La mia storia tra le dita...il mondo di AXL

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rimini
@AXL:
in realtà la Spiaggia Jamaica ( o Giamaica) di Sirmione si vede per pochissimi minuti, nella scena del recupero di una statua ( che si scopre essere ermafrodita) dal lago.
Il luogo lo visitai di persona anni fa quando vidi le Grotte di Catullo, ma non in estate: lo trovai bellissimo.
Nel film non è purtroppo granché presente.
Tu che abiti da quelle parti potrai comunque riconoscere altri scorci dei paesi della zona del Garda( ma la maggior parte delle scene esterne si svolge tra le piazzette di Crema e le aree disabitate dei dintorni).

Ah, dimenticavo il colpo di scena.
Come dicevo, mia sorella è una fan scatenata di Guadagnino.
Ha visto il film dopo di me, e, se giorni fa aveva replicato al mio sms critico post-proiezione dandomi del polemico,ieri, dopo aver visto il film, mi ha chiamato per dirmi che avevo quasi ragione: per darmi ragione in via definitiva, però, attende qualche altro giorno di "digestione e meditazione" sul film.
:pardon:

P.s.: e comunque, AXL: la grande assente nel film sei tu!
:wink:
 
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Culandia
Spero che non buttino acqua sul fuoco sulla caciara delle canne di maria fumate in Honduras.pare che abbiano pagato lautamente il silenzio di Eva Henger.

Son capitato per caso su canale5 e stavano parlando dello scoop.
Che storia!
Eva ha sputtanato in diretta il tipo che aveva portato l'erba.
Bella stronza, praticamente gli ha rovinato la carriera ahahahahah!
 
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Non sono un critico di cinema ci vado pure poco...perchè trovo pochi film che mi inducano a spendere i soldi del biglietto...tuttavia pongo una domanda a chi ha visto questo film che io non ho visto, ed altri...non vi sembra che questa tipologia di film rappresenti l'italia e gli italiani con un' ottica dello stereotipo che gli americani hanno di noi italiani...capisco la necessità da parte dei registi, produttori e di quanti sono nell'ambiente che se vogliono entrare in una certa elite cinematografica debbano necessariamente avere un'ottica americaneggiante...ma personalmetne li trovo sempre un pò "fuori fase" rispetto a noi italiani.
 
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Son capitato per caso su canale5 e stavano parlando dello scoop.
Che storia!
Eva ha sputtanato in diretta il tipo che aveva portato l'erba.
Bella stronza, praticamente gli ha rovinato la carriera ahahahahah!

Il trash sta raggiungendo livelli storici.Riflettendo stiamo parlando di una ex porno star,condannata assieme al marito ( Riccardo Schicchi) per sfruttamento della prostituzione,che accusa Francesco Monte ( ex della sorella di Belen ,tradito in diretta televisiva davanti a 5,5 mln di italiani)di aver fumato erba.Pare che anche Nadia Rinaldi sia stata accusata di tale fatto.Da notare che la Rinaldi venne condannata per spaccio di cocaina (le trovarono 1kg nascosto in una scarpa). Cosa chiedere o volere di più?
N,d.r.Francesco Monte sta tornando in Italia.
Certo che parlare di carriera di Monte.....ricordo che scrissero titoli su titoli su Francesco Monte attore in Don Matteo e poi si scoprì praticamente una comparsata di 18 secondi.
Ma il trash è questo.
 
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@a.agenore:

nel film in questione ( Chiamami col tuo Nome di Guadagnino) direi che gli italiani sono praticamente assenti.
Dunque fatico a trovare uno stereotipo usato nel film, a meno che non si voglia dare tanto peso ai quattro vecchietti borbottanti ed alle due ragazze sfigate di contorno.
Direi che più che altro l'Italia serve come mero sfondo scenografico, per qualche ispirazione tratta da film di registi italiani ( Bertolucci, ma io ironicamente ho citato pure Scandariato) .
Stop.
Infatti il film partecipa agli oscar nella categoria "miglior film" e non "miglior film straniero": la produzione è mista e compare anche l'Italia, ma i capitali determinanti sono americani.
 
