L'ULTIMO DESIDERIO

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Ovunque c'è profumo di donna
.

come mai hai cambiato nick?
Da quando ho cambiato la moglie ho capito che per stare bene nella vita ogni tanto bisogna cambiare. Dopo la moglie ho cambiato il luogo di residenza, mi sono spostato più a sud di 500 km. Ho anche cambiato un mucchio di lavori, anche prima di sposarmi e prima che lo dicesse Monti (anche se ci ho rimesso sia in carriera che in denaro, ma non sono pentito, meglio povero ma libero che ricco ed alienato). Ed ora avevo voglia di cambiare il nick e, visto che era possibile, l'ho fatto. Il nick è solo una piccolezza ma, visto che io credo che nulla sia eterno, anche questa stupidata mi appartiene. :preved:
 
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Nell'ombelico, a metà strada tra il tuo cuore e la
Nella vita a volte non ce ne accorgiamo, ma ci sono gesti all'apparenza semplici, ma il realtà pieni di significato. Non è tanto il gesto in se stesso che conta, ma come lo si da, come lo si riceve. Una carezza ad esempio può avere mille significati, quella dolce che si da per rincuorare un figlio, quella carica di emozione che si da alla propria donna (o uomo) guardandola/o negli occhi, quella lasciva e carica di desiderio che si da nell'intimità... e via dicendo.

Tanti sono i gesti che sono rimasti indelebili nella mia vita, a raccontarli tutti ci verrebbe il tempo che non ho...
Stanotte due in particolare, e tra l'altro uguali, li ho davanti come un vecchio film visto tante volte... sempre uguale, ma sempre in grado di emozionarmi, sempre in grado di regalarmi qualche particolare che la volta scorsa mi era sfuggito...

Il primo risale a circa tre anni fa, in una pineta con degli amici... una giornata di quelle un pò sopra le righe, mangiare, bere... tutto un pò eccessivo... seduto su di spiaggina all'ombra... la musica che ci fa da compagnia, le chiacchiere chiassose con gli amici, la testa un pò offuscata... il ricordo è un pò sfumato, vuoi per il tempo trascorso, vuoi per il "benefico" effetto di qualche buona bottiglia di vino... una cosa invece la ricordo perfettamente, ce l'ho stampata a fuoco nella mia mente... e nel mio cuore... un abbraccio tenero, da dietro, con la testa di lei che si posa sulla mia testa e la mano sul mio petto, che ho carezzato e baciato... l'intensità di quell'abbraccio è una sensazione che non riuscirei a descrivere neanche se usassi tutte le parole proferite da quando l'uomo ne ha avuto il dono... è stato l'ultimo vero gesto di amore che ho ricevuto dalla donna che amavo e chi mi amava...

Il secondo poco meno di un anno fa... il luogo, i particolari, il perchè credo abbiano una importanza relativa e comunque preferisco tenerli per me... quello che importa è l'abbraccio che ho dato, da dietro, durato non so quanto... diversi minuti... in silenzio... in quel momento ho spento tutte le mie domande, in quell'esatto momento sapevo che finito quell'abbraccio sarebbe rimasto solo un dolce ricordo... ma non aveva nessuna importanza... è stato l'ultimo vero gesto di amore che ho fatto ad una donna... e in quel momento ho ringraziato il mio cancro che mi ha dato la forza, la convinzione ed il coraggio di provare ancora una volta quella meravigliosa sensazione...

La mia vita, finchè mi permetterà di cogliere questi frutti e di lasciarli liberi nel mio cuore di raccontarmi quello che ho provato con questi due semplici gesti, sarà comunque meravigliosa.

Buona notte.
Napiotta.
 
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Nell'ombelico, a metà strada tra il tuo cuore e la
pensavo di riuscire ad aiutare un amico....non ci sono riuscita

http://www.youtube.com/watch?v=wTcHT4zpAGs&feature=related



Continua a sorridere, continua a splendere
Sapendo che puoi sempre contare su di me

Sei non ci sei riuscita oggi, riprovaci domani... e se domani non ci riuscirai, riprova il giorno dopo... e il giorno dopo ancora... e tutti quelli a venire finchè sarà necessario... finchè hai forza e anche dopo tu continua... continua sempre...
 
