Quante ansie ti riempiono la mente,
ma cosa aspetti,eccomi qui,
sarò la tua puttana indecente.
Cosa vuoi che faccia..da dove cominciamo?
Dai inizia il tuo gioco da villano...
lascia stare il rumore del peccato,
ci son le pareti complici del reato.
Dapprima dolcemente
ma poi comincia ad aumentare
in modo da far aumentare il mio ansimare.
Non sono le parole d'amore che voglio ascoltare,
adesso ho un desiderio da saziare,
mi travolge e mi provoca piacere,
ma il fatto che ci accomuna è voler godere.
Non chiedermi mai quello che voglio,
siamo complici di carnali fantasie,
inizia tutto a prender forma,
di un corpo non vestito di bugie.
Ora tocca a te...non ti fermare,
fammi disperatamente urlare,
fammi spietatamente piangere,
non ti accontentare,
nemmeno se ti chiedo di lasciarmi andare,
dai forza aumenta il tuo addomesticare.
Adesso invertiamo questi ruoli
la tigre vuol sbranare il domatore,
selvaggia forza inizia a tremare,
ti ho solo lasciato credere di comandare,
ora comincio io e non osar fiatare.
Il dolce è alla fine che va gustato,
questa è la delizia del reato,
assaporare il gusto della tua passione,
il piacere non tarda ad arrivare,
dalle tue viscere al mio lato animale.
Poesia di una donna arrapata