Ma Bakeca ?

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Re: Ma Bakeka ?

avatar516 ha scritto:
Bakeca e' tornato a funzionare, ma mi sembra manchi una sezione. Secondo voi??
Si sono parati il culo per benino

interessante comunicato qui:
http://annunci.bakeca.it/_avvisoutenti

NB viene citata una lettera aperta di Paolo Geymonat del 13.8.09 dove viene fatto riferimento ad una indagine giudziaria in corso: quindi erano stati avvisati gia' da un paio di mesi e non avevano chiuso la sezione incontri !!!

P.S.: da giovane ho studiato sui testi del (credo) nonno di Paolo Geymonat
 
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Re: Ma Bakeka ?

è successo un mezzo casino con la magistratura che ha bloccato nel sito gli annunci per adulti......
 
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Thor

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Re: Ma Bakeka ?

Cronache di una indagine:22ze3u9yBakeca.it è l’unico sito web di annunci gratuiti indipendente, nato nel 2005 a Torino dall’idea di un gruppo di giovani torinesi capitanati da Paolo Geymonat, stroncato da un malore nella serata di domenica 13 settembre. Fondatore della Internet company piemontese che oggi riunisce alcuni tra i principali marchi dello scenario dell’Internet marketing italiano (oltre a Bakeca, Easybit, Seolab e Mediastreet) e dal quale altri nuovi e innovativi progetti (Spystory, Scuolazoo) sono partiti in questi mesi per fare della company torinese quel polo della comunicazione unico. La bakeca di annunci gratuiti è un ottimo sito italiano completamente gratuito per la consultazione e la pubblicazione online di annunci economici. Il successo di Bakeca.it è nei suoi numeri: oltre 3 milioni e mezzo di visitatori unici al mese e 210.000 giornalieri (dati certificati Google Analytics), oltre 320.000 annunci presenti sul sito, di cui 40.000 annunci di lavoro, oltre 130 milioni di pagine viste ogni mese, con un incremento del 100% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il giorno 16 ottobre alle ore 12 secondo Il Giornale di Vicenza, il sogno di Bekeca è stato oscurato dalla polizia postale.

L’oscuramento del sito Bakeca.it è la diretta conseguenza di un’indagine sull’agevolazione della prostituzione avviata dal pm Federico Frezza e gestita dalla Squadra mobile e dai carabinieri. In tre mesi di indagini è emerso che le pagine dedicate ai generici incontri e annunci matrimoniali, venivano usate spesso da escort e transessuali per attirare i clienti, fornendo loro un numero di telefono cellulare per il successivo contatto. Questi annunci erano corredati da immagini più che esplicite. L’oscuramento di Bakeca.it, il cui server principale è a Torino, ha coinvolto per il momento tutte le pagine di Bakeca.it, anche quelle in cui vengono pubblicati gli annunci di vendita di automobili, case in montagna, imbarcazioni da diporto, macchine fotografice o libro rari e introvabilie. Tutto oscurato e irraggiungibile.

Nella prima fase delle indagini si era precipitato nello studio del pm Federico Frezza, Paolo Geymonat, all’epoca amministratore della società. Era il 13 agosto e solo 30 giorni più tardi, il 13 settembre, il manager, 45 anni di età, nipote del filosofo Ludovico Geymonat, sarebbe stato stroncato da un malore. In quelle quattro settimane Paolo Geymonat, aveva tentato, assieme ai propri tecnici, di far funzionare sul server di Bakeca dei «filtri» capaci di bloccare le inserzioni a luci rosse. Il tentativo non era riuscito e l’inchiesta era andata avanti, fino al sequestro e agli arresti di ieri, chiesti dalla Procura e concessi dal presidente aggiunto del gip Guido Patriarchi. Lo stesso magistrato ha però sottolineato che la competenza territoriale non è più di Trieste, bensì di Venezia o forse Torino.

