Ho preso spunto da questa interessante osservazione per elaborare una critica del GFE, di cui parlerò più diffusamente al prossimo convegno Rotary GFE come specchio dei tempi.
Ciò che sembra suggerire il mercato, sia dal lato offerta che dal lato domanda, è che il trend del GFE sia in crescita. Sempre più clienti lo richiedono e sempre più ragazze si adeguano all'aumento della richiesta.
Un tempo però, pare che la regola prevedesse il divieto assoluto di baci tra cliente e prostituta. Nell'immaginario collettivo infatti la prostituta offriva un certo tipo di sesso ed era rappresentata in modo molto diverso rispetto alle escort attuali, tutte birignao e sofisticherie, tatuaggi e lingerie, profumi Dior e book fotografici corredati dall'immancabile citazione di Bukowski. Il servizio pare infatti essersi arricchito di accessori più o meno inutili che alimentano l'illusione di un'esperienza erotica totale, comprendente perfino un aspetto emotivo ritenuto fino a qualche anno fa inadeguato in un rapporto a pagamento.
Fino a venti anni fa o giù di lì, parlare di gfe era semplicemente ridicolo e per gran parte delle ragazze lo è anche adesso.
Evidentemente cambia la società e cambiano pure le sigle, certe cose però sembrano immutabili e così alcune volte, oggi come allora, si cerca nella prostituzione ciò che non si trova nella vita.
Ma se qualche decennio fa la prostituta colmava le lacune sessuali insite nelle umane relazioni, oggi probabilmente colma quelle affettive.