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Continua a sorridere, continua a splendere
Sapendo che puoi sempre contare su di me

Sei non ci sei riuscita oggi, riprovaci domani... e se domani non ci riuscirai, riprova il giorno dopo... e il giorno dopo ancora... e tutti quelli a venire finchè sarà necessario... finchè hai forza e anche dopo tu continua... continua sempre...

Alycia, penso che qualsiasi persona, sentendosi dire queste tue ultime parole, è consapevole, o almeno così sarebbe normale, dell'aiuto che gli hai dato e il risultato ottenuto, qualunque esso sia, passa in secondo piano.

è anche questo, credo, il senso che do alle parole di Napi.

Un abbraccio.
 
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Beh, sapete, frequento molti forum e sempre viene posta questa domanda...

Se tu sapessi quando morirai, come ti comporteresti.

L'ultimo desiderio, insomma.

Ed è sempre bello leggere le discussioni!! Giuro.
Per me che "vivo con il contatore", ovvero ho una malattia che potrebbe degenerare da un momento all'altro, vivo sempre con questa ansia.
Ansia che poi sfocia in comportamenti violenti, antisociali, oppure ancora.... in divertimenti, viaggi, pazzie con persone sconosciute!

E poi anche la sensazione che tutto ha una scadenza, vivi ogni attimo pensando che è unico e inimitabile. Curi i rapporti con le persone che piu' ne hanno merito, ti fermi a guardare un tramonto e ne ammiri tutta la sua bellezza.

La vita vale la pena di essere vissuta per cio che è, sempre e comunque. Molti cercano la fine prima, perche' non ce la fanno. Io qualche volta ci ho pensato a tutto questo, di farla finita, che le malattie ti cambiano e non puoi tornare ad essere una persona normale.
Ma cos'è la normalita', dopotutto. Dove sono i normali. Quelli che stanno bene?

Da nessuna parte. Siamo noi a decretare se ne vale la pena o no.

E io penso che male che vada, la vita varra' sempre la pena di viversela fino in fondo.

Un pensiero a Napiotta. Mi spiace per quanto ti sta capitando. Avrei mille cose da dire, ma ti dico che secondo me, te la sei vissuta bene.
 
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Nell'ombelico, a metà strada tra il tuo cuore e la
Beh, sapete, frequento molti forum e sempre viene posta questa domanda...

Se tu sapessi quando morirai, come ti comporteresti.

L'ultimo desiderio, insomma.

Ed è sempre bello leggere le discussioni!! Giuro.
Per me che "vivo con il contatore", ovvero ho una malattia che potrebbe degenerare da un momento all'altro, vivo sempre con questa ansia.
Ansia che poi sfocia in comportamenti violenti, antisociali, oppure ancora.... in divertimenti, viaggi, pazzie con persone sconosciute!

E poi anche la sensazione che tutto ha una scadenza, vivi ogni attimo pensando che è unico e inimitabile. Curi i rapporti con le persone che piu' ne hanno merito, ti fermi a guardare un tramonto e ne ammiri tutta la sua bellezza.

La vita vale la pena di essere vissuta per cio che è, sempre e comunque. Molti cercano la fine prima, perche' non ce la fanno. Io qualche volta ci ho pensato a tutto questo, di farla finita, che le malattie ti cambiano e non puoi tornare ad essere una persona normale.
Ma cos'è la normalita', dopotutto. Dove sono i normali. Quelli che stanno bene?

Da nessuna parte. Siamo noi a decretare se ne vale la pena o no.

E io penso che male che vada, la vita varra' sempre la pena di viversela fino in fondo.

Un pensiero a Napiotta. Mi spiace per quanto ti sta capitando. Avrei mille cose da dire, ma ti dico che secondo me, te la sei vissuta bene.