Tre arrestati, dieci indagati per favoreggiamento della prostituzione in Friuli, Veneto, Lombardia e Piemonte, una trentina di perquisizioni. Questo il bilancio dell’ Operazione “Sex.com” che ha portato il sequestro di uno dei più noti siti italiani di annunci on line. L’indagine – durata sei mesi coordinata dal P.M. della Procura della Repubblica di Trieste Federico Frezza, condotta dalla Squadra Mobile del capoluogo giuliano con la collaborazione dei Carabinieri – è riuscita a smantellare un gruppo criminale dedito al favoreggiamento della prostituzione. Agli arresti domiciliari sono finiti L. C. 44 anni, di Montecchio Maggiore, ritenuto il vertice della gang; E. M., , e il bresciano D. S. 41 anni. Sono accusati di favoreggiamento della prostituzione. Da una prima ricostruzione dei fatti risulta che Cassin si rivolgeva ai siti http://www.cercoamici-vip.com (ancora attivo), best-annunci.com (ancora attivo) , kijiji.com (ancora attivo) e bakeca.it (per adesso l’unco sito oscurato). Quest’ultimo, il cui server si trova a Torino, è stato oscurato dalla polizia postale ed è uno dei più noti siti web di annunci (di tutti i generi: formalmente sono vietati quelli di sesso a pagamento) in Italia. Gli amministratori si difendono con forza. Secondo l’accusa, la gestione di quelle righe esplicite collegate a foto spesso altrettanto esplicite favorisce la prostituzione, poiché mette in contatto le lucciole con i clienti, pur se in maniera virtuale.

Secondo Il Piccolo di Trieste, la società che gestisce Bakeca.it paradossalmente è vittima della «ditta» di C. che era ben informato dei meccanismi di Bakeca.it. Gli annunci possono venire inseriti gratuitamente dal cliente attraverso il proprio pc. Il gruppo era al corrente però che agendo in questo modo gli annunci restano imbrigliati nella massa di altre offerte. I tre, secondo l’accusa, hanno comprato in proprio numerosi pacchetti di “risalite” che consentono di portare nella prima pagina, o meglio nella “top list” di Bakeca.it, le inserzioni che devono essere viste subito. Hanno pagato 4800 euro alla società torinese e hanno ottenuto 100 “risalite”. Poi le hanno in gran parte vendute per complessivi diecimila euro alle escort e ai transessuali che volevano evidenziare la loro attività sul web. Altri introiti sono arrivati dalle fotografie “pubblicitarie”.[/legend:22ze3u9y]

Ora, nel limite delle possibilità, non chiedete più le motivazioni per cui siamo così severi e ligi nell'applicazione della policy, perchè PFI è dotato di tanti filtri per la censura di parole che possono indurre a condizionare il libero arbitrio delle persone, perchè spesso SIAMO COSTRETTI a censurare interventi che violano PALESEMENTE le leggi del territorio italiano.

La prostituzione in Italia non è reato: lo è il favoreggiamento e lo sfruttamento. Fatta salva l'interpretazione di prostituzione come libera espressione dell'essere umano adulto, PUNTERFORUMITALIA COMBATTE E CONDANNA QUALSIASI TENTATIVO DI SFRUTTAMENTO E FAVOREGGIAMENTO DELL'ATTIVITA' DI MERETRICIO SVOLTA DA TERZE PARTI, DELLE QUALI PRESUMIAMO LA LIBERTA' DI SCELTA NEL PROPORRE LE PROPRIE PRESTAZIONI.
 
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Re: Ma Bakeka ?

AdminRobot ha scritto:
Ora, nel limite delle possibilità, non chiedete più le motivazioni per cui siamo così severi e ligi nell'applicazione della policy, perchè PFI e' dotato di tanti filtri per la censura di parole che possono indurre a condizionare il libero arbitrio delle persone, perchè spesso SIAMO COSTRETTI a censurare interventi che violano PALESEMENTE le leggi del territorio italiano.

La prostituzione in Italia non e' reato: lo e' il favoreggiamento e lo sfruttamento. Fatta salva l'interpretazione di prostituzione come libera espressione dell'essere umano adulto, PUNTERFORUMITALIA COMBATTE E CONDANNA QUALSIASI TENTATIVO DI SFRUTTAMENTO E FAVOREGGIAMENTO DELL'ATTIVITA' DI MERETRICIO SVOLTA DA TERZE PARTI, DELLE QUALI PRESUMIAMO LA LIBERTA' DI SCELTA NELLO PROPORRE LE PROPRIE PRESTAZIONI.