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Allora se come dice Lei l'Italia serve come scenografia,come ambientazione, posso perdonare il resto,ma stavo appoggiando completamente il discorso di Agenore.
I film italiani per me capolavori assoluti rimangono quelli del neorealismo,da Mamma Roma a L'oro di Napoli,da La Ciociara a La Rosa Tatuata.
Gli ultimi film vincitori della statuetta da Mediterraneo a la Grande bellezza non mi sono piaciuti in niente.
 
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Padova ma più che altro in giro per il mondo
Allora se come dice Lei l'Italia serve come scenografia,come ambientazione, posso perdonare il resto,ma stavo appoggiando completamente il discorso di Agenore.
I film italiani per me capolavori assoluti rimangono quelli del neorealismo,da Mamma Roma a L'oro di Napoli,da La Ciociara a La Rosa Tatuata.
Gli ultimi film vincitori della statuetta da Mediterraneo a la Grande bellezza non mi sono piaciuti in niente.

in parte condivido....
non trovo però paragonabile agli altri " La rosa tatuata", mentre ho aprezzato Mediterraneo

un tempo vedevo anche 2 film al giorno qualche volta anche 3....... parlo di molti anni fa
sarà che son invecchiato ma da almeno 10 anni non vedo un bel film

.... son sempre fuori dall'Italia ed alla sera cerco sempre film da vedere in streaming.... ma sono tutti deludenti
tanti effetti speciali.... ma tanti "filmetti" anni cinquanta son decisamente più aprezzabili
 
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Vediamo se riesco a spiegarmi meglio...ma credo che abbiate già colto ciò che intendo...lafayette sempre molto tagliente, dice appunto che l'Italia e gli italiani fanno da scenografia direi che posso concordare, in parte, la grande bellezza, a mio avviso, aveva molto di stereotipo, mediterraneo in qualche modo era un pò meglio nel senso che ancora qualcosa del modus italiano lo si riconosceva, la vita è bella di benigni non l'ho digerito ma voglio annoverarlo come una sorta di fiaba e quindi lo lascio a parte...Boh non riesco a comprenderli...
L'ultimo film che mi ha colpito è "torneranno i prati" di Olmi...ma qui son di parte perchè è ambientato in zone che conosco bene (Altipiano di Asiago)...
 
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rimini
I film italiani per me capolavori assoluti rimangono quelli del neorealismo,da Mamma Roma a L'oro di Napoli,da La Ciociara a La Rosa Tatuata.

non trovo però paragonabile agli altri " La rosa tatuata"

Mi spiace dover ricordare che La Rosa Tatuata di D.Mann, con Anna Magnani, anno 1955, era una produzione interamente americana, tanto è vero che concorse come miglior film e non come miglior film straniero: vi raccomando di tenere sempre presente questa distinzione, che è fondamentale per comprendere appieno gli oscar, nonché il criterio con il quale l'Academy candida film ed attori, ed assegna loro i premi ( per un ripasso: https://it.wikipedia.org/wiki/Premio_Oscar#Procedure_di_candidatura_e_assegnazione ).
La stessa Anna Magnani vinse in quell'edizione il premio come migliore attrice, ma solo perché recitava in un film interamente americano ( inteso come produzione): fino agli anni settanta , seppure non fosse proibito, era infatti praticamente impensabile la candidatura di un attore o di una attrice stranieri (in quanto non americani) che recitassero in un film straniero ( in quanto non americano come produzione).
Le prime eccezioni si videro negli anni settanta: ad esempio, Giancarlo Giannini fu candidato nel 1977 come miglior attore per Pasqualino Settebellezze ( produzione italiana) e Marcello Mastroianni nel 1978 per Una giornata particolare ( altra produzione italiana).
Non vinsero.
Per ritrovare un attore italiano vincitore di oscar in un film di produzione italiana, si deve giungere a Roberto Benigni per La Vita è Bella.
Prima di lui solo Sophia Loren per La Ciociara era stata premiata come attrice italiana in un film di co- produzione italiana ( e francese :biggrin: , come pochi ricordano ).
Secondo i più cinici, infatti, la serata degli oscar del 1999 fu una manfrina stra-preparata: lei che premiava lui, un copione già scritto da mesi per un ideale quanto retorico passaggio di testimone.
Mi fermo: sto diventando pedante, scusate.

