Io, la pay e.. la sua dolce metà.

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@PNorth ma cosa cambia se si fa la pay per mangiare o per fare una vita agiata....secondo me niente ,la chiave di lettura secondo me è : comprare e vendere sesso per denaro o altra utilità che tipo di azione disdicevole ,normale,il vero sfruttamento da parte del protettore quando si verifica e quando no ....anche io cerco di conoscere in profondità le pay che frequento più spesso e sono persone normalissime come tutte le altre con pregi e difetti
 
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La differenza tra il vendere il proprio corpo per il pane o per far la vita agiata è abissale.

Nel primo caso diventa una necessità reperire denaro per poter mangiare. Questa condizione diventa talmente prioritaria che si dovranno trovare dei compromessi. Che so, per esempio accettare (quasi) ogni tipo di proposta sessuale che arriva così come accettare (quasi) ogni tipo di cliente o accettare qualsiasi tipo di compenso.
Se lo si fa per la vita agiata, in qualche modo si può fare selezione. Sia di situazioni che di compensi che di persone.
Se, aggiungo una terza casistica, lo si fa addirittura per il proprio godimento, la selezione può anche arrivare ad essere più estrema.

Anche dal lato punter la situazione cambia. Oltre ai costi variabili, si possono ricevere dalla parte opposta delle prestazioni diverse a seconda delle esigenze del momento dalla pay di turno, chiaramente a parità di propensione ... Perchè il missile rimane tale sia che lo faccia per necessità sia che lo faccia per il proprio portafoglio.
 
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Io di psicoanalisi so ben poco ( salvo praticarla presso uno psicoanalista), ma, da quel poco che ho capito, chi "scava" molto della vita di un'altra persona lo fa spesso per evitare di scavare dentro se stesso.
Che non sia dunque il caso di cominciare a scavare dentro te stesso, caro amico?
Caro Lafayette, non ti "allarghi" affatto, se ho scritto qui è proprio perché spero che qualcuno s'allarghi per capire meglio.
E' chiaro che so bene che qualche problema ce l'ho anch'io, la deriva che ha preso questa storia è colpa prettamente mia, anche se partita da bugie altrui. Poi non mi sono fermato quando dovevo e l'ho pagata con questo silenzio ad oltranza della pay.
Ultimamente era questo silenzio, questa negazione totale ad ogni dialogo che mi frustrava. Per questo usavo metodi trasversali come passare attraverso amiche pay comuni, fino a far saltare i nervi pure a queste. La negazione al dialogo è pesante, non avere nessuna possibilità di parlare, di giustificarsi, anche di chiedere scusa, ti lascia un vuoto dentro e un chiodo ficcato in testa.
Ma mi sono calmato, Lafayette, è da un po' di tempo che non frequento l'amica pay comune e nemmeno vado a far un giro dal marito, tra l'altro credo siano tutti quanti in vacanza, quindi volente o nolente...
Certo uno psicologo mi farebbe bene, ma per sto cercando di voltare pagina da solo, nel senso che i soldi dello psicologo li investo più volentieri in altre pay stando attento a diversificare l'offerta e soprattutto ho tagliato quasi totalmente il social che prima facevo ad oltranza con chi me lo permetteva.


@Coltraro "Ma cosa cambia se si fa la pay per mangiare o per fare una vita agiata....secondo me niente"

@Blackmagpie "
La differenza tra il vendere il proprio corpo per il pane o per far la vita agiata è abissale."

Questo è un bel dibattito....
 
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Nel caso delle rumene ovviamente è pura utopia
Si io parlo di Italiane, e' anche successo e questo me lo ha raccontato la ragazza, che fosse il suo ragazzo a suggerirgli di mettersi a fare la zoc. Le fece anche le foto, tra l'altro nelle sua stanza a viso scoperto e lei rispondeva all' annuncio con la sua email con nome e cognome...penso che tutta ZAgarolo lo era venuto a sapere, ha esercitato il mestiere per 4-5 anni poi ha smesso (ha cambiato fidanzato...)
 
