Innamorarsi di una escort

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snel bv

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@Leggy800
francamente non so, mi mancano esperienze significative con le escort. Ipotizzo che queste ultime siano indipendenti: non hanno sfruttatori o simili che le gestiscano, ecco. Quanto poi questa libertà possa influenzare il loro comportamento, e mi riferisco alla disponibilità a vivere storie d'amore, è tutto da vedere. Voglio dire che se la escort è una che ha voluto fare questo mestiere con convinzione, la OTR molto spesso è stata trascinata in un meccanismo che riesce a comprendere soltanto quanto è troppo tardi per poterne venir fuori da sola: per la OTR la storia d'amore, anche se visuta in modo abnorme, è una fuga, una finestra alla quale può affacciarsi per un po' e credere di avere anch'ella una sua normalità. Da questo punto di vista probabilmente la escort è meno predisposta all'innamoramento, ma certo se questo accade è di contro più libera, imho.



Per esperienza, posso dire che le escort hanno anche loro un "controllo". Sono però molto più fredde nei rapp.ti con i clienti perchè pensano di poter rifarsi una vita normale.
 
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positcor

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Vabbè, stop, vengo al sodo. Che le ragazze di strada siano in mano a qualcuno non credo sia una novità per voi. E guardate che tranne forse per quelle più anziane, le MILF per intenderci, per tutte è così, non facciamoci illusioni sulla loro millantata libertà, gran parte di loro si farebbero scannare pur di confessare la verità. Questo 'qualcuno' non è necessariamente un singolo, un pappone o un innamorato, o tutt'e due come nel caso della ucraina inesperta che tornò nelle braccia del suo sfruttatore sebbene non gli piacesse per niente. 'Qualcuno' può essere anche un mini-clan, due o tre albanesi per esempio che gestiscono un gruppo di ragazze su un territorio (come molto probabilmente è per questa mia ultima quasi-free: ho fatto il detective e di alcuni conosco nomi e cognomi). 'Qualcuno' può anche essere una situazione gestita a distanza. Situazioni poi che possono concretizzarsi e andare dal plagio al ricatto, dall'amore sincero allo sfruttamento nudo e crudo, con variazioni che spesso sconfinano anche in una sorta di sindrome di Stoccolma. Non sono divagazioni teoriche le mie, frequento le OTR da più di un ventennio e di confidenze ne ho raccolte non poche, anche perché ho il viziaccio di voler fare amicizia oltre che scopare.

Ti quoto perchè non solo comprendo quanto vadi dicendo, ma rilancio affermando che NON solo quelle di strada sono "in mano a qualcuno".
E per alcune, in particolare quelle giovani, contano molto l'inesperienza della vita da una parte e la presunta libertà e indipendenza che pensano di aver raggiunto con la maggiore età.
Ritengono, essendo ormai maggiorenni, che sia tutto una specie di gioco dal quale possono estraniarsi in qualsiasi momento.
Fingono con se stesse e di conseguenza con gli altri. Ma magari gli altri, se hanno esperienza e intuito anche appena un po' sopra la media, capiscono cosa sta succedendo.

Che grande illusione, la loro. Che pagheranno cara. Quella vita sarà una droga, una dipendenza.
E fra le peggiori. Quella del 'soldo facile'. Spesso in parte girato all' "amico" o al clan.
Con il contorno, quasi sempre, di altri tipi di dipendenze: da quella psicologica a quella chimica.
Alcune sacrificheranno gli studi, la famiglia e dei rapporti di certo più veri e sinceri, in cambio di ' tutto questo'.
Per ritrovarsi, alla fine, con un mucchio di cenere in mano.
Un film già visto. E non ci si può fare niente.
Ognuno è padrone del proprio destino, nel bene e nel male.
Che pena.
 
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satiro

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Ognuno è padrone del proprio destino, nel bene e nel male.

Vero.
Basta poco per stravolgere completamente il fluire degli eventi e, di conseguenza la propria vita. Il problema maggiore che queste ragazze hanno è il non saper discernere chi è degno della loro fiducia e chi invece cerca di circuirle, spesso con successo purtroppo. Questo più che padrone le rende prigioniere del proprio destino.
Eppure basterebbe così poco... saper ascoltare ed essere sincere fino in fondo, ad esempio. Vedono una realtà che non esiste, distorta da false convinzioni.
Dissento solo su un punto: che "non ci si possa fare nulla". Non è facile, ma qualcosa si può sempre fare, qualcosa di impercettibilmente piccolo ma sufficiente a mutare gli eventi. L' importante è provarci con convinzione.
 