@a.agenore:
nell'ordine: a me piacque La Grande Bellezza, trovai Mediterraneo carino ma niente di più, ritengo pesantemente retorico ma "obbligato" La Vita è Bella.
Ovviamente: sono solo mie opinioni.
:pardon:
 
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La vita è bella fu una produzione americana, perché De Laurentis è un produttore statunitense da molto tempo. Anche Titanic mi pare fu prodotto da lui.
Non fu quindi un caso né che il film vincesse il premio come miglior film (da film straniero non avrebbe potuto vincerlo) né il fatto che siano stati gli americani, nella finzione, a liberare il campo di concentramento (che era una sorta di Auschwitz ma in cima ad una collina di un panorama toscano, dove nessun treno potrebbe arrivare).
A me "la vita è bella" non dispiacque, è chiaro che è costruito come una sorta di "sogno irreale" ed è chiaro che è stato fatto per compiacere la giuria americana.
Quello che mi dispiace è un po', come dire, la struttura. La prima parte mi è parsa una sequenza di "gag" comiche e la seconda parte, invece, una favola triste, ma nel complesso un film che non m'è dispiaciuto affatto.

Mediterraneo giocava molto sullo stereotipo, radicatissimo nei paesi anglosassoni, degli italiani disorganizzati, incapaci oltre che molto poco disposti a fare la guerra, gran sentimentaloni e mammoni (col tizio che s'innamora della mula) e rimorchioni (la pastorella bona, la prostituta meno bona) sempre in procinto di tirare fuori un pallone. Peccato l'ombra di omosessualità finale che fa tanto politicamente corretto (se vuoi vincere un po' di Oscar bisogna che metti dentro un "tema coraggioso", ma almeno lì siamo fuori del luogo comune sugli italiani).

Per me la cosa migliore di tutti i tempi è stata 8 1/2.
 
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La ringrazio Marchese perchè tante volte mi sono chiesta come mai un film "straniero" ad un certo punto concorre insieme ai film statunitensi e non come gli altri nella categoria film straniero_Ora ho capito.Grazie.
 
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La vita è bella fu una produzione americana, perché De Laurentis è un produttore statunitense da molto tempo. Anche Titanic mi pare fu prodotto da lui.
Non fu quindi un caso né che il film vincesse il premio come miglior film (da film straniero non avrebbe potuto vincerlo) né il fatto che siano stati gli americani, nella finzione, a liberare il campo di concentramento (che era una sorta di Auschwitz ma in cima ad una collina di un panorama toscano, dove nessun treno potrebbe arrivare).
A me "la vita è bella" non dispiacque, è chiaro che è costruito come una sorta di "sogno irreale" ed è chiaro che è stato fatto per compiacere la giuria americana.
Quello che mi dispiace è un po', come dire, la struttura. La prima parte mi è parsa una sequenza di "gag" comiche e la seconda parte, invece, una favola triste, ma nel complesso un film che non m'è dispiaciuto affatto.

Mediterraneo giocava molto sullo stereotipo, radicatissimo nei paesi anglosassoni, degli italiani disorganizzati, incapaci oltre che molto poco disposti a fare la guerra, gran sentimentaloni e mammoni (col tizio che s'innamora della mula) e rimorchioni (la pastorella bona, la prostituta meno bona) sempre in procinto di tirare fuori un pallone. Peccato l'ombra di omosessualità finale che fa tanto politicamente corretto (se vuoi vincere un po' di Oscar bisogna che metti dentro un "tema coraggioso", ma almeno lì siamo fuori del luogo comune sugli italiani).

Per me la cosa migliore di tutti i tempi è stata 8 1/2.