Bisognrebbe che Big mettesse questo intervento in prima pagina per qualche mese. :good:
 
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Re: Ma Bakeka ?

Ho letto l'appello di Paolo Geymonat su Bakeka.

Tutto ciò che mi viene da dire è: QUANTA IPOCRISIA!

La loro, più che comprensibile perchè devono pararsi il sederino, e sopratutto quella della società, dello stato e delle sue leggi...
 
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Re: Ma Bakeka ?

AdminRobot ha scritto:
PUNTERFORUMITALIA COMBATTE E CONDANNA QUALSIASI TENTATIVO DI SFRUTTAMENTO E FAVOREGGIAMENTO DELL'ATTIVITA' DI MERETRICIO SVOLTA DA TERZE PARTI, DELLE QUALI PRESUMIAMO LA LIBERTA' DI SCELTA NEL PROPORRE LE PROPRIE PRESTAZIONI.

Admin, non voglio spendere più di tante parole sull'argomento, rendendomi conto anche della delicatissima posizione in cui si trovano siti come questo.

Faccio solo notare come la legge Merlin, purtroppo, non tenga affatto in conto la circostanza della "libertà di scelta nel proporre le loro prestazioni".
Ovvero: i reati di sfruttamento e favoreggiamento sono considerati da quella legge reati in sè, solo da una ventina di anni è saltata fuori anche la storia della "schiavitù" (assolutamente esagerata e falsificata) a rafforzare l'accanimento di coloro che vorrebbero "estirpare la prostituzione" (e magari mandare noi punter in galera).
In altre parole, i proprietari dei pulitissimi e liberissimi FKK tedeschi, pieni di girls volontarie di tutta Europa, se fossero in Italia sarebbero da un pezzo tutti in galera, neppure come "favoreggiatori" ma proprio come "sfruttatori".

Peraltro questo sito fa benissimo ad adottare una politica prudente, dovendo convivere con una situazione legislativa che dire obsoleta ed antidemocratica (perchè irrispettosa delle scelte individuali di cittadini liberi e maggiorenni) è dire poco.
 
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Re: Ma Bakeka ?

Ragazzi,sopportiamo con pazienza questo nuovo lutto.Il tempo allevierà il dolore. Morto un papa se ne fà un altro.Non disperate:chi cerca trova.
Sentite condoglianze
 
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Re: Ma Bakeka ?

Ho letto anch'io l'appello di Paolo Geymonat, che intanto è morto, poarino!, nipote del celebre filosofo Ludovico. E in effetti quell'appello era un bel tour de force di ipocrita sottigliezza ermeneutica: da anni Bakeca era il ricettacolo di annunci manifesti, sui quali era impossibile nutrire dubbi: altro che difesa della 'libertà di espressione di etero, gay e trans che vogliono incontrare chi pare a loro'. E il bello è che non c'era nulla di male perché non era nemmeno a pagamento. Ho visto che ora qualche annuncio si trova nella sezione Massaggi & Benenessere: massaggi total body e pikkanti (con le due K, che dànno un po' di peperoncino in più al massaggio). Mah!.. Mi sembra che siamo ormai all'idiozia collettiva. La magistratura ha pendenze pluriennali e ritardi non di lustri o di secoli, ma di eoni. Le prescrizioni grandinano giù, e bisogna mettersi a indagare su Bakeca. Ora tutti gli inserzionisti passeranno a un sito che ha il server in paesi che rispondono alle rogatorie dopo anni e anni, e i magistrati riprenderanno a fottersene. Se esistevano traffici illegali alle spalle di Bakeca, non era davvero un motivo sensato per sottoporre a restrizione un sito gratuito (che quindi non 'sftutta'). Siamo alle solito, se porto in auto una ragazza nella strada dove batte, magari perché sono suo amico, mi indagano per favoreggiamento. Scusate, queste cose le sappiamo tutti, e ce le siamo dette mille volte. Io poi non ho mai usato Bakeca, degli annunci del quale mi fidavo il giusto. Ma succede che le palle girino per l'universa stupidità. Bisognerebbe davvero prendere la macchina e andarsene in Germania, in qualche FKK, va' là...
 
