Locali aperti il pomeriggio dal 27/10/2020

per "strapieno" intendo 10/12 ragazze!....che per una tratta Sardegna/Italia in questo periodo, affollata sopratutto da camionisti (Sardi).....si notano!!!....eccome se si notano!
 
Vabbe riflessioni personali sull'articolo del night chiuso

1) " se stai con noi devi stare con noi ok? "
ma che minaccia è? tutti sanno che in teoria le ragazze dovrebbero incontrare i clienti solo durante l'orario di lavoro ma nessuno lo fa...
2) " i gestori avevano appartamenti ed auto per portarle al lavoro"
detta cosi sembra che fossero rinchiuse ma tutti i night funzionano cosi
io ho portato la mia ex per anni al lavoro, allora ero anche io un aguzzino?
3) se la polacca fosse andata dai carabinieri a dire che era stata costretta!!! a prostituirsi i carabinieri avrebbero arrestato subito i gestori e chiuso il locale, non penso che gli abbiano detto " ok fai finta di niente e continua a fare sesso nel locale che prima o poi arriviamo..."
4) " arrivato a spendere fino a 10.000 euro in una notte"
letta in questo articolo sembra che si sia trombato 10 ragazze a 300 euro a botta
Invece avrà fatto serata di compleanno avrà pagato da bere a tutte le ragazze ed i gestori gli avranno fatto pagare bottiglie di tavernello come Don Perignon.
 
per "strapieno" intendo 10/12 ragazze!....che per una tratta Sardegna/Italia in questo periodo, affollata sopratutto da camionisti (Sardi).....si notano!!!....eccome se si notano!
Premesso che mi stavo per mettere a piangere dalla felicità ma non capisco perchè dalla sardegna tornano sul continente, di solito, in attesa della stagione estiva fanno il percorso contrario...
 
Per quel che ne so io nei night, ora, funziona così. Le ragazze sono reclutate in ex urss spiegandogli che la opzione "night" (parola usata lì per indicare bar notturni) non prevede prostituzione ma presenza e stop. Arrivate in Italia sono smistate nei vari locali:
- ogni locale ha appartamenti e pulmini (mica puoi dire ad una ventenne che non sa una parola "arrangiati", e poi nell'ingaggio si dice: "in Italia aggratis");
- alle 20.00 le passano a prendere, per essere nei.locali un po' prima dell'apertura (gli fanno rassettare);
- alle 22.00 apre il locale;
- primi clienti alle 23 fino alle 2/3;
- dopo le 3 pochi clienti, salvo il fine settimana (in settimana qualche albanese o qualche cliente superaffezionato);
- le ragazze devono stare fino alle 5.00. Se le vuoi far uscire, per portarle a casa paghi 1 euro al minuto di anticipo;
- dopo le 5.00 i night chiudono, si riassetta e le riportano con calma nei vari appartamenti, ove arrivano verso le 7/8, per dormire;
- cosa che fanno fino alle 15-16
- se vogliono uscire escono (il mangiare se lo comprano)...vedere clienti...si ma,davvero per poco, meglio sentirli con wapp e dare appuntamento al locale..;
- ovvero fare "uzhim" secondo i suggerimenti del locale, cioè farsi prendere non prima delle 20.30-21.00...cena luculliana (hanno sempre fame) in qualche posto preferibilmente lontano e poi al locale. Ogni minuto dopo le ventidue, un euro al locale.
- un giorno libero la settimana...fanno quello che vogliono. Sono di norma curiose e visitano le città d'arte, salvo che un cliente non sia entrato nel loro cuore.
In tutto questo la prostituzione, indotta dal locale, non c'entra. Anzi sarebbe solo un problema.Se poi qualche ragazza lo fa...il locale non c'entra nulla, ma sconsigliano. Negli anni passati i njght avevano dei privé ove le ragazze, selezionate, "facevano"...ma dopo plurime retate, chiusure, denunce etc...il servizio è stato tolto.
Ovviamente gli orari "feroci" sono finalizzati a non lasciargli tempo libero, sapendo che se i clienti incontrano fuori, addio locale
 
