Dunque...
Ieri sera usciamo a cena, tre coppie delle quali una è composta dal fratello della mia convivente e dalla sua compagna, mia "cognata" per l'appunto.
Lei ha trentotto anni circa 170 cm, capelli lunghi mossi, un bel viso e una bella bocca, regolare e sorridente.
Non ha molte forme, fianchi, vita e gambe un po' dritte... un sedere normale, una seconda di seno che lei fa di tutto per mettere in mostra, con push-up e magliette aderenti o scollate. Ma è il suo atteggiamento che fa sì che non passi inosservata, sempre briosa, quasi schizzata e ammiccante.
È da un po' di tempo, circa un anno che mi sono accorto come cerca un "contatto" con il sottoscritto.
Pur non abitando distanti ci vediamo non più di una volta al mese, quando ci si incontra, c'è l'abitudine di salutarsi con un bacio sulla guancia, cosa che facciamo abitualmente tutti tra parenti.
Però, da un anno appunto, ho notato che il suo bacio è meno formale, cerca di farmi sentire di più le sue labbra, mi bacia più vicino all'angolo della bocca, si appoggia al braccio o al mio petto, cercando in modo del tutto evidente di farmi sentire il suo seno... poi ci sono gli sguardi, certi sorrisi maliziosi.
Arriviamo al ristorante, faccio scendere la mia compagna che saluta gli altri del gruppo e vado a posteggiare, mentre sto chiudendo la macchina lei mi viene incontro, mi saluta prendendomi la mano e tirandomi a sè, tenendola con la sua appoggia il mio dorso sul suo seno, e mi bacia all'angolo della bocca a sinistra, poi sposta la bocca facendo sfiorare le sue labbra con le mie e mi ribacia all'altro angolo, schiudendo leggermente la boccs... e mi guarda con due occhi da gatta che faccio fatica a non guardare, anche se mi impomgo di distogliere lo sguardo.
Entriamo, ci sediamo a tavola e lei, non so come riesce a sedersi al mio fianco.
Ginna a metà coscia, scarpe con tacco, e camicetta scollata e "sapientemente" sbottonata... stando alla mia destra, le si apre ladciandomi intravedere un mini reggiseno bianco ricamato...
Capisco che la serata non sarà facile e che dovrò "subire" le sue atrenzioni...
È una continua provocazione... sposta la gonna, già corta, verso l'alto per mostrarmi meglio le gambe, lascia scivolare la mano sinistra sulla mia gamba... ho paura che qualcuno se ne accorga e sposto la mia sedia più vicina al tavolo... sembrava non aspettasse altro... in un attimo la sua mano scivola tra le mie gambe, sul fratellino, è una carezza leggera di pochi secondi, quel tanto che basta, però, perché lei si accorga della mia improvvisa e rapida erezione.
Cerco di controllarmi, di non arrossire, di mantenere la calma...
Lei non smette e ogni tanto mi sento tastare lì, rapidamente...
Non vedo l'ora che sta cena finisca.
Tra il primo ed il secondo decido di uscire a fumarmi una sigaretta... ne ho bisogno, come ho bisogno di aria fresca, per farmi passare l'eccitazione che mi ha provicato...
Lei è l'unica del gruppo - a parte il sottoscritto - a fumare.
"Aspetta vengo anch'io - dice senza farsi scappare l'occasione - ti faccio compagnia..."
Mi sento come con le soalle al muro...
Usciamo...
"Fumane una delle mie..." duce ammiccando...
Prende la sugaretta dal pacchetto, la mette in bocca e l'accende, quasi limonando con il filtro, poi la prende e me la mette tra le labbra...
Non so di che parlare... è lei che rimpe il ghiaccio, parlando del più e del meno, facendo dei vaghi cenni su problemi di coppia con il suo campagno, ma senza scendere in particolari.
Rientriamo giusto in tempo per il secondo, durante il quale non perde iccasione, per farmi notare di essersi scoperta le gambe, e per far finire la sua mano tra le mie gambe...
È una tortura...
Ad un certo punto iniziano a suonare e qualcuno si alza a ballare.... io sono negato nel ballo... posso limitarmi ad un lento... non ci penso nemmeno... è quello che aspetta... lei balla un po' scatenandosi, mettendosi in mostra, mentre gli altri continuano a ballare lei torna a sedersi vicino a me...
Si accomoda girata verso di me e mentre parla allarga le gambe e solleva un pò la gonna, quel tanto che basta per farmi vedere lo slip ridotto e trasparente...
Continua a parlare come se niente fosse, mentre tutti tornano a tavola...
La serata prosegue così... con continue provocazioni e ammiccamenti che per fortuna nessuno coglie.
All'uscita del ristorante ci salutimo tutti, lei si avvicina, mi bacia come al suo solito...
"È stata davvero una bella serata... No?"
"Certamente..." rispondo non vedendo l'ora di andarmene..
"Da ripetere assolutamente... magari... meglio..."
Questo è quanto...
Che lei sia afflitta da zoccolaggine è fuori discussione... mi chiedo se non si sia chiesta anche lei che rischio si può correre con situazioni del genere...
Ripeto... se fossi certo che tolto lo sfizio, finisce tutto lì... mi inventerei io stesso la situazione per stare con lei qualche ora...
Ma non so cosa cavolo ha in mente lei... per cui per ora non farò nulla, starò a vedere con calma che cosa si inventerà ancora...!