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Re: Ma Bakeka ?

situazione legislativa che dire obsoleta ed antidemocratica (perchè irrispettosa delle scelte individuali di cittadini liberi e maggiorenni) e' dire poco.

Scusante se entro in scivolata in questa discussione per dire la mia.

La frase di mistiqueblue dovrebbe far riflettere.
Mai come oggi si assiste ad una "guerra" di interpretazioni sul senso profondo delle leggi che ( prima di tutte le altre ) regolano la liberta' individuale e le scelte collettive.

La Costituzione garantisce effettivamente il nostro buon diritto di scegliere come vivere, a patto di non portare nocumento ad alcuno.

L'intento del legislatore era solo quello di evitare che i racket potessero prosperare a danno di donne schiavizzate incapaci di trovare altro modo per vivere se non quello.

Attualmente invece si assiste ad una strumentalizzazione della legge, applicata per reprimere un fenomeno considerato come "il problema" e non tanto l'esistenza del racket in quanto tale.
Le liberta' garantite dalla costituzione includono ( purtroppo o per fortuna poco importa ) anche che le ragazze che lo vogliano siano legittimate ad andare con uomini per denaro ed gli uomini di darglielo, se credono.

Ma il racket non scompare perche' le prostitute emigrano ( se e' questo l'intento del repressore... ), semplicemente va a fare qualcos'altro.
E se le prostitute non emigrano? Beh allora basta regolarizzare il fenomeno in maniera che non vi sia piu' sfruttamento ( anche qui l'esempio tedesco calza benissimo ) ed il racket non avrebbe piu' nulla sui cui lukrare.

L'esperienza e' gia' stata fatta in America con l'esperienza del proibizionismo degli anni 20.

Dire che il titolare di un sito "sfrutta" la prostituzione solo perche' ospita inserzioni libere di donne che si propongono... significa includere anche tutta o quasi la stampa libera che pubblica annunci dello stesso tenore nelle pagine di inserzioni personali ( e' gia' stato fatto questo paragone ).

Se qualcuno e' stato troppo "proattivo" ed ha venduto direttamente ad inserzioniste i suoi servigi... ha "sfruttato" il fenomeno ( nella interpretazione estensiva della legge stessa ) in maniera illegale.

Ma davvero il legislatore aveva in mente questo tipo di "sfruttamento" quando ha scritto la legge?
Credo di no ( naturalmente non voglio difendere la "pochezza" di idee delle persone che volevano arricchirsi in questo modo ... )

E quando ci saranno i processi?

Dopo i rinvii a giudizio e denaro speso per avvocati e ( soprattutto ) denaro speso dagli italiani per questi procedimenti lunghissimi ...finira' tutto in una bolla di sapone perche' i reati verranno prescritti...o amnistiati....



:diablo:
 
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Re: Ma Bakeka ?

Non sono d'accordo.

L'intento della legge Merlin, e sicuramente l'aria che tira in questi ultimi tempi, non è (solo e non tanto) quello di combattere il racket e la malavita, ma proprio quello di estirpare per quanto possibile il fenomeno prostituzione dalla società.

Secondo questa interpretazione le libertà garantite dalla costituzione non includono quella di prostituirsi, cosa che anzi è vista come "degrado" sia personale, sia collettivo.

In quest'ottica qualsiasi attività che favorisca la prostituzione, anche se fatta a titolo gratuito, anche se fatta in amicizia, costituisce REATO punito severamente.

Tanto severamente da essere equiparato allo sfruttamento vero e proprio.

Fare il "pappone" o accompagnare a titolo gratuito un'amica sul luogo di lavoro in buona sostanza sono, per la legge penale, esattamente la stessa cosa!!
Il che è un assurdo e un'enormità giurica, specie se pensiamo al fatto che stiamo parlando di reati che consistono nel favorire una condotta che invece non costituisce (ancora e chissà fino a quando) reato!!!
 