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Vabbe riflessioni personali sull'articolo del night chiuso

1) " se stai con noi devi stare con noi ok? "
ma che minaccia è? tutti sanno che in teoria le ragazze dovrebbero incontrare i clienti solo durante l'orario di lavoro ma nessuno lo fa...
2) " i gestori avevano appartamenti ed auto per portarle al lavoro"
detta cosi sembra che fossero rinchiuse ma tutti i night funzionano cosi
io ho portato la mia ex per anni al lavoro, allora ero anche io un aguzzino?
3) se la polacca fosse andata dai carabinieri a dire che era stata costretta!!! a prostituirsi i carabinieri avrebbero arrestato subito i gestori e chiuso il locale, non penso che gli abbiano detto " ok fai finta di niente e continua a fare sesso nel locale che prima o poi arriviamo..."
4) " arrivato a spendere fino a 10.000 euro in una notte"
letta in questo articolo sembra che si sia trombato 10 ragazze a 300 euro a botta
Invece avrà fatto serata di compleanno avrà pagato da bere a tutte le ragazze ed i gestori gli avranno fatto pagare bottiglie di tavernello come Don Perignon.

Io rispondo solo sul punto 1.
E dove sta scritto (in Costituzione?) che una volta fuori dal locale una persona maggiorenne anche con regolare permesso di soggiorno, magari anche di tipo lavorativo e non turistico (poi nel caso specifico manco di quello aveva bisogno essendo regolare cittadina comunitaria) non possa, anzi non debba avere una propria vita privata e che nella propria vita privata non possa, anzi non debba, anche incontrare altre persone, che incidentalmente possano essere anche dei clienti oppure no e che con questi possa intrattenere rapporti anche sessuali magari neanche sotto compenso economico (peraltro la prostituzione esercitata privatamente non è reato) ma giusto perchè le piaceva scopare a lei?

Cioè...in pratica se lavori in un night o in lap sei "obbligata" a scopare solo con il tuo uomo/fidanzato/marito/compagno se ne hai uno oppure, se non ne hai, te ne devi trovare uno che non sia tra i clienti paganti del locale?

Altrimenti, se ti vuoi portare nel tuo letto (o in qualsiasi altro posto fuori dalle mura del locale) qualcuno dei clienti non puoi oppure devi "pagare dazio"?
Perdonami ma io in un eventuale discorso del genere ci vedo appunto tutti i presupposti per lo sfruttamento.
Quantomeno per la costrizione.

Anche perchè non stiamo parlando di un lavoro normale dove esisterebbe per il dipendente l'obbligo di non prestare privatamente o pubblicamente ad altri la propria competenza e manodopera ad un concorrente.
Ufficialmente dentro al night le ragazze non possono prostituirsi, quindi verrebbe a decadere anche, eventualmente, il discorso di concorrenza sleale o infedeltà del dipendente nei confronti del datore di lavoro.
In più, la prostituzione, pur non essendo vietata, non è neanche riconosciuta ufficialmente come lavoro quindi, di nuovo, una ragazza che la desse via autonomamente fuori dal locale, che legge sta infrangendo?
Poi ripeto, per la legge italiana, lei non è neanche obbligata a darla via dentro e per denaro.

Mi dispiace usare la classica citazione volgare ma..."la figa è la loro e la usano come meglio credono".

Su tutti gli altri punti invece potrei pure non darti tutti i torti.
 
Posto come dici tu ("non vedere nessuno e se vedi ci paghi dazio") è sicuramente eccessivo soprattutto se associato a conseguenze. Ma siamo chiari: il locale dice "i clienti sono i nostri, li conosciamo. Se li vedi fuori non vengono a consumare e non guadagni"...la ragazza capisce e si adegua. D'altra parte gli orari che ho detto sono ad hoc per impedire ai locali perdite. Se chiudessero alle 02.00 (come logica vuole, chi di noi può stare in giro dopo quell'ora, di settimana?) ...ci sarebbe la coda di auto davanti al locale, per prelevarle.
In ogni caso le ragazze che mi interessano le ho sempre viste fuori...basta insistere.
 