Ciao Matusel, non è tanto se me la sono vissuta bene o male, è che ci ho provato e ci provo tutt'ora e continuerò a provarci. Momenti di scoramento ci sono stati e ci saranno, ma non mi hanno fermato, ne mi fermeranno. Ho trovato e troverò sempre un motivo per alzare il culo da terra e ricominciare, ne sono convinto. E in tutto questo ho avuto anche la fortuna di non essere solo, di incrociare persone che sono state capaci di prendermi per mano anche nei momenti più bui. Per quanto abbia sofferto ho anche goduto e non guardo se il bilancio è a favore di uno o dell'altro, ho vissuto e tanto mi basta, è quello che alla fine mi da la soddisfazione di non essermi messo a sedere ad aspettare un epilogo scontato passivamente. E sai una cosa? Sono riuscito a diventare una persona migliore, a scoprire cose di me che probabilmente sarebbero rimaste celate per sempre. Questo tumore non ho solo imparato a combatterlo, per certi aspetti ho imparato anche ad amarlo, se da una parte è infame e mi ruberà un pezzo di vita, dall'altra è stato benevolo, spingendomi a conoscere me stesso fino in fondo e donandomi l'opportunità di provare emozioni ormai sopite e conoscere persone eccezionali. In poche parole è un bastardo, ma dal cuore tenero...
Un abbraccio.
Napiotta
 
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Ovunque c'è profumo di donna
Ho la fortuna (la chiamo fortuna perchè non saprei come altro definirla) di stare bene in salute e di vivere decentemente e onestamente la mia vita, anche se la morte, lo sappiamo tutti, ti corre sempre affianco, basta un attimo, una distrazione tua o di qualcun altro e diventi come un giocattolo irrimediabilmente rotto. Non credo nell’aldilà e per me la vita è solo il periodo che intercorre tra la nascita e la morte.
La mia condizione di benessere, però, non sempre è stata così rosea, ci sono stati dei momenti in cui il malessere (che non è solo fisico) mi ha portato a pensare alla morte come ad una liberazione. È stato in quei momenti che ho capito che il valore della vita non poteva essere la sua durata. Che senso avrebbe avuto vivere una lunga vita … di merda?
La mia vita poteva avere ancora significato solo se aveva un senso (perchè la vita un senso non ce l'ha - http://www.youtube.com/watch?v=pG06PZ91wlA), nonostante il mio “non credere”.
E così il senso l'ho trovato nella “conoscenza”, nel cercare di capire, prima di tutto me stesso, e poi gli altri esseri umani… "Questa grande umanità!".
C’è così tanto da conoscere che non basta una vita, nemmeno dieci e forse nemmeno 100. Ma basta solo riuscire a comprendere qualcosa di sé e già giustifichiamo la nostra breve esistenza. (A mio modo di vedere)
Sò quando sono nato ma non posso dare una risposta al motivo per il quale sono nato. (Sarebbe come sapere perché esiste l’Universo, e ci stanno provando da centinaia di anni migliaia di studiosi di ogni genere: filosofi,matematici, astrofisici, ecc., ma non ci sono ancora riusciti.) A meno che, tralasciando Dio, il fatto che i miei genitori avessero voglia di scopare, sia una risposta sufficiente.
D’altro canto, però, pur non sapendo quanto vivrò, posso dare una risposta al perchè vivo. E questo dipende solo da me, sarà una mia prerogativa, il ringraziare i miei genitori di avermi messo al mondo, o il mandarli “affanculo!”.
 
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Lettera ad un amico...

