L'ANGOLO DELLA POESIA...

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in prevalenza fra Modena e Parma
Ritornar bambini

Le cose che il bambino ama
rimangono nel regno del cuore
fino alla vecchiaia.
La cosa più bella della vita
è che la nostra anima
rimanga ad aleggiare
nei luoghi dove una volta
giocavamo.

KAHLIL GIBRAN
 
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Glenda Cherubino

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"Per ribellarsi occorrono sogni che bruciano anche da svegli, occorre il dolore dell’ingiustizia, la febbre che toglie all’uomo la malattia della paura, dell’avidità, del servilismo. Per ribellarsi bisogna saper guardare oltre i muri, oltre il mare, oltre le misure del mondo. La miseria dell’uomo incendia la terra ovunque, ma è un fuoco sterile, che cancella e impoverisce. È un fuoco che odia ciò che lo genera, è cenere senza storia. Saper bruciare solo ciò da cui poi nascerà erba nuova, ecco la vera ribellione."
S.B.

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"Per ribellarsi occorrono sogni che bruciano anche da svegli, occorre il dolore dell’ingiustizia, la febbre che toglie all’uomo la malattia della paura, dell’avidità, del servilismo. Per ribellarsi bisogna saper guardare oltre i muri, oltre il mare, oltre le misure del mondo. La miseria dell’uomo incendia la terra ovunque, ma è un fuoco sterile, che cancella e impoverisce. È un fuoco che odia ciò che lo genera, è cenere senza storia. Saper bruciare solo ciò da cui poi nascerà erba nuova, ecco la vera ribellione."
S.B.


che figata ! Non mi ricordavo d' averlo detto.
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le verdi colline delle Marche
Estate
È riapparsa la donna dagli occhi socchiusi
e dal corpo raccolto, camminando per strada.
Ha guardato diritto tendendo la mano,
nell'immobile strada. Ogni cosa è riemersa.

Nell'ímmobile luce dei giorno lontano
s'è spezzato il ricordo. La donna ha rialzato
la sua semplice fronte, e lo sguardo d'allora
è riapparso. La mano si è tesa alla mano
e la stretta angosciosa era quella d'allora.
Ogni cosa ha ripreso i colori e la vita
allo sguardo raccolto, alla bocca socchiusa.

È tornata l'angoscia dei giorni lontani
quando tutta un'immobile estate improvvisa
di colori e tepori emergeva, agli sguardi
di quegli occhi sommessi. È tornata l'angoscia
che nessuna dolcezza di labbra dischiuse
può lenire. Un immobile cielo s'accoglie
freddamente, in quegli occhi.
Fra calmo il ricordo
alla luce sommessa dei tempo, era un docile
moribondo cui già la finestra s'annebbia e scompare.
Si è spezzato il ricordo. La stretta angosciosa
della mano leggera ha riacceso i colori
e l'estate e i tepori sotto il viviclo cielo.
Ma la bocca socchiusa e gli sguardi sommessi
non dan vita che a un duro inumano silenzio.

Cesare Pavese
 
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Glenda Cherubino

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Hai mai ascoltato il ticchettio della pioggia? Qualche volta hai seguito il volo di una farfalla? O osservato il tramontare del sole?
Fermati. Non ballare in fretta. Il tempo è poco. La musica non durerà a lungo.
Vivi ogni giorno sempre di corsa? Quando ti domandi chi sei, ascolti la tua risposta?
Quando il giorno finisce e ti sdrai sul tuo letto, ti assilli con mille pensieri?
Fermati. Non ballare in fretta. Il tempo è poco. La musica non durerà a lungo.
Le tue giornate passano freneticamente? Qualche volta hai detto al tuo bambino "lo faremo domani" e nella tua apatia non hai visto la sua tristezza? Qualche volta per mancanza di tatto hai lasciato che un caro amico morisse senza averlo chiamato per dirgli "ciao"?
Fermati. Non ballare in fretta. Il tempo è poco. La musica non durerà a lungo.
Quando corri troppo in fretta per raggiungere qualsiasi luogo, ti perdi la metà del divertimento per arrivarci?
Se sei preoccupato, se corri per tutto il giorno, è come se gettassi la tua vita nel cestino.
La vita non è una corsa, ma va vissuta e assaporata con calma. Ascolta la musica prima che la canzone finisca.
W.
 
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pisa
Non ero io , non eri te .

Sublimi attimi
di
appagamento
voglia di sorrisi
occhi verdi,
non c'è altro che noi
evasione
ci hanno ripreso
sofferenza
dolore
addio.

ero io , eri te .