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positcor

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Dissento solo su un punto: che "non ci si possa fare nulla". Non è facile, ma qualcosa si può sempre fare, qualcosa di impercettibilmente piccolo ma sufficiente a mutare gli eventi. L' importante è provarci con convinzione.

Guarda satiro, dal 'basso' della mia esperienza (una storia di mesi con una escort con anni di 'carriera' alle spalle, una certa confidenza con un'altra e tutto il mio vissuto di 43enne che da più di 20 anni bazzica l'ambiente), ti dico solo una cosa: auguri. Fai bene ad essere ottimista.
In genere lo sono anche io, a eccezione di questo ambito.
Ho già visto troppe volte certi meccanismi in atto e la loro inevitabile, medesima conclusione.
Ho già visto come, pur credendosi le donne più libere del mondo, la stra-grande maggioranza di loro - soprattutto se molto giovane - sia invece la più schiava. Di se stessa, innanzitutto.
Ho già visto come i soldi, prima o dopo, stravolgono tutto in un vortice 'inflazionistico' psicologicamente al rialzo, che non porta quasi mai bene a chi ne è protagonista. Perchè più in alto si sale, più sarà forte la vertigine. E i cocci non saranno raccolti quasi mai da chi c'era fino a poco prima per godere solo dei benefici.
Ho già visto questo e ho già visto anche molto altro.

Alla fine per me, nella vita e soprattutto qui, conta solo una cosa: "Se tu ci sei, io ci sono. Remiamo nella stessa direzione. Ci dobbiamo fidare, se vogliamo uscirne".
Ma sbaglia una volta, e sei fuori.
Tutto il resto sono chiacchiere.
E francamente, a me delle chiacchiere ormai da un pezzo non me ne frega un cazzo.

«I momenti in cui non si può mentire sono proprio quelli in cui si mente di più, soprattutto a se stessi. Prestare fede a una donna quando non può mentire equivale a credere alla finta generosità di un avaro» (Raymond Radiguet, Il diavolo in corpo, 1921)
 
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Supertroione

Espulso
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@Satiro
scrivi "basta poco per mutare il corso degli eventi": questo è vero quando guardi le cose da fuori e ne comprendi il meccanismo, ma quando sei dentro, quando fai parte propria di un sistema che si alimenta e che ti alimenta con costruzioni e illusioni reciproche, la cosa è completamente diversa. Dice bene @positicor quando usa i termini "dipendenza" e "mentire", perché semplicemente il problema è tutto là.

In questi casi, come del resto in tantissime altre situazioni simili della vita, si mente per nascondere a se stessi la dipendenza: ammetterla equivarrebbe a soffrire molto di più, equivarrebbe a dover concludere di aver sprecato i migliori anni della propria vita a far godere un esercito di uomini per poi ritrovarsi con un pugno di mosche in mano, economicamente e sentimentalmente. E' facile vedere la dipendenza quando si parla di sostanze identificabili, ma quando a creare dipendenza è un sistema, la cosa si fa molto più complessa. Un 'sistema' può essere qualsiasi insieme di cose e situazioni e attività che rendono schiava una persona di un certo meccanismo, come può essere per esempio un qualsiasi lavoro che il dipendente (sic) crede gratificante e a cui sacrifica famiglia e tempo libero, eccetera... Chi ne è dentro difficilimente ha la forza per capire e soprattutto quella di ammettere di aver sbagliato tutto e ricominciare daccapo.

L'amore ogni tanto vince?... Non saprei. So di storie in cui proprio per amore qualcuna è riuscita a venirne fuori, ma non posso confermare, né so, o sappiamo, come poi è realmente andata a finire. Personalmente posso testimoniare su una ragazza ucraina... una donna ormai di 36 anni invero, che ho frequentato per nove anni (la mia più longeva OTR, ma con la quale non si è mai andato oltre il pay e qualche chiacchiera amichevole), che da 6 anni ormai è tornata nel suo paese, dopo aver perso praticamente tutto quello che aveva investito coi soldi facili che guadagnava nei bei tempi quando qui i soldi c'erano e lei era giovanissima. Persi perché ingannata; persi perché mal investiti; persi perché poi non era più riuscita a coprire le perdite quando i soldi non li guadagnava più come una volta. So che qualcuno qui l'ha aiutata e lei è riuscita a capire che per la sua salute era meglio lasciar perdere gli spiccioli che poteva ancora guadagnare qui continuando a prostituirsi, e tornarsene a casa dai suoi due figli a fare la fame là. Immagino che non deve essere stato facile. Triste pensarci.