Buongiorno amico, mi sono svegliato da poco ed ho fatto un sogno che voglio raccontarti. Ci avevano parlato di un posto dove la cattiveria è stata debellata, dove le anime delle persone hanno la purezza della sincerità, dove la convivenza con le altre persone è fatta di rispetto, dove chi non ti piace non lo sopporti, ma ti sforzi di capirlo, dove i bambini giocano tutti tra di loro fino a tarda notte e nessuno si permette di dirgli di tornare a casa perchè è tardi, dove il sole non scotta la pelle, ma la carezza, dove la pioggia non alimenta la nostra malinconia, ma tiepida sulla pelle lascia scivolare i nostri pensieri più pesanti evitando che ci rimangono attaccati addosso, dove tutti hanno diritto di essere felici perchè in fondo un motivo per sorridere lo possiamo sempre trovare, dove i figli amano i genitori perchè non li lasciano mai combattere le proprie battaglie senza fargli sapere che loro sono lì a guardarli ed aiutarli se hanno bisogno, dove le stelle e la luna sorridono tra di loro come vecchie comari ogni volta che vedono la scintilla dell'amore accendersi nel cuore di qualcuno, dove la sofferenza si esiste, ma ha un senso e quel senso ti permette di prenderla per mano e farla divenire parte della tua vita accettandola e non combattendola, perchè il dolore esiste, ma ci si può convivere dandogli il giusto valore, perchè la vita senza nessun contrasto ci farebbe perdere il gusto di imparare dalle nostre sconfitte e di esultare per le nostre vittorie, dove il peso dei nostri fardelli non è mai così insopportabile perchè se ti giri ti accorgi che qualcuno è disposto a metterne una parte sulle proprie spalle, dove sei libero di amare comunque anche se quell'amore deve rimanere nei confini del tuo cuore, dove quell'amore non va comunque perduto perchè cerchi di darlo a chi ne ha più bisogno di te, dove vai a dormire alle tre di notte pensando a chi soffre e ti svegli alle sei di mattina con in mente non la sua sofferenza, ma come poterla alleviare, dove... dove tutto questo non succede solo nei sogni, ma qualche volta si avvera, dove il destino, pur beffardo, ti lascia aperta una porta che non è illusione, ma speranza... Ecco io in questo posto ci voglio andare, ma non posso da solo, mi serve che vieni anche tu, non so cucinare e ti pare che in un posto così meraviglioso possa vivere di polpette del mcdonald's e rinunciare alla carbonara? :)
 
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Come una foglia...

Ma una foglia quando si stacca dal ramo, quanto tempo impiega per arrivare in terra...?

Da bambino abitavo in un casa con un piccolo giardino... mio padre aveva una passione smisurata per piante e fiori e in quei pochi metri quadrati era riuscito ad incastonarne un'enorme varietà... tra gli sgargianti colori ed i mille profumi si stagliava al centro un'enorme magnolia... il suo fiore è di una bellezza strabiliante e la chioma di foglie rigogliosa come poche altre piante... con le sue grandi foglie, nelle fantasie da bambino, sembrava quasi che venisse direttamente dalla preistoria... sono cresciuto "insieme" a lei, quasi fosse amica e compagna della mia infanzia... la natura in lei si rinnovava continuamente e, ad ogni foglia che cadeva, i suoi rami la sostituivano, tignosi e cocciuti, con un'altra, piccolissima e indifesa al confronto delle sue ben più grandi e consistenti "sorelle"... una volta segui il corso di una di queste piccole meraviglie... la vidi crescere lentamente, ma costante... sempre più grande, sempre più verde... giorno per giorno l'andavo a guardare e ne apprezzavo i "progressi"... fino a che diventò come le altre... sembrava che ne fosse la regina incontrastata... quasi orgogliosa... e così per tutta l'estate... con l'avvento dell'autunno i suoi colori cominciarono ad imbrunirsi, divenne sempre più "dura"... un giorno in cui il vento era particolarmente insistente, la vidi dondolare... quasi aggrapparsi a quel ramo con la voglia di non abbandonarlo... una folata più violenta delle altre ebbe ragione della sua resistenza... si giro su se stessa, dando l'impressione di voler guardare per l'ultima volta quella "madre"... l'albero, complice il vento, si piegò leggermente, quasi a voler salutare quella sua figlia... e la foglia si stacco... la vidi cadere al rallentatore... l'attrito della sua dimensione e il vento non la fece cadere subito, le diede il tempo di fare un ultimo balletto sospesa nell'aria... e con dolcezza e serenità si posò sul tappetto delle altre sorelle che l'avevano preceduta... quanto tempo abbia messo a cadere in terra non sono riuscito a percepirlo, è sembrato un'eternità... quel suo volteggiare nell'aria non aveva però la dimensione di un addio... non era triste quella foglia, aveva vissuto bene... sembrava quasi che in quei pochi attimi il suo movimento sinuoso non era altro che il ringraziamento a quella madre/albero che le aveva dato la vita e l'aveva protetta... e con la sua danza la salutava con serenità...

Che importa quanto tempo mette una foglia ad arrivare in terra... se lo fa danzando...

