Infatti i più temerari parlano già di chiusure programmate indipendentemente ormai dai dati e questo per due motivi:
-in ogni caso abbassa i contagi in modo sicuramente pilotato
-chi è protagonista delle chiusure si può organizzare, anche per le successive aperture
Ora, invece non si incazzi nessuno (se qualcuno non si deve giustamente sentire in colpa per quello che ha scritto qualche post indietro, è suo diritto e lo riconosco, io però devo ugualmente aver il diritto di non sentirmi in colpa per quello che scrivo qui), ma oggi c'era un fisico, che si interessa di questi fenomeni dal punto di vista numerico e di efficacia dei provvedimenti, che dall'Annunziata (nessuno si incazzi perchè guardo l'Annunziata in tv altrimenti io devo avere il diritto d'incazzarmi perchè c'è gente che legge Dagospia e Le Verità) sosteneva che, visto che ormai nella situazione di merda ormai ci siamo e ci siamo da un anno bisogna iniziare in modo maturo e adulto a pensare che per venirne fuori bisogna decidere quali settori e attività tenere aperti e quali no. Per quelli no ovviamente diceva, giustamente, "ristori" se non proprio a pioggia comunque robusti.