Non so quanto siano strane ma ne ne vengono in mente due:
1) Ragazza dell'est-europa, piccoletta, entro ed è infradito, mutande e poppe al vento, saluti vari, italiano molto incerto, mi offre un bicchiere d'acqua, ok dico io. Va in cucina e nell'aprire la porta questa struscia forte in terra che lei quasi rimane piantata, quindi ci va di spalla di peso (abituata) e la apre meglio, così si dirige verso il frigo. Io purtroppo sono fatto così, non ce la faccio, mentre lei è di spalle guardo la porta mi decido a scardinarla, in quel momento lei si gira e inizia "NONO NON FARE NON FARE NO IMPORTA E' COSI' LASCIA LASCIA", rispondo soltanto con un: "filo di ferro.. sottile, filo ferro.. ce l'hai? filo f-e-r-r-o" un po' anche mimando. Lei fa una faccia di chi ha capito, ci pensa un attimo e se ne esce in terrazza in mutande tornado con in mano 30cm di filo di ferro verde credo tipo per legare roba in giardino. Ottimo, lo spezzo e faccio 2-3 giri intorno ai cardini, sopra e sotto, rimetto la porta (con lei mi aiuta a infilare il cardine sotto). Prova subito la porta che a quanto pare non chiudeva nemmeno bene prima. Perfetta. Mille ringraziamenti, quindi andiamo in bagno a lavarsi le mani nere, a seguire la prestazione ma non mi ha fatto lo sconto.
2) Mi pare una sudamericana, dopo la prestazione chiacchieriamo del più e del meno, quindi inizia a parlare di costo affitto, pochi clienti, non vengono, prima era meglio.. blabla.. e qui le faccio notare "Guarda che qui è diventata zona blu da un pò, è un casino ora parcheggiare non lo sai? la gente ha paura delle multe, devi spostarti, più la, più la vedi? Dopo il ponte la! la!". La vedo un po' in crisi e allora ci siamo messi al suo cellulare e gli ho fatto vedere la mappa di abnb (conosco solo quello) dove eravamo e dove le meritava andare a cercare in futuro. Una consulenza insomma.
Circa il non volere gli stranieri ricordo alcuni articoli che indicavano tra le motivazioni oltre la "maggiore disponibilità economica" e "comportamento/sicurezza". Il fatto che gli italiani probabilmente hanno più problemi che impediscono di legarsi, mentre uno straniero, peggio se connazionale potrebbe sentirsi "libero" e più "vicino" a lei se non ha una famiglia sua, inoltre questa "vicinanza" ci sta che li porti a comportarsi in modo più "esigente o brutale". Poi c'è la vaga possibilità che un connazionale possa o voglia sapere di dove è lei , ecc.. e queste sono cose che possono mettere in imbarazzo. Io alle ungheresi glielo dico volentieri che ci sono stato in vacanza e queste sono pure contente quando gli descrivo i posti e i nomi ma credo sia diverso da un coetaneo connazionale: "Ohh dai! anche te sei di Budakeszi?! (10mila abitanti) Io sono di un paesino a 2km, dove andavi a scuola?!". E infatti.. non è una questione di essere "stranieri". C'è straniero e straniero appunto. Come qualcuno ha detto più su "irlandese, inglese, scozzese, ecc.." vanno bene. Quindi andrebbe corretto "nessuno straniero da un paese simile al mio, magari più povero del mio di origine".
1) Ragazza dell'est-europa, piccoletta, entro ed è infradito, mutande e poppe al vento, saluti vari, italiano molto incerto, mi offre un bicchiere d'acqua, ok dico io. Va in cucina e nell'aprire la porta questa struscia forte in terra che lei quasi rimane piantata, quindi ci va di spalla di peso (abituata) e la apre meglio, così si dirige verso il frigo. Io purtroppo sono fatto così, non ce la faccio, mentre lei è di spalle guardo la porta mi decido a scardinarla, in quel momento lei si gira e inizia "NONO NON FARE NON FARE NO IMPORTA E' COSI' LASCIA LASCIA", rispondo soltanto con un: "filo di ferro.. sottile, filo ferro.. ce l'hai? filo f-e-r-r-o" un po' anche mimando. Lei fa una faccia di chi ha capito, ci pensa un attimo e se ne esce in terrazza in mutande tornado con in mano 30cm di filo di ferro verde credo tipo per legare roba in giardino. Ottimo, lo spezzo e faccio 2-3 giri intorno ai cardini, sopra e sotto, rimetto la porta (con lei mi aiuta a infilare il cardine sotto). Prova subito la porta che a quanto pare non chiudeva nemmeno bene prima. Perfetta. Mille ringraziamenti, quindi andiamo in bagno a lavarsi le mani nere, a seguire la prestazione ma non mi ha fatto lo sconto.
2) Mi pare una sudamericana, dopo la prestazione chiacchieriamo del più e del meno, quindi inizia a parlare di costo affitto, pochi clienti, non vengono, prima era meglio.. blabla.. e qui le faccio notare "Guarda che qui è diventata zona blu da un pò, è un casino ora parcheggiare non lo sai? la gente ha paura delle multe, devi spostarti, più la, più la vedi? Dopo il ponte la! la!". La vedo un po' in crisi e allora ci siamo messi al suo cellulare e gli ho fatto vedere la mappa di abnb (conosco solo quello) dove eravamo e dove le meritava andare a cercare in futuro. Una consulenza insomma.
Circa il non volere gli stranieri ricordo alcuni articoli che indicavano tra le motivazioni oltre la "maggiore disponibilità economica" e "comportamento/sicurezza". Il fatto che gli italiani probabilmente hanno più problemi che impediscono di legarsi, mentre uno straniero, peggio se connazionale potrebbe sentirsi "libero" e più "vicino" a lei se non ha una famiglia sua, inoltre questa "vicinanza" ci sta che li porti a comportarsi in modo più "esigente o brutale". Poi c'è la vaga possibilità che un connazionale possa o voglia sapere di dove è lei , ecc.. e queste sono cose che possono mettere in imbarazzo. Io alle ungheresi glielo dico volentieri che ci sono stato in vacanza e queste sono pure contente quando gli descrivo i posti e i nomi ma credo sia diverso da un coetaneo connazionale: "Ohh dai! anche te sei di Budakeszi?! (10mila abitanti) Io sono di un paesino a 2km, dove andavi a scuola?!". E infatti.. non è una questione di essere "stranieri". C'è straniero e straniero appunto. Come qualcuno ha detto più su "irlandese, inglese, scozzese, ecc.." vanno bene. Quindi andrebbe corretto "nessuno straniero da un paese simile al mio, magari più povero del mio di origine".