare è la testimonianza di un aspirante suicida che ho letto in un articolo da qualche parte molti anni fa, non importa dove, ricordo bene cosa diceva.
Un uomo che era più o meno nelle condizioni che ho letto in queste pagine un bel giorno decise di farla finita e andò su un ponte, scavalcò il parapetto e si buttò di sotto. Sopravvisse al suo tentativo e disse in modo lapidario questa cosa che mi si è scavata nella mente: "quando ho saltato, negli istanti che mi separavano dall'impatto ho capito che i problemi della mia vita erano risolvibili più o meno facilmente eccetto uno, l'essermi appena buttato giù dal ponte".

Credo che una grossa colpa l'abbia la società in cui viviamo, in cui tutto è finalizzato solo ed esclusivamente al produrre, produrre e crescere all'infinito e senza scopo per mettere in moto l'economia, senza avere nessuna coscienza di chi sia colui che produce, una società dove tutto è in vendita e si misura coi soldi, dove la vecchiaia e la morte debbono essere nascoste e tenute lontano dagli occhi dei consumatori perché influenzano negativamente la produttività.

Se poi vi sentite inutili e usati come dei bancomat, ricordate che c'è stato qualcuno che è sopravvissuto a Treblinka, che c'è stata gente che ha svernato in trincee sull'Adamello sotto 12 m di neve, che ha marciato fino al Caucaso e poi è tornata a piedi dai Gulag di Stalin in Siberia, che è sopravvissuta alla fame del Grande Balzo in avanti mangiando erba. Per vostra fortuna tutto questo vi è stato risparmiato e quella gente non era molto diversa da voi.
L’ultima tua parte non ha senso. Ricordati una mente che funziona fa di tutto, non ha paura di nulla. Una mente in cui serotonina, adrenalina, dopamina, sono alterate, ha paura di uscire di casa, di respirare, è depressa, soffre di ansia, ha il panico, ha fobie, psicosi, manie, ossessioni, se vuoi continuo. Una mente malata non riesce a fare nulla, uno può essere su una sedia a rotelle, ma avere la mente sana, tale persona pur essendo menomata fisicamente, ti sfida il mondo. Uno con depressione maggiore, non riesce a mangiare, lavarsi, uscire di casa. Pertanto i paragoni da te fatti non hanno nessun senso. Ma ciò non te lo dico solo io, malato di depressione, ma con nessuna laurea, ma se interpelli un qualsiasi specialista, psichiatra, neurologo, psicoterapeuta, ti dirà esattamente le mie cose. Ti invito a non fare più questi paragoni, perché le persone che non stanno bene, non fanno altro che peggiorare la loro situazione, sentendosi in colpa per ciò che hanno
 
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L’ultima tua parte non ha senso. Ricordati una mente che funziona fa di tutto, non ha paura di nulla. Una mente in cui serotonina, adrenalina, dopamina, sono alterate, ha paura di uscire di casa, di respirare, è depressa, soffre di ansia, ha il panico, ha fobie, psicosi, manie, ossessioni, se vuoi continuo. Una mente malata non riesce a fare nulla, uno può essere su una sedia a rotelle, ma avere la mente sana, tale persona pur essendo menomata fisicamente, ti sfida il mondo. Uno con depressione maggiore, non riesce a mangiare, lavarsi, uscire di casa. Pertanto i paragoni da te fatti non hanno nessun senso. Ma ciò non te lo dico solo io, malato di depressione, ma con nessuna laurea, ma se interpelli un qualsiasi specialista, psichiatra, neurologo, psicoterapeuta, ti dirà esattamente le mie cose. Ti invito a non fare più questi paragoni, perché le persone che non stanno bene, non fanno altro che peggiorare la loro situazione, sentendosi in colpa per ciò che hanno
Capisco il tuo discorso, non ho fatto specificazioni ulteriori perché mi andava di scrivere solo un pensiero per chi semplicemente ha un periodo no o si è ritrovato smarrito e disorientato ad un certo punto della sua vita, cosa abbastanza normale.
Chi è CLINICAMENTE depresso ha bisogno assolutamente di un medico e di supporto terapeutico da parte di esperti veri, gente che sappia (si spera) cosa fare. Una parola di conforto e supporto in un forum può aiutare ma è una goccia nell’oceano.
Questo lo davo per sottinteso!
 
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Ti puoi volere bene quanto vuoi puoi bleffare di volerti bene quanto vuoi ma se le carte da giocare sono sempre sfavorevoli il vuoto vince alcool droga sesso macchinette da gioco ecc... Non ti aiutano a dimenticare finito l'effetto adrenalina il problema c'è
Se fossi nato donna e bella con un fisico scolpito scopatrice alla grande narcisista che tutti mi credono ecc...credimi mi sarei goduto la vita alla grande
L'unico paura che avrei avuto è di invecchiare e morire..ma almeno non avrei avuto questo assurdo sadico vuoto
Capisco il tuo ragionamento, ma vedo che non hai capito il mio.........perchè quello che ho detto è al di là del semplice ragionamento. Ho sottolineato in neretto la fallacia della tua idea, lo faccio con umiltà perchè ci sono passato anche io ed è difficile prendere coscienza che si è perfetti per come si è, che si è unici per le caratteristiche proprie che nessun altro ha. Questo non porta alla solitudine, anzi si cerca sempre di avere rapporti più autentici con gli altri, che vadano al di là dell'omologazione di cui si diventa prigionieri. Abbiamo un compito, che è quello di trovarci e di accettarci per come siamo, gli altri/e si accorgono di questa crescita e sono contenti di condividere con te un pezzo di vita. Ma ora basta, non voglio fare il santone. Perchè alla fine ognuno ha la sua strada.
 
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Capisco il tuo discorso, non ho fatto specificazioni ulteriori perché mi andava di scrivere solo un pensiero per chi semplicemente ha un periodo no o si è ritrovato smarrito e disorientato ad un certo punto della sua vita, cosa abbastanza normale.
Chi è CLINICAMENTE depresso ha bisogno assolutamente di un medico e di supporto terapeutico da parte di esperti veri, gente che sappia (si spera) cosa fare. Una parola di conforto e supporto in un forum può aiutare ma è una goccia nell’oceano.
Questo lo davo per sottinteso!
Grazie x la delucidazione. Un conto è avere un periodo no, o un periodo negativo, altro conto avere la depressione. Magari qui non è il posto giusto x parlarne, ma vorrei dire a tutti che i periodi negativi passano, la depressione seria no. Ci vuole supporto farmacologico e trovare medici umani ed esperti che sanno. Comunque mai dare nulla x scontato o x sotto inteso. Ciao
 
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La vita è darsi obiettivi e di obiettivi se ne trovano di tutti i tipi e ad ogni età, non smettere mai di darsene è il solo e unico modo per non sentire quel vuoto (che non si può eliminare visto che "in fondo fa un pò parte di noi").
E non importa tanto quale sia, ma che per TE conti davvero.
I giapponesi gli danno un senso ancora più profondo e lo chiamano ikigai. C'è ampia letteratura in merito.
 
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