scusate, in un qualche giorno di quest'anno farò "solo" quarant'anni. e onestamente non so che pensare. tante domande in effetti che frullano nel cervello, la cifra tonda è così. per il Poeta, avrei già superato quel mezzo del cammin.
quanto ne resta? qual è la direzione?
del passato non rinnego niente, ho avuto esperienze, amori, gioie, dolori. e ricordo tutto con il piacere di averlo comunque vissuto.
verso i 22/23 anni scoprii bukowski.
e sentii subito la dirompenza con cui ogni sua parola mi rendeva chiaro il senso della vita
il suo ultimo romanzo si intitola Pulp, scritto a 73 anni, uno prima di morire.
"Presi la bottiglia e andai in camera mia. Mi spogliai, tenni le mutande e andai a letto. Era un gran casino. La gente si aggrappava ciecamente a tutto quello che trovava: comunismo, macrobiotica, zen, surf, ballo, ipnotismo, terapie di gruppo, orge, ciclismo, erbe aromatiche, cattolicesimo, sollevamento pesi, viaggi, solitudine, dieta vegetariana, India, pittura, scrittura, scultura, composizione, direzione d'orchestra, campeggio, yoga, copula, gioco d'azzardo, alcool, ozio, gelato di yogurt, Beethoven, Bach, Budda, Cristo, meditazione trascendentale, succo di carota, suicidio, vestiti fatti a mano, viaggi aerei, New York City, e poi tutte queste cose sfumavano e non restava niente. La gente doveva trovare qualcosa da fare mentre aspettava di morire. Era bello avere una scelta. Io l'avevo fatta da un pezzo, la mia scelta. Alzai la bottiglia di vodka e la bevvi liscia. I russi sapevano il fatto loro."
-- Charles Bukowski
dal libro "Pulp. Una storia del XX secolo" di Charles Bukowski
da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/vita/frase-101380?f=w:3675>