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Re: Ma Bakeka ?

io dico solo poche cose:
1) tra adulti maggiorenni e consenzienti ogni tipo di accordo sessuale (a pagamento o meno) è e deve essere lecito!
Se le ragazze mettono gli annunci, o anche si fanno aiutare da qualcuno a metterli, e sono consenzienti, non c'è problema.
Dico di più: se pagano per avere un annuncio più visibile di altre, e sono consenzienti, libere di farlo, la pubblicità è l'anima del commercio.
2) le autorità costituite che attaccano un sito come questo dimostrano ancora una volta di voler essere forti coi deboli e deboli coi forti, andassero da chi ha server all'estero (in quelle nazioni dove le richieste di rogatorio gli fanno il solletico) e lucra con annunci "solo" a pagamento, da chi rapisce e segrega le ragazze per metterle in strada (non facciamo di tutta l'erba un fascio, nè in un senso nè in un altro, esitono eccome: http://www.repubblica.it/2009/10/sezion ... ituta.html ),
certo fare la lotta alle mafie è più pericoloso, vuoi mettere invece il rischio nullo ad andare da quelli di bacheca? gente che lavora per uno stipendio.
3) in itala dimostriamo ancora una volta di essere gli ultimi in europa, di volere a tutti i costi tenere le fette di salame sugli occhi, di farci mettere i piedi in testa da 4 bacchettoni fondamentalisti religiosi (non importa di quale religione, sono tutti uguali!), di essere degli ipocriti, di voler fare pulizia nascondendo la polvere sotto un tappeto, di essere come al solito incapaci di stare al passo con i tempi e incapaci di affrontare i problemi dove ci sono e di saper accettare "stati di fatto" trasformandoli da problemi in opportunità (se fossero regolarizzate e pagassero le tasse sulle prestazioni penso che sarebbe un vantaggio per lo stato e se è vero che lo stato siamo noi il vantaggio sarebeb per tuttii, e sarebbe possibile colpire quelle non in regola con leggi normali)
4) che se è vero, come è vero, che il meretricio è il mestiere più vecchio del mondo sarebbe giusto salvaguardarlo come patrimonio dell'umanità! prostituirsi deve essere un'attività rispettosa come fare l'avvocato, il calzolaio, il cameriere, il farmacista o il commerciante.

ma non preoccupatevi:
avanti di questo passo
va tutto a puttane! :sarcastic_hand:
 
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Re: Ma Bakeka ?

Io sono perfettamente d'accordo con Franco, ma purtroppo in Italia le cose non stanno in questo modo.

Specialmente ora che spesso prostituzione fa rima con immigrazione e specialmente con questo governo e il suo sottobosco di sindaci-sceriffi... il che è paradossale, tra l'altro... :biggrin:
 
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Re: Ma Bakeka ?

barnabo ha scritto:
Io sono perfettamente d'accordo con Franco, ma purtroppo in Italia le cose non stanno in questo modo.

Specialmente ora che spesso prostituzione fa rima con immigrazione e specialmente con questo governo e il suo sottobosco di sindaci-sceriffi... il che e' paradossale, tra l'altro... :biggrin:

lascia stare il governo,
questo o quell'altro non cambia nulla,
e poi andiamo a infrangere la policy se parliamo del governo,
rimaniamo "in generale".
 
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Re: Ma Bakeka ?

Beh, qualcosa, anche più di qualcosa, è GIA' cambiato, mi pare.

Lasciamo pure perdere, ma trovo sia impossibile parlare di prostituzione e non parlare di politica in quanto le scelte in questa materia non possono essere altro che "politiche".

Anche il discorso che hai fatto tu è un discorso "politico".
Che poi nessuna della parti possa mai farlo proprio in Italia, al momento attuale, è un'altro discorso...

Però tra non regolamentare la prostituzione e il criminalizzarla c'è una bella differenza che io, da cliente, avverto chiaramente. Per non parlare poi delle ragazze...
 
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Re: Ma Bakeka ?

barnabo ha scritto:
L'intento della legge Merlin, e sicuramente l'aria che tira in questi ultimi tempi, non e' (solo e non tanto) quello di combattere il racket e la malavita, ma proprio quello di estirpare per quanto possibile il fenomeno prostituzione dalla società.


Mi sono letto su vikipedia il percorso legislativo di questa legge, che ha richiesto ben 9 anni per venire approvata.
Nell'intento originale della Merlin vi era probabilmente anche quello che tu dici; ovvero quello di creare delle condizioni per le quali "de facto" veniva meno la possibilita' sia di esercitare che di fruire di queste prestazioni.