@Positcor
scrivi "Ma sbaglia una volta, e sei fuori". Se si ama una di queste ragazze e la si vuole sinceramente aiutare, occorre mettere l'animo in pace e soprassedere: mentirà e sbaglierà infinite volte, e il più delle volte tornerà sul marciapiede. Ne vale la pena?... Ognuno faccia i propri conti.

Ma soprattutto non dimenticate di esservi innamorati di una prostituta: ne sareste davvero ancora innamorati se non si prostituisse più?
 
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satiro

Ospite
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Guarda satiro, dal 'basso' della mia esperienza [...] ti dico solo una cosa: auguri. Fai bene ad essere ottimista.
Grazie per gli auguri, servono sempre.
No, non sono ottimista. So molto bene che in questo ambito ci si deve destreggiare tra menzogna e sospetti... per non parlare di ciò che ci viene taciuto.
Non nutro nessuna speranza di riuscire a cambiare il destino di una persona, ma ci provo se davvero è una cosa a cui tengo.
Non forzo il gioco, non impongo idee, mi limito a creare le circostanze favorevoli affinchè un evento accada.
Anche da variazioni apparentemente non significative possono prodursi grandi effetti, spesso in via indiretta o per interposta persona.

«Lo spostamento di un singolo elettrone per un miliardesimo di centimetro - a un momento dato - potrebbe significare la differenza tra due avvenimenti molto diversi, come l'uccisione di un uomo un anno dopo, a causa di una valanga, o la sua salvezza.»
(Alan Turing, Macchine calcolatrici ed intelligenza, 1950)



Alla fine per me, nella vita e soprattutto qui, conta solo una cosa: "Se tu ci sei, io ci sono. Remiamo nella stessa direzione. Ci dobbiamo fidare, se vogliamo uscirne".
Ma sbaglia una volta, e sei fuori.
Giusto, ma sono solito dare una seconda possibilità in caso di errore lieve. Una terza no.



@Satiro
scrivi "basta poco per mutare il corso degli eventi": questo è vero quando guardi le cose da fuori e ne comprendi il meccanismo, ma quando sei dentro, quando fai parte propria di un sistema che si alimenta e che ti alimenta con costruzioni e illusioni reciproche, la cosa è completamente diversa.
Hai ragione, all' interno del sistema è tutto molto più difficile.
Più si è coinvolti, maggiore è il rischio di non vedere l' ovvio che si ha davanti. Per questo l' amore fatica - e non poco - a vincere.
Per fortuna esistono altri tipi di legame, molto più "adatti", come ad esempio una amicizia sincera.
 
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Scriverò 2 ultime righe sulla storia che ha monopolizzato la mia mente x 2 anni.
La ragazza, fuggita x la seconda volta da quello che poteva e doveva essere il suo salvatore (l'amore ha quindi perso nel loro caso, ma per normali motivi affettivi), ora è tornata dai suoi... non posso x privacy (visto che ora x vari motivi è identificabile) dire dettagli che invece sarebbe bello, da un punto di vista umano, raccontare... comunque quella storia avrà sicuramente conseguenze legali x i prossimi anni e la ragazza dovrà rimboccarsi le maniche e non più solo le natiche...
Cosa c'entro io in tutto ciò? beh che siamo amici, che avrei voluto avere una situazione diversa dall'essere l'uomo giusto (in teoria) al momento giusto ma senza possibilità di agire (causa matrimonio in corso.. )
La cosa surreale è che in 2 anni da distanze abissali sono riuscito ad arrivare alla quasi totale vicinanza per poi vederla allontanarsi col suo fardello di scelte frettolose.. ora ha forse bruciato anche le possibilità future... troppi casini anche x un sognatore coglione come me.
Quando ero all'inizio della conoscenza (un cliente da 10/15 incontri) le dissi all'alba di una notte passata da lei: un giorno, amo, sarai mia! lei rise guardandomi come fossi solo un povero scemo di 25anni piu vecchio.. ieri mi ha scritto: vorrei fossi mio.
Anche io lo avrei voluto.
 
