Boh io su questa cosa sono scettico, è un po’ come chiedersi se sia nato prima l’uovo o la gallina. Poi certo, alle volte entrano in ballo i sentimenti e allora salta tutto.
Mi ricollego alla tua affermazione, che parla proprio di sentimenti.
Nell'ultimo anno, saltuariamente, ho raccontato qui di come tra alti e bassi si sia evoluta la mia storia con una escort.
Bene, adesso lei è andata via da più di un mese, ed è tornata al suo paese.
Ho passato momenti davvero duri a casa con mia moglie, ed anche lei, ancora oggi, con suo marito.
Ma anche il fatto che lei dovesse andare via per me è stato un banco di prova importante.
Gli ultimi mesi in Italia li ha passati senza lavorare, siamo andati in giro, ci siamo regalati del tempo insieme.
Importante far notare, come scritto nei post precedenti, che a parte le prime poche volte da cliente, io non ho mai più pagato per stare con lei.
E quando uscivamo o andavamo in giro per l'Italia, per farle vedere posti che aveva sempre sentito ma mai visto, ci teneva a pagare quasi tutto lei per non farmi rischiare con mia moglie.
Insomma, sono sicuro che non è stata con me per soldi. Ed anche io, non me la sarei mai sentita di pagare per quello che c'era tra noi.
Gli ultimi giorni, mi continuava a ripetere che, una volta tornata a casa, non avremmo potuto sentirci, se non molto di rado, perché lei aveva paura di essere scoperta da suo marito.
Ed anche perché, in fondo, era giusto così. La sua idea era di ricostruire il rapporto con la sua famiglia, e dare anche a me l'opportunità di farlo.
Naturalmente, non aveva ancora fatto i conti con il suo cuore.
Ad oggi, ci sentiamo quasi tutti i giorni, più volte al giorno, appena lei può. Video chiamate, video messaggi, chiamate, messaggi.
Io non lo posso spiegare. So che, la prima volta che l'ho vista, come cliente, non riuscivo a parlare.
Avrò detto si e no qualche parola, farfugliando, abbiamo fatto l'amore, ed è stato diverso da qualsiasi esperienza pay precedente, poi ho pagato quanto concordato al telefono, lei non ha preso i soldi dalla mia mano.
Ho subito visto che anche per lei non era una cosa normale, non chiedetemi da cosa, ma quegli occhi mi hanno sempre parlato.
Ed all'inizio, non volevo ascoltarli, perché l'idea di tutti gli uomini con cui era stata e sarebbe stata ancora mi devastava.
Però quella voce è arrivata, ben oltre le mie orecchie, fino a farmi dimenticare quello che era, quello che faceva.
Non me ne sono mai pentito, nemmeno adesso che, lontani, soffriamo le pene dell'inferno.
Non le ho chiesto di lasciare suo marito, e rischiare poi di allontanarsi da sua figlia. Lei continua a ripetere che non si sente in grado di farlo.
Ma è chiaro che in queste condizioni non possiamo vivere, ne io ne lei.
Ho deciso di giocarmi il tutto per tutto.
Andrò da lei, senza avvisarla, ad incontrarla, per strada, fuori casa sua, e vedere se quegli occhi mi parlano ancora come prima.
Non le chiederò di lasciare niente e nessuno, le chiederò solo se sono per lei la cosa più importante che esista. Come lo è lei per me.
Perchè se è così, a tutto c'è una soluzione. Famiglie, figli, è inutile mentire a loro e a se stessi.
Sarà un viaggio lungo, duro, difficile, da preparare bene.
Prima di poterlo affrontare devo risolvere tutto quello che mi lega ancora all'Italia, soprattutto trovare la libertà di poter decidere cosa fare.
Ed un passo alla volta, ho già iniziato il cammino.
Non è semplice, ma spero di farcela entro quest'anno.