Boh... Ed io che pensavo che gli ultimi interventi fossero off-topic.
Insomma, uno si chiede se è il caso di uscire a cena con una fornitrice sull'orlo di una crisi di nervi...
... E io, se a lui va, non vedo ancora i tratti dell'innamoramento, ma -se mai- curiosità, forse spirito da crocerossino, o anche giusta revindica della scopata mancata ...
E giù, invece, una trentina di interventi sulle plausibili strategie (evita, approfitta, paga, non paga, se paghi si offende, paga il primo ma non il dolce, paga il secondo e offri il vino... Paga solo se scopi, ma di nascosto... Che poi te lo rinfaccia...).
Immancabile poi l'intervento di chi ha molto vissuto, magari sfumato, ma il cui senso emerge:
- Chi nasce tondo, non muore quadrato...
- Puttana sei e puttana rimani...
- Paga per mondarti dei tuoi peccati...
etc etc...
Ne devo allora trarre che, effettivamente, la categoria professionale delle meretrici è davvero una setta diabolica di perdute anime, possedute e prive di speranza, con cui anche il solo dividere il desinare implica l'incantesimo dell'innamoramento impossibile, scatena il perverso istinto dello sfruttare da parte della sfruttata, necessita di strategie di attacco e difesa e, soprattutto, un accorta tattica di budget, volta a massimizzare, se non il ritorno scopereccio o di immagine, almeno lo scarico di responsabilità...
Il rapportarsi con aride mercanti di sesso questo comporta.
E ciò che più mi duole è che tale conclusione sia corroborata dalla cinica valutazione di una esercente...
Ovvio che vale in contrario:
- gli uomini sono tutti porci
- i puttanieri sono delle bestie
- tu dagli un dito e ti rovineranno la vita
- cercano solo di scopare gratis
(e, ovviamente, ancorchè non applicabile nel caso specifico:
- chi va a trans è un frocio non dichiarato
- chi va a trans cerca solo il cazzo.
lo so non c'entra, ma nell'elenco dei luoghi comuni ci sta sempre bene).
E dai, no?
Io mi sono scottato un paio di volte...
Per la precisione, due, a distanza di anni 15 una dall'altra, in una carriera ormai ultratrentennale...
Ma di certo non per una uscita a cena.
Cosa centra?
Circostanze non frequenti... Ma in tanti anni, ce ne sono state un bel numero.
Le note tristi sono sempre emerse da ben altre questioni che non dallo spirito di condividere del tempo con una persona che gradisci, e, ne sono ben consapevole, per cause dalle quali so di non essere stato estraneo.
Ma vi dirò, il bilancio di quanto abbia ricevuto e abbia dato in termini di sentimenti, esperienze, cultura e ignoranza, sesso, vizi e virtù, penso sia ancora nettamente a mio favore.
Ed è proprio dalle amicizie più leggere, consapevoli, trasparenti, che ne ho potuto dare e trarre il meglio.
Questo per dire, che a meno di non avere un problema serio nel rapportarsi con gli altri, una uscita a cena non porta alla perdizione...
Ma forse sopravvaluto la maturità di taluni astanti?
Beh, in tal caso...
(Permettetemi di concludere come forse saprete concluderò...)
... anche sticazzi.
_________jul