Ehm...
In realtà La Vita è Bella venne prodotto da Cecchi Gori assieme a Elda Ferri e Gianluigi Braschi.
Venne candidato sia come miglior film sia come miglior film straniero: si trattò di un vero e proprio caso, tant'è che per "rimediare" a quella che parve una svista dell'Academy, il film venne premiato come Miglior film Straniero.
La "strana" candidatura come miglior film ( ossia di produzione americana) era dovuta al fatto che Cecchi Gori all'epoca aveva ancora in attività la Cecchi Gori Group, che era formalmente associata alla Columbia, casa di produzione americana: sicché in pratica pare che abbiano giocato sull'ambiguità della presenza di un partner americano, come già avevano fatto nel 1996 per Il Postino ( anch'esso candidato come miglior film, tra molte polemiche, compresa quella di far risultare Radford - e non il povero Troisi - come regista unico voluto appunto dal produttore americano).
A tutt'oggi, comunque, la questione non è stata definitivamente chiarita ( e Cecchi Gori non credo sia più nelle condizioni di farlo).
Del film ho un ricordo normale: buono, ma non mi esaltai e lo trovai in fondo "scontato" nonché retorico.
E' ovviamente solo la mia opinione: tantissimi lo hanno apprezzato e lodato.

Titanic di Cameron mi risulta invece sia stata una produzione interamente americana: sinceramente non ricordo se poi De Laurentiis risultasse associato per la distribuzione in Italia.

@AXL:

Come vedi, cara AXL, la produzione ha il suo perché ed il suo peso.
Molto più di quanto non si pensi.
 
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Ah, vero! Convinto fosse stato prodotto da De Laurentis. Comunque un produttore appartenente all'Academy doveva esserci (in questo caso Columbia, come hai detto).
 
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La vita è bella, grandiosa paraculata. Non era migliore dei precedenti film comici(discreti, ma non certo meglio di Fantozzi-Villaggio) di Benigni, ma il tema e a quanto leggo sopra altri aspetti han fatto la differenza.
 
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Mi pare - no vorrei però sbagliarmi - che si dimentichi, tra i film italiani vincitori di Oscar (1988 salvo scherzi di memoria...), "Nuovo Cinema Paradiso". A me è piaciuto tanto, tantissimo. Addirittura lo preferivo nella versione originale: ben più lunga e per certi versi molto diversa nella narrazione rispetto alla versione accorciata (cd. "internazionale").
 
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@fredubumbum:

Sì, Nuovo Cinema Paradiso di Tornatore (produzione Italiana e Francese) vinse l'Oscar come miglior film straniero nel 1990, nella versione accorciata che aveva vinto anche il Gran Premio della Giuria a Cannes nel 1989.
 
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Come regina telespettatrice dei programmi nazional popolari ieri sera ho dovuto guardare il Festival di San Remo. Non ho mai riso così tanto come quando Fiorello ha detto in diretta nazionale di andare a fare il PuttanTour con Baglioni !!!!!!!
Ho pensato subito a voi,magari con la vostra dolce metà seduta accanto che rideva inconsapevole di avere accanto un punter....
 
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@AXL.

Ho guardato i primi dieci minuti, con l'irruzione dell'intruso sul palco ed il monologo "scalda-pubblico" (parole sue) di Fiorello.
L'ho trovato buono: però in maniera diversa dal solito, meno banale e meno ruffiano, quasi a parodiare se stesso ed il suo passato di animatore cocainomane con l'isterico "su le mani/giù le mani" ordinato al pubblico come se un riflesso condizionato.
Mi è parso dunque più amaro, e proprio per questo più adulto: con quel geniale finale " buon festival 1918!" che sembrava davvero dedicato ai reduci di una guerra , quali sono gli italiani dopo anni di una crisi economica, sociale e politica di spaventosa lunghezza.
 
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Attenzione io non ho mai detto che mediterraneo sia, per me, un capolavoro da oscar, ho semplicemente detto che neè complesso l'ho trovato piacevole e scorrevole seppur pieno di stereotipi visti dall'occhio anglosassone e/o americaneggiante se volete, allo stesso modo la grande bellezza che però personalmente non ho trovato ne scorrevole ne piacevole (probabilmente non l'ho capito) e se devo dirla tutta non mi è per nulla piaciuto la vita è bella pur comprendendo lo sforzo di voler cercare di rendere, diciamo così, abbordabile a molti il discorso dei campi di sterminio.
Ribadisco la mia idea al di là delle considerazioni sul perchè, sul per come, e sui temi trattatati se alti o bassi o moralmente accettabili, semplicemente noto che i film di registi italiani che sono in "zona" oscar hanno un "taglio" che a me appare come di un americano (superficiale) che guarda l'Italia e gli italiani...fine stop.
 
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