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Se si fa riferimenti a compromessi o selezioni si tratta ,secondo me,di sottocategorie...l'oltrepassare il confine del vendere o comprare sesso è il punto! (Ovviamente è una mia opinione )
 
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La butto sul ridere!

https://www.youtube.com/watch?v=Sq42DF1nKRU

Quando ho visto questa scena di "Un milione di modi per morire nel west" non ho potuto fare a meno di pensare alla mia bella pay e al suo maritino.
Ma il lavoro di lei per comprarsi le cose e il non rendersi conto (o non volerlo) di lui di questa scena, non sono lontani dalla realtà.

N.B. Dedicato a Lafayette, noto cinefilo.
 
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Ronghail88

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E' chiaro che so bene che qualche problema ce l'ho anch'io...........
Ultimamente era questo silenzio, questa negazione totale ad ogni dialogo che mi frustrava. Per questo usavo metodi trasversali come passare attraverso amiche pay comuni, fino a far saltare i nervi pure a queste. La negazione al dialogo è pesante, non avere nessuna possibilità di parlare, di giustificarsi, anche di chiedere scusa, ti lascia un vuoto dentro e un chiodo ficcato in testa.

Caro PN, io ci sono passato almeno 3/4 volte e non solo pay... il problema è che non si riesce a leggere dentro di noi... come si dice: si vede la pagliuzza negli occhi altrui, ma non vediamo la trave nei nostri...

Ti sei più o meno leggermente invaghito della pay, ecco perchè non ti sei fermato quando avresti dovuto... anzi, non avresti nemmeno dovuto cominciare... non era/è tua moglie/compagna (che comunque hanno diritto ad una loro privacy), è una pay e l'errore più grande è il voler andar oltre, pur se inconsciamente, il rapporto mercenario.

Con la mia fidelizzata all'inizio ci ero cascato e il "chiodo" (che altro non è se non una fissazione... diciamolo, soffri un po' di DOC) mi ha perseguitato per due mesi, poi, sapendo ormai come gestire la cosa ed evitando la frequentazione per oltre due mesi, il disturbo è scemato, ma è stata dura comunque...

Quindi, il "non avere nessuna possibilità di parlare, di giustificarsi, anche di chiedere scusa" non era la motivazione reale, ma solo una sorta di scusa per cercarla e cercare di non perderla... fosse stata la ruota di scorta delle pay non te ne sarebbe fregato di meno, credimi...
 
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Vicenda emblematica quella di PN, nella quale ci si casca quasi tutti prima o poi. Premesso, quale prima considerazione, che in realtà quasi tutte hanno pseudo fidanzato, anche se non lo ammettono mai, io son cascato nel primo errore ma lì mi son fermato. Beccata in pieno su vari social scopro dove abita, con chi abita ecc. Ho utilizzato la cosa senza dirglielo per vedere come sistematicamente mentiva su cose anche insignificanti. La cosa mi ha messo un po' di tristezza, più che altro. Questo per non farci mai dimenticare che siamo clienti e che vengono con noi perché paghiamo. Il resto è fuffa. Ma non è da invidiare certo neanche il convivente - fidanzato. Mistero come facciano a mantenere questa doppia vita
 
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Si, gli ultimi due post hanno toccato tutti tasti giusti e detto un sacco di verità.
Comunque la mia è sempre stata solo amicizia, che ora, guardata a posteriori, poteva anche essere travisata ed equivocata, ma questo ormai è il passato.
Rimane il cinismo di queste persone, moglie e marito in questo caso, ma spesso anche solo fidanzati, dove la donna si vende per soldi e il compagno apparentemente non fa una piega.
Nel carpire le cose della loro vita privata ho visto che non sono affatto dei nullatenenti che devono portare a casa la pagnotta, hanno anche degli affetti a casa. Questi lo fanno per avidità, per permettersi cose di lusso. E' come se un giorno la vostra compagna, magari una normale impiegata, vi dice: "Guadagno troppo poco e voglio andare due mesi alle Maldive! Da domani mi faccio trombare da una decina di persone al giorno e tra un po' si va tutti in vacanza! Che ne dici amore?" "Ma certo cara, intanto per passare il tempo dammi qualcosa che vado al bar a giocare alle slot"
Il quadro è comico, ma reale. Anche tragico, ma solo per me, perché io come amico le volevo bene davvero. Purtroppo non rientro più nei loro piani, una volta capita l'antifona, capito lo stato delle cose, non servo più nemmeno come cliente.
Ho persino pensato che mi avesse tagliato i contatti per la vergogna, per aver capito la triste desolazione della sua vita, anche se nascosta dietro a grosse auto e belle vacanze. Ma forse è pretendere troppo da questa gente.
 