"i clienti sono i nostri, li conosciamo. Se li vedi fuori non vengono a consumare e non guadagni"...la ragazza capisce e si adegua.

Eh ma è proprio questo che per la legge italiana non si può fare.

Tu non puoi disporre del corpo di un'altra persona.

Fermo restando che non puoi neanche obbligarla ad avere rapporti sessuali con in clienti dentro il locale.

Anzi, l'abbiamo fatto già un milione di volte il discorso: se il locale venisse a sapere di ragazze che scopano di loro iniziativa con i clienti dentro gli stanzini prima dovrebbe ammonirle e poi dovrebbe proprio allontanarle. E questo per stare ancora nel soft.

Poi ti dico io so, perchè lo so, di almeno un altro caso in un locale che non c'è più dove almeno una ragazza si vedeva fuori dal locale, a casa propria, con un ex cliente (anzi neanche tanto ex perchè ogni tanto al locale continuava a farsi vedere anche solo per un drink) e non lo faceva neanche per denaro. Lo faceva perchè il cliente era giovane e c'era intesa tra i due. Una cosa un po' alla Pk per intenderci.
Il locale non ha mai posto veti su questo.

Dopo io capisco la preoccupazione di tutti dietro ad una storia del genere.
Già detto, comunque un locale che probabilmente sparisce, probabilmente per sempre.
Poi il messaggio che viene lanciato, quantomeno in zona e localmente "In questa zona d'Italia queste situazioni borderline d'ora in poi, in teoria, saranno meno tollerate".
La capisco, dal punto di vista dei clienti è uno svantaggio, sicuramente non un vantaggio.

Però colgo la palla al balzo delle vostre parole.
Alla fine avete detto che in Italia i colpevoli non si trovano mai quindi mi vien da dire che alla fine il processo rimarrà con un pugno di mosche e forse anche il locale dissequestrato e riaperto.
Voi dite, si però nel mentre hanno fatto dei "danni".
Eh lo so, rispondo io, però lo sappiamo che in questo ambiente queste situazioni sono sempre dietro l'angolo.
Pretendere la pace sociale, su questo tema, secondo me è ancora molto prematuro e lo sarà ancora per molto.
 
La frase che ho scritto e tu citi ("i clienti sono i nostri, li conosciamo. Se li vedi fuori non vengono a consumare e non guadagni"...la ragazza capisce e si adegua."). A mio avviso non costituisce violenza e/o prevaricazione, ma solo un ovvio consiglio a ragazze che nulla sanno del luogo, di chi lo frequenta e che nella maggior parte dei casi dopo 3 mesi se ne ritornano a casa.
Nei "night" russi che frequento quando vado li (in una sperduta provincia), si va anche in famiglia e comunque sempre in coppia. Si mangia poi sul tardi si alza la musica per ballare. Ogni tanto uno spettacolo, cioè una ragazza sul palco che balla e si spoglia pure ma quasi mai del tutto. Le donne - anche se accompagnate - sono nei tavoli da sole. I maschi (mariti-fidanzati-amici) in altri tavoli, a bere vodka. Le donne ogni tanto si alzano per ballare chiamano gli svogliati maschi che dopo 5 minuti tornano alla vodka...e loro rimangono sole a ballare, facendo svolazzare le gonne e mostrando a me (unico interessato) il colore e tipo dei loro perizoma. Stando così le cose...ovvio dargli "consigli", per lavorare nei nostri night.
 
bah, la frase se stai con noi stai con noi puo significare qualunque cosa, anche che ha sorriso all'albanese rivale
 
La frase che ho scritto e tu citi ("i clienti sono i nostri, li conosciamo. Se li vedi fuori non vengono a consumare e non guadagni"...la ragazza capisce e si adegua."). A mio avviso non costituisce violenza e/o prevaricazione, ma solo un ovvio consiglio a ragazze che nulla sanno del luogo, di chi lo frequenta e che nella maggior parte dei casi dopo 3 mesi se ne ritornano a casa.

