Saluti a tutti. Vorrei aggiungere il mio contributo a questa interessante discussione senza dire qualcosa di cui forse si è già discusso, ma francamente 238 pagine di 3d da leggere sono un'impresa non da poco, e per cui se dico qualcosa di superato vi chiedo scusa sin da ora. La mia esperienza si riferisce alle OTR, lo premetto, per le quali va considerato un aspetto certo non marginale e che quasi mai salta fuori nei rapporti con queste ragazze, se non come un'ombra terza che nel bene e mel male finisce sempre per condizionare il tutto.
Ho avuto diverse esperienze con OTR con le quali si è col tempo creato un rapporto di amore (uso questo termine in senso lato, come è corretto che sia perché "amore" è solo una vaga parola, un significante che assume significati differenti in relazione ai contesti e alle persone...). Quasi una ventina di anni fa' due sorellastre che battevano a Napoli si innamorarono di me, facevano a gara a chi mi dava di più, e senza che io pagassi niente. La cosa andò avanti per più di un anno, fin quando una delle due fece definitivo ritorno in patria... e l'altra si disinnamorò! (beh, anch'io). Non fu mai però possibile vederci al di fuori del contesto OTR. Cinque anni dopo beccai una ragazza ucraina fresca fresca di marciapiede, ci innamorammo nel giro di poche settimane. Lei fu molto sincera con me, come mai più mi è capitato con una OTR, ma lo devo solo e soltanto alla sua ingenuità e inesperienza. Mi spiegò la situazione... e in pratica la dovetti letteralemente rapire e portarmela a casa, dove convisse con me per tre mesi. Poi le trovai un lavoro... E poi scomparve, sic! Caso ha voluto che la rintracciassi su Facebook non molto tempo fa, dove però ho conosciuto una persona diversa, ma questa è un'altra storia.
Anche attualmente frequento una OTR che da pay è diventata quasi-free, dico 'quasi' perché comunque le faccio regali, il cui ammontare però non raggiunge certo l'equivalente di quello che spenderei calcolando tempo e prestazioni che lei mi concede. Lei si dice innamorata, io idem, ma il punto, e vengo infine al nocciolo del mio intervento, è che frequentarci al di fuori del contesto OTR e vivere una storia se non normale almeno che ne abbia qualche caratteristica è cosa praticamente impossibile. Le scuse e i problemi che lei crea sono interminabili. Da conoscitore del mondo OTR ho subito capito la situazione, ma che posso fare?... Con lei ho parlato chiaro: tu per me puoi continuare a prostituirti quando e come vuoi, io di qui non ti tiro fuori, se ne sei capace da sola questo sarà per me motivo per apprezzarti ancora di più, ma se pensi che io perda la testa e ti paghi non-so-cosa, te lo puoi scordare.
Vabbè, stop, vengo al sodo. Che le ragazze di strada siano in mano a qualcuno non credo sia una novità per voi. E guardate che tranne forse per quelle più anziane, le MILF per intenderci, per tutte è così, non facciamoci illusioni sulla loro millantata libertà, gran parte di loro si farebbero scannare pur di confessare la verità. Questo 'qualcuno' non è necessariamente un singolo, un pappone o un innamorato, o tutt'e due come nel caso della ucraina inesperta che tornò nelle braccia del suo sfruttatore sebbene non gli piacesse per niente. 'Qualcuno' può essere anche un mini-clan, due o tre albanesi per esempio che gestiscono un gruppo di ragazze su un territorio (come molto probabilmente è per questa mia ultima quasi-free: ho fatto il detective e di alcuni conosco nomi e cognomi). 'Qualcuno' può anche essere una situazione gestita a distanza. Situazioni poi che possono concretizzarsi e andare dal plagio al ricatto, dall'amore sincero allo sfruttamento nudo e crudo, con variazioni che spesso sconfinano anche in una sorta di sindrome di Stoccolma. Non sono divagazioni teoriche le mie, frequento le OTR da più di un ventennio e di confidenze ne ho raccolte non poche, anche perché ho il viziaccio di voler fare amicizia oltre che scopare.
Vivere una storia d'amore con una OTR significa dover fare i conti con l'ombra di quel 'qualcuno' innanizitutto. Lei può a suo modo e in certe modalità anche amarvi sinceramente, ma il condizionamento del 'qualcuno' non le consentirà mai una normalità. O si accetta la presenza dell'ombra o si combatte una lotta vana. Nel mio ultimo caso io ho fatto così, e così ci troviamo in quelle situazioni in cui io-so-che-tu-sai-che-io-so, a cena insieme sarà possibile raramente, però entrambi ci saziamo di quelle due ore in albergo in un'estasi di amore o quasi. Beh, è tutto. Chi si contenta gode, e francamente io godo alla grande, anche perché poi mi domando quanto resterei innamorato e gaudente se la storia divenisse realmente 'normale'...