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@PNorth:

non so se determinati parametri siano applicabili ad altre persone, e così diverse, sicché non so se nella ragazza in questione alberghi la vergogna o altro.
E' molto difficile guardare il mondo con occhi diversi dai nostri: direi che il concetto di amicizia che appartiene a te è evidentemente molto diverso da quello applicato dalla coppia in oggetto.
Mi sembra Houellebecq abbia scritto, dopo l'11 settembre 2001, che egli non poteva pensare di ragionare di società e collettività con un mujaheddin afghano: ad esempio, ciò che Houllebecq intendeva come casa abitabile non era assolutamente la casa intesa come abitabile da un mujaheddin afghano, il quale era convinto che il massimo progresso sociale consistesse nel ripristinare temi, luoghi e rapporti da preistoria, tanto che le riprese TV di Bin Laden e soci erano essenzialmente fatte in grotte e spelonche tanto orride quanto desolate.
E' una frase molto dura, che però mi viene sempre in mente quando si tratta di riflettere su persone che constato essere molto diverse da me.
Sicché credo sia opportuno fortificarsi in ciò che si ritiene valido e prezioso per noi stessi, piuttosto che andare tanto a soffrire per una diversità di altri, diversità della quale non si comprendono i contorni: perdonami la brutale sincerità, ma si tratta di cavoli loro, tu pensa a te stesso e ad evitare situazioni così lontane da te e dal tuo modo di intendere.
:hi:
 
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Si infatti la conclusione alla quale si arriva,dopo varie riflessioni, è :se va bene a loro... Cavoli loro. Presumibilmente, visto che la natura umana è pur tuttavia abbastanza simile in tutte le razze e nazioni, i nodi verranno al pettine più avanti. Comunque confermo quanto dice PN, spesso l'attività non è per sopravvivenza, ma per vivere bene, per raggiungere i miraggi occidentali che mai potrebbero permettersi. La tipa, di famiglia poverissima rumena, in un paio d'anni è passata a vacanza a Santorini e audi a5. Autostrada per la bella vita
 
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Certo Lafayette, hai ragione, le culture, mia e della pay, sono diverse.
E con questo si potrebbe chiudere il discorso.
Ma io cercavo di comprendere ad un livello più alto, cercavo di capire il Cuore di questa coppia.
Siamo tutti cresciuti in Occidente, puoi dare valori diversi alle cose, al denaro, al mondo che ti circonda, ma qui in occidente, a quel marito, non possono averlo educato al fatto che sua moglie è solo un oggetto sessuale (altrui soprattutto) che deve portare a casa i soldi. Non gli unici soldi della loro vita (ripeto, lui ha anche una attività normale sua) ma i soldi che mancano per permettersi auto e vacanze a 5 stelle. Poi quando non potrà più lavorare che fa? La lascia al suo destino?
Sto parlando di quello che ognuno ha dentro al Cuore, per la persona che ama, per il minimo di Rispetto che deve avere per lei, per l'Amore che forse non ha per lei.
Sono drogati di soldi, e questo distrugge tutto il resto e non è poco.
Certo, come ha scritto Ronghail88, se fosse la ruota di scorta delle pay, non passerei tutto questo. Ma io l'ho conosciuta, ho visto le sue potenzialità, i suoi progetti, abbiamo condiviso problemi e trovato soluzioni. Non mi ha mai scontato 10 euro dal suo lavoro, ma a Natale mi chiamava per dirmi di passare da lei e mi dava un regalo, un vero regalo, è l'unica con cui ho avuto un rapporto del genere. E' durata solo qualche anno, ma ha inciso molto su di me.
Ci sono stato male, troppo guardando le cose oggi. Si è scelta questa vita potendo fare molto di più, e caro Lafayette (stavolta il cinefilo) faccio mia una risposta della protagonista di "The Circle": "Cosa odi di più?" "Il potenziale inespresso".
Insomma sono convinto che se invece della pussy avesse usato la testa avrebbe ottenuto ottimi risultati, sicuramente non così velocemente, ma avrebbe qualcosa di più in mano per il futuro. Ma questo solo perché io non sono assolutamente come suo marito.
 