Eh ma questo lo dici tu ed è la tua opinione, neanche di laureato in giurisprudenza (e poi se anche tu lo fossi non cambierebbe la sostanza).
Evidentemente non è così per chi, di legge, se ne occupa di mestiere.
Ed infatti ci sarà un processo che stabilirà anche se c'è stata violenza e/o prevaricazione.
In realtà il processo stabilirà se c'è stato sfruttamento e forse anche induzione e favoreggiamento, che sarebbero un'altra cosa ancora.

In altre parole, io capisco la tua buona fede, ma non è con la buona fede che si fanno e si stabiliscono i rispetti delle leggi e i processi.

Poi in verità non sappiamo neanche se la frase fosse stata detta in buona fede da parte di chi l'ha pronunciata relativamente al fatto e al locale in particolare.
Da quanto si evince sembrerebbe invece che sia stata pronunciata in malafede e con tono minaccioso perciò, se per un momento ti concedi quest'ultima ipotesi, converrai che la faccenda cambia completamente?
 
Si ma io non parlo del caso specifico di cui non conosco i particolari, ma in generale; e quindi il dire senza minacce: " i clienti sono i nostri, li conosciamo. Se li vedi fuori non vengono a consumare e non guadagni"...mi pare normale, nell'ambiente. Sono ingenue, ma sanno che non sono in Italia per il noviziato dalle Dorotee, se non altro per gli abiti che indossano.
 
Nessuno di noi può giudicare, nemmeno se qui ci fosse un principe del foro o in magistrato di cassazione, tanto meno io che ho le scuole dell'obbligo. Mancano infatti troppi elementi, normalmente la PG fa comunicati stampa roboanti ma stringi stringi resta poco. Così mi dice mio cuggino, che faceva l usciere in tribunale. Ed a naso sempre,secondo mio cuggino, i termini di prescrizione sono vicini, se la condotta si riferisce al 2016.
 
Art 610 codice penale: " chiunque con violenza o minaccia costringe altri a fare, tollerare ,omettere qualcosa è punito con la reclusione fino a 4 anni, sempre ché il fatto non costituisca più grave reato" .
Non si può né indurre a fare ,né impedire di fare.
Regole simili valgono in tutto il mondo cosiddetto civile.
Se molti hanno tanta paura di essere riconosciuti o individuati ,se frequentano locali notturni,significa che sono convinti di compiere azioni malvage. Che stiano a casa,così non avranno più paura.
Ci sono durissimi,ma di comprendonio, che fingono di non sapere che per atto sessuale si intende, fino a pochi anni orsono ," anche il semplice toccamento di un ginocchio in determinato contesto" , ampliato dopo il caso bunga, a " movenze particolarmente provocanti da indurre desiderio sessuale" . Chi procurava le ragazze,nel caso di specie ,è stato punito,a seguito del famoso discutibile pronunciamento " la prostituzione non è mai libera" : il presentatore ,il parrucchiere , l' igienista dentale.
Le telecamere sono ovunque. A MN, i monitor sono,guardando, alla sx del cassiere, e spaziano anche nel posteggio del campo. Ovviamente registrano tutto ,anche le targhe,per identificare eventuali malintenzionati.
È difficile che un cliente ,magari sporadico, venga a sapere come stanno le cose a monte. La ragazza,se minacciata o costretta,non si confiderà di certo, sospettando forse che il cliente sia una spia .
Naturalmente , certe cose succedono comunque, ad esempio tutte le civiltà ed ogni latitudine ed epoca , disprezzano i ladri, eppure qualcuno ruba a tutt' oggi.
 