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axxo1

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@Satiro
scrivi "basta poco per mutare il corso degli eventi": questo è vero quando guardi le cose da fuori e ne comprendi il meccanismo, ma quando sei dentro, quando fai parte propria di un sistema che si alimenta e che ti alimenta con costruzioni e illusioni reciproche, la cosa è completamente diversa. Dice bene @positicor quando usa i termini "dipendenza" e "mentire", perché semplicemente il problema è tutto là.

In questi casi, come del resto in tantissime altre situazioni simili della vita, si mente per nascondere a se stessi la dipendenza: ammetterla equivarrebbe a soffrire molto di più, equivarrebbe a dover concludere di aver sprecato i migliori anni della propria vita a far godere un esercito di uomini per poi ritrovarsi con un pugno di mosche in mano, economicamente e sentimentalmente. E' facile vedere la dipendenza quando si parla di sostanze identificabili, ma quando a creare dipendenza è un sistema, la cosa si fa molto più complessa. Un 'sistema' può essere qualsiasi insieme di cose e situazioni e attività che rendono schiava una persona di un certo meccanismo, come può essere per esempio un qualsiasi lavoro che il dipendente (sic) crede gratificante e a cui sacrifica famiglia e tempo libero, eccetera... Chi ne è dentro difficilimente ha la forza per capire e soprattutto quella di ammettere di aver sbagliato tutto e ricominciare daccapo.

L'amore ogni tanto vince?... Non saprei. So di storie in cui proprio per amore qualcuna è riuscita a venirne fuori, ma non posso confermare, né so, o sappiamo, come poi è realmente andata a finire. Personalmente posso testimoniare su una ragazza ucraina... una donna ormai di 36 anni invero, che ho frequentato per nove anni (la mia più longeva OTR, ma con la quale non si è mai andato oltre il pay e qualche chiacchiera amichevole), che da 6 anni ormai è tornata nel suo paese, dopo aver perso praticamente tutto quello che aveva investito coi soldi facili che guadagnava nei bei tempi quando qui i soldi c'erano e lei era giovanissima. Persi perché ingannata; persi perché mal investiti; persi perché poi non era più riuscita a coprire le perdite quando i soldi non li guadagnava più come una volta. So che qualcuno qui l'ha aiutata e lei è riuscita a capire che per la sua salute era meglio lasciar perdere gli spiccioli che poteva ancora guadagnare qui continuando a prostituirsi, e tornarsene a casa dai suoi due figli a fare la fame là. Immagino che non deve essere stato facile. Triste pensarci.

@Positcor
scrivi "Ma sbaglia una volta, e sei fuori". Se si ama una di queste ragazze e la si vuole sinceramente aiutare, occorre mettere l'animo in pace e soprassedere: mentirà e sbaglierà infinite volte, e il più delle volte tornerà sul marciapiede. Ne vale la pena?... Ognuno faccia i propri conti.

Ma soprattutto non dimenticate di esservi innamorati di una prostituta: ne sareste davvero ancora innamorati se non si prostituisse più?

Io se mi innamoro , è della persona , per quello che è non per quello che fà . Non essere piu' innamorati di una prostituta dal momento in cui non lo è piu ? e che vuol dire? allora ,se cosi fosse direi che si, in quel caso è un'amore per quello che fà , non è di sicuro amore nei confronti della ragazza. . Non metto in dubbio che spesso accade che ci si puo sentir attratti , pensarci innamorati di una pay che si presta gentile nei confronti del ,di un cliente , ma è solo un voler provare,conoscere come possa essere una sorta di relazione con una prostituta, pensando di aver fatto chissà quale conquista, quando in realtà basterebbe guardarla bene , ascoltare bene , e forse ci si renderebbe conto che sono uguali a noi, che son ragazze/donne come la "tua vicina di casa" ,la cassiera del supermercato , magari figona , un po' sfacciata che qualche volta và in qualche locale particolare a far pompini giusto,giusto per arrotondare lo stipendio .
 
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L'amore ogni tanto vince perchè

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positcor

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Alla fine per me, nella vita e soprattutto qui, conta solo una cosa: "Se tu ci sei, io ci sono. Remiamo nella stessa direzione. Ci dobbiamo fidare, se vogliamo uscirne".
Ma sbaglia una volta, e sei fuori.

Giusto, ma sono solito dare una seconda possibilità in caso di errore lieve. Una terza no.

