Niente: sto peggiorando.
Ieri sera sono andato a casa di un amico a mangiare qualcosa.
Soli uomini: la di lui moglie era andata dai di lei genitori portandosi appresso i figlioli.
Si tratta di una di quelle mogli che mi hanno messo al bando, con minime eccezioni: se io sono presente a casa sua e del marito, solo perché invitato con altri( da solo o con una mia amica non è mai più capitato da anni), devo restare in una piccola porzione della casa ove si trova la tv con maxischermo, per timore che la mia presenza possa portare malattie pericolose per i figli.
La limitazione territoriale include ( per fortuna) un piccola toilette di servizio che si trova lì vicino.
Dopo cena si è visto un film : precisamente Kingsman 2 (scaricato non so come e non so da dove).
L'antagonista femminile, Poppy Adam, è interpretata da Julianne Moore: bella donna, che è perfetta nel ruolo di cattiva, ruolo al quale conferisce una perfidia tanto sorridente quanto micidiale.
I suoi modi mi hanno ricordato tremendamente la moglie di colui che mi ospitava: sorrisino e sorrisone mentre ti sta dicendo le peggio cattiverie, o ti sta facendo rilevare quanto poco sei gradito.
Il problema è che , durante il film, ero sempre sul punto di dire ad alta voce: " senti, caro xxx, questa testa di cazzo di donna è identica a tua moglie".
Mi sono trattenuto più volte.
Poi a un certo punto non ce la facevo più: dunque, per evitare guai, mi sono messo il soprabito e sono uscito a fumare ( in casa non è ovviamente permesso, anche in assenza della signora).
Il padrone di casa e gli altri volevano fermare il film per non farmi perdere la trama.
Li ho invitati a proseguire, sono uscito e ci sono rimasto almeno 10 minuti , per ben due sigarette.
Poi sono rientrato.
Sicché, se volete sapere come è il film, vi dico: tutto sommato è carino , salvo dieci minuti che non ho visto per salvare il salvabile, compreso me stesso.
Siccome però questo fatto mi sembra più giusto trattarlo nel thread del Prof. Infizz, copio questo intervento nel thread " miscellanea" e ne discuto lì con chi di dovere.
Un saluto, buon proseguimento.