Si ma io non parlo del caso specifico di cui non conosco i particolari, ma in generale; e quindi il dire senza minacce: " i clienti sono i nostri, li conosciamo. Se li vedi fuori non vengono a consumare e non guadagni"...mi pare normale, nell'ambiente. Sono ingenue, ma sanno che non sono in Italia per il noviziato dalle Dorotee, se non altro per gli abiti che indossano.

A me non sembra affatto normale invece.
O meglio, lo puoi anche provare a dire, ma non puoi pretendere che anche solo idealmente, venga accettato così alla leggera.
Uno lo accetta forse quasi più per necessità che per il fatto che gli sembri normale condividere una "clausola" del genere.
Sarebbe come "imporre" tra l'altro solo "a parole", senza niente di scritto, un contratto di esclusiva e/o non concorrenza alla ragazza.
Ripeto, non succede neanche in tutti gli altri settori per così dire "normali": se vuoi un contratto di esclusiva o non concorrenza me lo devi corrispondere con una maggiorazione economica del compenso perchè di fatto mi stai limitando la mie possibilità lavorative e di guadagno.

E ripeto, ti ho già fatto almeno un altro esempio dove si verificavano situazioni di rapporti extralavorativi tra ragazza e cliente senza che nessuno obiettasse alcun che.
Ciò vuol dire che non succede sempre come dici tu: almeno in un caso non succedeva.
E aggiungo, se non succedeva in un caso, vuol dire che non succedeva anche in tanti altri.
Generalizzare, sia in una direzione che in un'altra, non è sempre producente.

Comunque chi vivrà vedrà: facile che scoppi tutto come una bolla di sapone ma su un altro versante le accuse non sono leggere.
Si parlerebbe della galera.

E per quanto riguarda la prescrizione, a naso, parte da quando vengono formalizzati gli avvisi di garanzia (quindi dal Dicembre scorso) non da quando è stata ricevuta la denuncia da parte dei carabinieri. Anzi, forse la prescrizione non parte neanche dalla notifica dell'avviso di garanzia bensì dalla convocazione della prima udienza (dove magari in prima battuta non sono neanche convocati in presenza gli imputati).
Se controlli qui forse vale il caso di "reato permamente" ossia reato che era ancora in svolgimento. La prescizione decorre da quando il reato non è più permamente quindi in atto. A naso da quando hanno messo i sigilli al locale.
 
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Ahooo ragà...neanche si vede che oggi è l'ennesima domenica di coprifuoco e per giunta piovosa...state facendo un trattato di applicazione ligisleaiva per colpa di un articolo che come al solito sarà strapieno di inesattezze...quanto mi mancano le domeniche dove si raccontavano le mirabolanti avventure fatte le sere prima nei nostri amati lappodromi.
Io intanto in attesa di tempi migliori mi faccio un paio di calici di Foss Marai! Cin cin!
 
Condivido. Parliamo del nulla. Non abbiamo dati se non una velina della PG, ad uso "note di merito".
Speriamo passi presto sto periodo e si possa riparlare di gnocca e delle avventure della notte prima.
 
Però Smith googla meglio. Mio cuggino, gia' usciere in Tribunale, ha letto questo: "E per quanto riguarda la prescrizione, a naso, parte da quando vengono formalizzati gli avvisi di garanzia (quindi dal Dicembre scorso)"...si è arrabbiato molto. La prescrizione decorre dalla data di commissione del reato!!! (Poi si interrompe etc...ma la data di decorrenza è quella!)
 
Ahooo ragà...neanche si vede che oggi è l'ennesima domenica di coprifuoco e per giunta piovosa...state facendo un trattato di applicazione ligisleaiva per colpa di un articolo che come al solito sarà strapieno di inesattezze...quanto mi mancano le domeniche dove si raccontavano le mirabolanti avventure fatte le sere prima nei nostri amati lappodromi.
Io intanto in attesa di tempi migliori mi faccio un paio di calici di Foss Marai! Cin cin!

...e non torneranno mai più...sssssshhhhh....lo dico sottovoce....
 
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