Scelta legittima, per carità.
Anche se una Maria Maddalena c'è già stata.
E pare che quello che l'aveva aiutata poi sia finito parecchio male...
 
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è soggettivo, a volte ignorarli e obliarli del tutto è un alternativa per risparmiare saliva
 
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Glenda Cherubino

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è soggettivo, a volte ignorarli e obliarli del tutto è un alternativa per risparmiare saliva

indubbiamente, ma sai quando qualcosa nasce spontaneo e si crea l'attimo giusto.... le sue parole sono state "ringrazia che ho troppo da perdere altrimenti......"
 
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Più si è coinvolti, maggiore è il rischio di non vedere l' ovvio che si ha davanti. Per questo l' amore fatica - e non poco - a vincere.
Per fortuna esistono altri tipi di legame, molto più "adatti", come ad esempio una amicizia sincera.

A proposito di sincera amicizia, nella mia lunga esperienza da PUNTER ( ho iniziato nel 1977) ho allacciato molte volte rapporti di sincera amicizia con le PAY, che in alcuni casi si sono protratti per diversi anni. Ragazze che vedi una volta al mese, in alcuni periodi ogni 15 giorni, ottima intesa sessuale, confidenze reciproche, piacere di vedersi, ma nulla di piu', non scocca la scintilla.
ebbene, in questi casi, le ragazze non hanno MAI cercato di approfittarsi . Si paga il giusto, ottimo rapporto qualita' prezzi, ma niente pretese fuori posto.

Le volte invece in cui ho varcato la pericolosa soglia del sentimento, si sono sempre sviluppate le dinamiche preverse di cui parla Positcor.
Soldi e regalí che non bastano mai, le ragazze che iniziano piu' o meno consapevolmente ad approfittarsi. Se sei debo le ti rovinano, ti spennano vivo. Purtroppo siamo noi a renderci vulnerabili, a scatenare il mostro che rischia di annientarci.
Insomma " chi sí fa pécora, il Lupo se lo mangia".
 
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E non ci si può fare niente.
Ognuno è padrone del proprio destino, nel bene e nel male.

Un sincero grazie per il tuo intervento, sia perchè ne ha stimolati di successivi interessantissimi, sia perchè lo utilizzerò tal quale recitandolo come fosse una poesia.
Sono totalmente d'accordo con il Faber est est sui quisque fortunae, ma in totale disaccordo con il fatto che non ci si può fare niente.

E perciò quoto con entusiasmo il passaggio di satiro:

Dissento solo su un punto: che "non ci si possa fare nulla". Non è facile, ma qualcosa si può sempre fare, qualcosa di impercettibilmente piccolo ma sufficiente a mutare gli eventi. L' importante è provarci con convinzione.
......
Non nutro nessuna speranza di riuscire a cambiare il destino di una persona, ma ci provo se davvero è una cosa a cui tengo.
Non forzo il gioco, non impongo idee, mi limito a creare le circostanze favorevoli affinchè un evento accada.
Anche da variazioni apparentemente non significative possono prodursi grandi effetti, spesso in via indiretta o per interposta persona.

Le cose intelligenti da dire le avete già dette voi. Posso solo rimanere in silenzio.

Anzi, farò di meglio: le leggerò a voce alta.
 
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Io non auguro a nessuno di perdere la testa per una ragazza che si prostituisce, ......ci ho perso la testa anche io in passato...la storia è sempre quella, dicono.....sono stanca di questo lavoro di merda, di questa vita,tu uomo mi piaci sei diverso da tutti gli altri uomini,ti ritrovi questo pezzo di figa tra le braccia caduta dal cielo quasi non ci credi, giuri a te stesso che non devi farti infinocchiare..ma sei sempre sotto ricatto...vedi uomo devo lavorare e più cazzi prendo più guadagno,questo è il mio lavoro ( detto con parole più raffinate ).....immancabilmente tra un momento bello e tante amarezze, tanti momenti tristi e da dimenticare,quando ti ha spremuto per bene ti manda a fare in culo,con tanto di risata in faccia perchè ti ha inchiappettato per bene e minacce di non rompergli i coglioni perchè altrimenti ti denuncia.Io quì lo ripeto tanto da annoiare,più mi sono esposto con i miei sentimenti ed economicamente e più sono stato preso per il culo. La colpa è stata solo mia, ho tolto una barriera che non si deve mai calare con una pay in attività.

TUTTO!!vero Bravooo!!solo un idiota crede
 
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