( dmlas feb 2015 )

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NON E' DA TUTTI AMARE LE DONNE DIFFICILI...
spigolose... quasi inaccessibili... Solo apparentemente sono solari ed estroverse, anche sicure di sé, ma in realtà sempre diffidenti e insicure, sempre sulla difensiva. E si tengono tutto dentro. Non guardatele troppo negli occhi, perché non vogliono far vedere a nessuno la loro rabbia, delusione, paura, fragilità. La solitudine le accompagna, anche quando hanno decine di corteggiatori. Perché amano ma non dipendono mai dall’amore, da quell’amore che per loro è solo un sogno. E sono dure, prima di tutto con se stesse. Solo chi sa guardare “oltre” il sorriso riesce a vedere il muro impenetrabile che hanno eretto. Che difende la loro interiorità ricca ma ferita, spaventata. La loro sensibilità troppe volte ferita. Il difficile vissuto che solo loro conoscono. Perché sono donne spigolose, difficili, quasi inaccessibili. Quelle con l’anima in fiamme e il sorriso splendente.


(Agostino Degas)
 
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NON E' DA TUTTI AMARE LE DONNE DIFFICILI...
spigolose... quasi inaccessibili... Solo apparentemente sono solari ed estroverse, anche sicure di sé, ma in realtà sempre diffidenti e insicure, sempre sulla difensiva. E si tengono tutto dentro. Non guardatele troppo negli occhi, perché non vogliono far vedere a nessuno la loro rabbia, delusione, paura, fragilità. La solitudine le accompagna, anche quando hanno decine di corteggiatori. Perché amano ma non dipendono mai dall’amore, da quell’amore che per loro è solo un sogno. E sono dure, prima di tutto con se stesse. Solo chi sa guardare “oltre” il sorriso riesce a vedere il muro impenetrabile che hanno eretto. Che difende la loro interiorità ricca ma ferita, spaventata. La loro sensibilità troppe volte ferita. Il difficile vissuto che solo loro conoscono. Perché sono donne spigolose, difficili, quasi inaccessibili. Quelle con l’anima in fiamme e il sorriso splendente.


(Agostino Degas)

Conservo gelosamente nel cuore e nella mente il ricordo di una donna così...
 
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Sensazione

Nelle sere azzurre d'estate andrò per i sentieri,
pizzicato dal grano, a calpestare l'erba tenera:
come in sogno ne sentirò il fresco nei piedi.
Lascerò che il vento bagni la mia testa nuda.
Non dirò nulla, non penserò a niente:
ma l'amore che non ha fine mi riempirà l'anima,
e andrò lontano, molto lontano, come un vagabondo
attraverso la Natura, felice come quando si sta con una donna.

A. Rimbaud
 
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" La prostituta non è, come affermano le femministe, la vittima degli uomini, ma la loro conquistatrice,
una fuorilegge che controlla i canali sessuali tra la natura e la cultura" Camille Paglia

dal libro di Annalisa Chirico: Siamo tutti Puttane.
....per chi ama la lettura.
 
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In viaggio....
" La prostituta non è, come affermano le femministe, la vittima degli uomini, ma la loro conquistatrice,
una fuorilegge che controlla i canali sessuali tra la natura e la cultura" Camille Paglia

dal libro di Annalisa Chirico: Siamo tutti Puttane.
....per chi ama la lettura.

Una citazione autorevole, che tuttavia prescinde dalla considerazione della consensualità del rapporto, quale - se non preesistono le condizioni di coercizione, sudditanza o di sfruttamento - costituirebbe un chiaro caso di simmetria, di esplicito accordo e di reciproco rispetto... Al quale, date le condizioni... poter aggiungere un valore non misurabile, fatto di emozione, piacere, soddisfazione estetica e sensuale.. Andiamo per Hegel!!!
 
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San Benedetto del Tronto
Certo, ella sarebbe stata vinta da quella dolcezza così; piena di memorie; avrebbe d'un tratto perduta ogni nozione della realtà;, del tempo; avrebbe creduto di trovarsi ad uno de' convegni abituali, di non aver mai interrotta quella pratica di voluttà, d'esser pur sempre la Elena d'una volta. Se il teatro dell'amore era immutato, perchè; sarebbe mutato l'amore? Certo, ella avrebbe sentita la profonda seduzione delle cose una volta dilette...