L'effetto vero ( ma temporaneo ) della nuova legge fu quello di liberare circa 2000 schiave che erano state perfino state private dei loro diritti civili durante il periodo fascista.
L'intento moralizzatore non era il solo che spingeva verso la repressione del fenomeno; accanto ad esso quello sanitario era forse considerato in egual misura, se non il piu' importante.

Naturalmente ora le cose sono un pochettino cambiate da questo punto di vista, come tutti noi possiamo constatare ( anche se naturalmente nemmeno ai tempi nostri possiamo considerarlo un capitolo chiuso... )

Ma il legislatore ha dovuto fare i conti fin d'allora con un principio inderogabile di liberta' di scelta individuale, sancito ad un livello piu' elevato, e non ha potuto "punire" ne la donna che si prostituisce, ne l'uomo quale "utilizzatore finale".

Il risultato finale e' questa legge ipocrita, dove nulla e' vietato a condizione che venga fatto di nascosto.

Dal mio punto di vista si puo' parlare di favoreggiamento solo quando c'e' un interesse economico di mezzo, ricercato e voluto da un soggetto terzo.
Ri-accompagnare la prostituta al suo "posto di lavoro" e' reato a patto che ci si faccia pagare per questo.

Ogni altra ipotesi sarebbe lesiva della liberta' personale di disporre liberamente dei propri mezzi, nei confronti di soggetti che, fino a prova contraria, non sono dei criminali incalliti ricercati dalla polizia...

( insisto, assisitiamo nelle citta' ad una applicazione illegittima, non costituzionale, della legge... )
 
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Re: Ma Bakeka ?

.franco ha scritto:
barnabo ha scritto:
Io sono perfettamente d'accordo con Franco, ma purtroppo in Italia le cose non stanno in questo modo.

Specialmente ora che spesso prostituzione fa rima con immigrazione e specialmente con questo governo e il suo sottobosco di sindaci-sceriffi... il che e' paradossale, tra l'altro... :biggrin:

lascia stare il governo,
questo o quell'altro non cambia nulla,
e poi andiamo a infrangere la policy se parliamo del governo,
rimaniamo "in generale".

Il governo e' sempre quello, ed ha sede a Roma. In piazza S.Pietro.
Povero Geymonat costretto a barcamenarsi con un comunicato pieno di ipocrisie.
Poveri giudici (e se lo dico io...) costretti a dare addosso ai papponi ma senza fare troppo male ai giornali che gestiscono un potere enorme (il direttore del Resto del Carlino ha omesso i controlli, BolognaEros invece si e' macchiato del reato grave di favoreggiamento della prostituzione). Invece Incontriitalia e' legale, cosi' legale che lo hanno dissequestrato. Chi ha server in Italia viene chiuso, chi ha server all'estero sopravvive (come se facessi un rapina e scappasssi via con un'Alfa con targa italiana e venissi arrestato; un altro piu' furbo invece fa una rapina con una BMW con targa tedesca ...ed e' tutto legale). Escortforum (con server all'estero) pero' lo bannano (e possono farlo solo in caso di pedofilia e di gioco d'azzardo). Chi ci capisce qualcosa????
Bakeca pubbica annunci (e fornisce un servizio per mettere in contatto inserzioniste e utenti) e viene indagata (e l'avviso di granzia viene notificato, cosi' almeno capisco dal comunicato di Geymonat) . Bakeca continua a pubblicare annunci e a fornire il servizio di contatto, cosa gravissima per chi e' avvisato. Pero' arrestano quelli di BolognaEros e Incontriitalia.
Per finire arrestano quelli che mettono su gli annunci su Bakeca. Pero' il legale rappresentante di Bakeca e' tranquillo e si limita a chiudere una sezione del sito e a pubblicare un bel comunicato che parla di liberta' etc etc

Mah !

NB il fatto che sia gratuito e' una aggravante del reato di favoreggiamento !
 
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Re: Ma Bakeka ?

Scusate ma gli annunci sui (tanti) quotidiani? Foto a parte non è la stessa cosa?
 
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