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@PNorth:

sì, capisco, ma capisco molto meno il tuo soffrire per quello che tu chiami il suo potenziale inespresso.
Il potenziale inespresso di questa ragazza si arresta probabilmente davanti ad una barriera che non lo farà mai esprimere, e non per colpa tua o del di lei marito: è lei stessa , evidentemente, a non volere altro.
Le va bene così, e questo ormai ritengo prescinda da cultura, razza, religione, morale o altro: si è costruita quel percorso e non lo mette affatto in discussione, anzi non vuole che qualcuno si intrometta, ed ha ragione perché quella è la sua vita.
Vado con un ricordo.
Ho conosciuto almeno due escort molto belle, che avevano raggiunto un diploma ed avrebbero pure trovato un lavoro totalmente diverso da quello di escort, ma avevano deciso di fare le escort.
Ora, come sappiamo, il mestiere di escort può essere affrontato in modi diversi: conosciamo per fortuna tutti delle escort che lo affrontano in modo professionale, puntuale, sempre rispettoso del cliente e di loro stesse, molto attento dal punto di vista igienico-sanitario, ed assolutamente lontano da guai o situazioni troppo sgradevoli o borderline che dir si voglia.
In genere queste escort , molto professionali, non sono solo molto belle, ma pure intelligenti e dotate di quel buonsenso che fa loro compiere le scelte giuste per loro stesse e per chi incontrano.
Invece, le due escort delle quali parlo erano animate da una tale furia auto-distruttiva, che facevano le escort proprio per ridursi come peggio non potevano: spesso ubriache e spesso pure strafatte, si accompagnavano solo ed esclusivamente a pregiudicati, trattavano come bestie i clienti più puliti e rispettosi, tralasciavano cautele igieniche e sanitarie elementari, mancavano appuntamenti importanti e ben remunerati come nulla fosse.
Erano totalmente ingovernabili, ma attenzione: non avevano alcuna intenzione di cambiare, a loro andava bene così, se si ritrovavano senza soldi o aiuti frignavano un giorno o due, poi arrivava un occasionale cliente benefattore che dava loro una somma ( e qualche dose di "calmante") per ripartire, e loro ripartivano di slancio esattamente come prima.
Non ho idea di dove siano finite, ho solo saputo che una delle due è entrata ed uscita più volte da qualche comunità di recupero, ma non so l'esito.
Dunque, caro PNorth: il potenziale inespresso di certe persone spesso lo vediamo solo noi, di quel potenziale certe persone non se ne fanno proprio nulla, ed anzi lo prendono a calci perché vogliono solo farsi del male.
Ribadisco: è una loro scelta, è la loro vita.
E noi non possiamo farci proprio nulla, se non stare alla larga per salvare noi stessi.
 
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@Lafayette: "Il potenziale inespresso di questa ragazza si arresta probabilmente davanti ad una barriera che non lo farà mai esprimere, e non per colpa tua o del di lei marito: è lei stessa , evidentemente, a non volere altro.
Le va bene così, e questo ormai ritengo prescinda da cultura, razza, religione, morale o altro: si è costruita quel percorso e non lo mette affatto in discussione, anzi non vuole che qualcuno si intrometta, ed ha ragione perché quella è la sua vita.

Esatto! E' questo il punto e, dal mio punto di vista, la triste realtà.
Ho sofferto per il suo non voler usare il potenziale che ha.
Ho sofferto per il suo non voler nemmeno mettere a tema la cosa.
Sono dispiaciuto per il vicolo cieco in cui si è infilata (fare la pay non è per sempre e lascia strascichi).
Me ne farò una ragione col tempo di tutto ciò, confidando nel fatto che lei comunque non è un tipo autodistruttivo come quelle del tuo esempio.
Grazie, Lafayette.
 
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Ho letto con attenzione gli ultimi interventi, per cui mi pare di capire che per alcuni "colleghi "andare a donne pagando è normale ma offrire sesso per soldi fa perdere tante altre occasioni nella vita....mi sembra la vecchia morale il puttaniere è un uomo quindi può, la puttana è donna rappresenta sempre una poco di buono....torniamo indietro di 50 anni!
 
