Premetto che considero l’innamorarsi di una escort il frutto di una scarsa consapevolezza. Sorrido alle nevrosi del collega che si danna l’anima perché lei ha un incontro dopo. Pensavi fosse tutta tua? Però non irrido nessuno, dico solo cercate di limitare il danno economico, ma soprattutto quello emotivo.
@totanoro dici che volevi offrirle un’opportunità per uscire dal giro. Di che tipo? In che modo concreto? Ti eri fatto un programma? Avevi una proposta da farle? Ma soprattutto cosa ti aveva fatto pensare che lei volesse smettere di fare la vita?
Caro submale, cercherò di rispondere alle tue 2 domande, fornendo qualche altra "chicca" e facendovi capire come a volte basti poco per perdere lucidità e diventare un po' "succube psicologicamente" di un'altra persona e quindi pericolosi per se stessi, soprattutto se si viene da un periodo difficile e si è psicologicamente deboli ed influenzabili... Perchè tuttora, a distanza di 5 mesi dall'ultima volta che l'ho vista, faccio fatica ad uscirne e a rimettere insieme i cocci della mia vita che, se non l'avessi mai conosciuta un anno fa, avrebbe preso una piega sicuramente diversa e certamente migliore.
Certo che sapevo che non fosse purtroppo solo tutta mia, ma io volevo e speravo che lo diventasse, perchè me ne ero innamorato follemente. Lei cercava di smorzare la mia rabbia dicendomi che era solo lavoro per lei quando stava con gli altri. Mi rendo conto che per me non era così, ma ero in confusione perchè lei a volte mi diceva che doveva per forza continuare per un altro po' di tempo la professione nonostante già più grande di 2 anni di me (ed io ne ho 38), mentre altre volte, come l'ultima volta che ci siamo visti, mi menava la battuta (vista la sua età) "se non mi risposo ora, quando mai potrò sposarmi più ed avere un altro figlio". Ma mi rendo conto che questa altalena era parte di una strategia per tenermi legato a lei.
Mi raccontava anche di ogni suo spostamento, di ogni sua cena e di ogni suo viaggio da accompagnatrice con altri. Ha tentato anche di farmi sentire un pezzente poco prima di Natale, raccontandomi di essere a cena presso un ristornate di lusso con un "amico avvocato", il quale, testuali parole, "la stava facendo sentire una principessa": a me che proprio pezzente non sono e cerco di essere sempre un perfetto galantuomo (e che ho sempre cercato di farla sentire trattata da REGINA).
Io, che scemissimo non sono e che comunque me ne ero veramente innamorato molto, sarei stato anche disponibile a pazientare un altro po' e farle fare fin quando desiderava il suo lavoro. Nel frattempo mi sarei anche fatto in quattro per trovarle un altro impiego o a reinventarmi insieme a lei... Non è che comunque non la potessi "mantenere" nel frattempo, anzi...
Ti basti sapere che pur di fara uscire con me a cena e non con altri tra giugno e agosto, alla fine le ho dato un bel po' di din din (e col senno di poi ho capito che lei ci ha marciato molto). Non me ne pento sia chiaro, non sono stati i soldi la "spinta nel deretano" che mi ha fatto alla fine rinsavire, perchè, se fosse nato diversamente il nostro rapporto, per me sarebbe diventata già mia moglie dalla seconda volta che l'ho incontrata.
Nel suo "marciarci" ha avuto anche l'ardore e la visione strategica una sera di prospettarmi uno scenario degno del migliore esperto di marketing in cui, evidentemente per tenermi legato a lei, mi diceva che per ora dovevo pagarla per farla uscire la sera con me, ma mi prometteva che, se a novembre non fosse stata così obelata di lavoro, sarebbe potuta uscire con me anche a gratis...
E comunque alla fine è stato per la sua lunaticità che sono dovuto uscirne, altrimenti sarei letteralmente impazzito... Ed a tuttoggi ho rimorsi e rimpianti.
Non la sento più da gennaio, che io sappia dovrebbe essere da allora nel suo paese, dove dovrebbe essere rimasta "bloccata" a causa del coronavirus, non potendo rientrare in Italia: so che la cosa migliore da augurarmi sarebbe di non reincontrarla mai più e che non torni più in Italia e in questo il Covid-19 mi ha fornito un assist, ma so già in cuor mio che non sarà così purtroppo.