"il piacere - G. D'Annunzio"
 
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Glenda Cherubino

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«Aiuto, sto cambiando!» disse il ghiaccio
«Sto diventando acqua, come faccio?
Acqua che fugge nel suo gocciolìo!
Ci sono gocce, non ci sono io!»
Ma il sole disse: «Calma i tuoi pensieri
Il mondo cambia, sotto i raggi miei
Tu tieniti ben stretto a ciò che eri
E poi lasciati andare a ciò che sei»
Quel ghiaccio diventò un fiume d’argento
Non ebbe più paura di cambiare
E un giorno disse: «Il sale che io sento
Mi dice che sto diventando mare
E mare sia. Perché ho capito, adesso
Non cambio in qualcos’altro, ma in me stesso»
B.T.
 
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Glenda Cherubino

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Se la vita ti regala un sogno vivilo.
Stringi quel sogno tra le braccia non lasciarlo andare.
Goditelo fino alla fine. Se la vita ti regala un dolore, una delusione... accoglila, affrontala e superala.
Impara da essa che non tutto è possibile.
Insegna a chi non ce la fa a capire che la vita resta sempre un dono. Pensa, usa la testa e segui il cuore perché se tra le braccia di qualcuno ti senti a "casa" allora stai certo che sei al sicuro.
S. N.
 
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in prevalenza fra Modena e Parma
Autore: Walt Whitman


Testo opera:


Ahimè! Ah vita! di queste domande che ricorrono,
degli infiniti cortei di senza fede, di città piene
di sciocchi,
di me stesso che sempre mi rimprovero (perché chi più
sciocco di me, e chi più senza fede?)
di occhi che invano bramano la luce, di meschini scopi,
della battaglia sempre rinnovata,
dei poveri risultati di tutto, della folla che vedo sordida
camminare a fatica attorno a me,
dei vuoti ed inutili anni degli altri, io con gli altri legato
in tanti nodi,
la domanda, ahimè, la domanda così triste che ricorre –
Che cosa c’è di buono in tutto questo, ahimè, ah vita?

Risposta

Che tu sei qui – che esiste la vita e l’individuo,
che il potente spettacolo continua, e tu puoi contribuirvi
con un tuo verso.
 
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le verdi colline delle Marche
Il più bello dei mari

Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto.

Nazim Hikmet
 
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San Benedetto del Tronto
“e quando, nelle tue case, i pretendenti li hai sterminati,
con l’inganno o a fronte con l’aguzzo bronzo,
prendi allora il maneggevole remo e va’
finché non arrivi da uomini che non sanno
del mare, che non mangiano cibi conditi col sale,
che non conoscono navi dalle gote purpuree
né i maneggevoli remi che sono per le navi le ali.
E ti darò un segno chiarissimo: non potrà sfuggirti.
Quando un altro viandante, incontrandoti,
dirà che tu hai un ventilabro sull’illustre spalla,
allora, confitto a terra il maneggevole remo,
e offerti bei sacrifici a Posidone signore.
un ariete, un toro e un verro che monta le scrofe,
torna a casa e sacrifica sacre ecatombi
agli dei immortali che hanno il vasto cielo,
a tutti con ordine. Per te la morte verrà
fuori dal mare8
, così serenamente da coglierti
consunto da splendente vecchiezza: intorno avrai
popoli ricchi. Questo senza errore ti annunzio.

questo è il passo dell'odissea che preferico!!!
 
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« Avremmo dovuto dire Poeti Assoluti per restare nella calma, ma oltre al fatto che la calma poco si addice di questi tempi, il nostro titolo ha questo, che risponde in modo adeguato al nostro odio e, ne siamo sicuri, a quello dei sopravvissuti tra gli Onnipotenti in questione, per la volgarità dei lettori elitari - una rude falange che ben ce lo rende.
Assoluti per l'immaginazione, assoluti nell'espressione, assoluti come i Rey-Netos dei migliori secoli.
Ma maledetti! Giudicate. »

(Paul Verlaine, Les poètes maudits, Avant-propos)
 
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Ho una 100 da bruciare, ho una 100 da investire,
membra fremono, barba ben rasata.

La strada è un'avventura, non finisce ed è morire,
ma la birra scorre a fiumi, e nessuno da asfaltare.

Obrigada, dice la sconosciuta, mi pare di capire
mentre verso la marchetta, e la corro a smutandare.

Ohibò, cosa vedo, un pisello mandrakato,
''ma non eri donna?'' pensavo trasalito,

''sì che l'hai inseguito, questo orpello ricercato!''
dice la mignotta, dall'aspetto un pò abbruttito.

''è vero, chiedo venia'', ho soltanto recitato
''ogni tanto ci provo'', ''lotto'', ma ne ne sollazzo.....

me ne fò una ragione:
mi piace la donna col cazzo.


CERES
 
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