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Non so gli altri, ma io non mi riferivo alla prostitute per l'attività che esercita, bensì alla vita di "coppia" con il giovane pappone. Situazione che veramente rasenta il limite delle umane possibilità, con tutto che restano affari loro. Quello che invece realmente a me va poco giù è vedere il "fidanzato" con macchinone che fa il figo e non lavora, mentre quella letteralmente si fa il culo.in natura esistono parassiti e sfruttatori dell'altrui fatica ma per lo meno lo sfruttato non può farci nulla. Detto cio... Azzi loro
 
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Ho letto con attenzione gli ultimi interventi, per cui mi pare di capire che per alcuni "colleghi "andare a donne pagando è normale ma offrire sesso per soldi fa perdere tante altre occasioni nella vita....mi sembra la vecchia morale il puttaniere è un uomo quindi può, la puttana è donna rappresenta sempre una poco di buono....torniamo indietro di 50 anni!

Affatto.
La prostituta che svolge il suo lavoro in maniera sana e professionale, ai miei occhi, è null'altro che una seria professionista che svolge un'attività.
L'esempio che facevo delle due escort delle quali parlavo, era appunto riferito al caso di due ragazze che, pur avendo studiato per fare altro, si erano poi messe a fare le escort: ma intendevano il lavoro di escort solo come strumento per autodistruggersi, e dunque non erano affatto delle professioniste.
Il che vale anche per tanti altri lavori: conosco avvocati, commercialisti, imprenditori completamente cocainomani, sfatti di alcool, rissosi, del tutto inaffidabili.
Sicché, tra una escort ed un professionista di altro settore che si comportano entrambi così, non ravviso alcuna differenza: li considero due cialtroni, non mi rivolgo nè all'una nè all'altro.
Semmai mi colpiva il collega PNorth che voleva andare a scavare nella vita di quella sua escort, ed ho osservato i motivi per i quali io non l'avrei mai fatto: sono fatti di quella escort, nessuno ha il diritto di andare a frugare nella vita di chi non lo desidera.
Tutto qui.
 
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Non so gli altri, ma io non mi riferivo alla prostitute per l'attività che esercita, bensì alla vita di "coppia" con il giovane pappone. Situazione che veramente rasenta il limite delle umane possibilità, con tutto che restano affari loro. Quello che invece realmente a me va poco giù è vedere il "fidanzato" con macchinone che fa il figo e non lavora, mentre quella letteralmente si fa il culo.in natura esistono parassiti e sfruttatori dell'altrui fatica ma per lo meno lo sfruttato non può farci nulla. Detto cio... Azzi loro

Due esempi freschi freschi.
Due ragazze giovani, carine, fidanzate. Una di loro con prole.
Una ha un lavoro normale, il suo lui non lavora e io sono convinto che abbia una bella spallina tonda, lei per arrivare a fine mese fa due o tre incontri....ovviamente lui non sa nulla...attenzione il randello gli piace e prima di fare una scappatella con uno sconosciuto preferisce farsi dare un centello.
L'altra fa massaggi. Si che durano 3 minuti e poi si concede totalmente aperta a quasi tutto. Lui sa che è un'impiegata, va a lavoro in treno in orario d'ufficio. Anche lui non lavora lei mantiene tutta la famiglia ma anche a lei piace molto il randello.
Quello che volevo dire, due casi con un lui nullafacente, con una lei che probabilmente lo ama ma che ama anche scopare e prima di farlo a gratis, per piacere e per necessità si fanno pagare!
Dimenticavo, ambedue laureate!
 
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Chissà quanti ce ne sono di casi così... Ma molto diversi dal rapporto pappone-prostituta, nel quale il macho è consapevole di sfruttare il sudore e le fatiche scoperecce della sua convivente. E magari pretende pure gli straordinari in tarda serata quando torna :)
 
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Dagli ultimi interventi di Lazebio e Lafayette il concetto mi è più chiaro. ...per quanto riguarda la vita di coppia ci sono da sempre tante sfaccettature. ...diciamo non tradizionali.....
 
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