Livio

magnolia-at-magnolia.jpg
 
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Un mio caro amico, uno di quelli che più che rari sono unici, uno di quelli che la vita non ti fa incontrare solo perchè benevola nei tuoi confronti, ma ti dona come un bene prezioso, inestimabile, lasciandoti di stucco perchè non arriverai mai a capire che cosa hai fatto per meritarlo, mi ha "raccontato" un sogno che ha nel cassetto, un sogno di quelli che hanno la forza, la sfrontatezza ed il coraggio di diventare veri... e questo sogno si chiama Costarica... e mi sono innamorato del suo sogno...

Quando diventerò grande, quando tutto i miei pensieri smetteranno di lottare tra di loro, smetteranno di pormi dubbi, smetteranno di farmi domande a cui non posso rispondere, smetteranno di essere allo stesso tempo autori e destinatari di tutti i tormenti che percorrono la mia anima come un aratro solca le zolle di una terra secca ed arida... quando diventerò grande voglio...

... voglio comprarmi una palafitta in Costarica, una di quelle piccole casette spartane che immergono le proprie fondamenta nel mare, che pur stando piantate nella sabbia sanno trasferirti tutti i sapori del mare...
voglio addormentarmi la sera con il profumo del mare che mi entra dentro, voglio addormentarmi la sera con i rumori del mare che mi cantano dolci melodie, voglio addormentarmi la sera con l'imagine di un sole che finalmente può godere anche lui di un meritato riposo e tuffarsi nell'acqua limpida per togliersi da dosso tutte le fatiche di una giornata...
voglio svegliarmi la mattina con la salsedine sulla pelle, voglio svegliarmi la mattina con quella brezza leggera e fresca che mi carezza il viso come la tenera mano di una madre che sveglia il suo bambino, voglio svegliarmi la mattina con la testa libera di godere di quello che ho intorno, voglio svegliarmi la mattina ed immergere i miei piedi nella sabbia, in quella sottile striscia dove la sabbia lambisce il mare in un'unione senza fine, dove i piedi vengono avvolti dalla sabbia che l'acqua rende mordida, dando a quell'unione la forza di un abbraccio sincero...
voglio lasciare che la vita scorra dentro di me assaporando ogni attimo di queste sensazioni, che sono allo stesso tempo artefici di emozioni reali e narratori di una storia che quelle emozioni mi racconta con una dovizia di particolari che mi impedisce di non godere di ogni minimo dettaglio...
voglio immergermi in quell'acqua che il sole pigro della mattina non ha ancora riscaldato, in quell'acqua fresca e l'impida che sveglia il mio torpore e mi permette di vedere tutto quello di cui ho bisogno veramente...
voglio passeggiare su quella spiaggia bianchissima ed infinita, sapendo che a breve incrocierò il viso sereno del mio amico... un viso finalmente felice, libero da ogni pensiero... un viso come il mio, perchè stà godendo nello stesso modo in cui lo faccio io e anche di più se possibile... scambiarsi quel sorriso è un buongiorno che non è un semplice saluto di cortesia, ma ha tutto il significato che questa parola dovrebbe avere... perchè è un buon giorno vero, un giorno buono per intenderci, un buongiorno che racconta il giorno buono che è stato ieri ed anticipa il giorno buon che sarà domani... senza soluzione di continuità, perchè questo è quello che ci aspetta, non pioverà domani e se scende qualche goccia sarà solo per carezzare dolcemente la nostra pelle, non ci sarà vento domani e se qualche folata ci investe sarà solo per carezzare la nostra pelle...
voglio camminare su quella spiaggia insieme a lui, sapendo che incroceremo altre facce amiche, quelle stesse facce amiche, oggi vicine e lontane, che non possiamo guardare da vicino come vorremmo... quelle facce amiche che godranno anche loro come noi delle stesse sensazioni ed emozioni...
voglio camminare su quella spiaggia sapendo che i nostri cuori sono leggeri, voglio camminare su quella spiaggia sapendo che l'amore non conosce sofferenza, voglio camminare su quella spiaggia che la donna che ama il mio amico è lì con lui, finalmente pronta a scambiare un sorriso talmente dolce da fargli battere il cuore come mai ha fatto in vita sua... e voglio godere come un matto nel vederlo felice, voglio godere come un matto sapendo che la sua vita ha ora il sapore che ha sempre cercato... e che si merita...

Quando diventerò grande so che godremo di tutto questo amico mio...


Livio
 
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