[justify:2byx69e9]Una mattinata fredda di un giorno qualsiasi, di un qualsiasi inverno. Dalla finestra vedo un po’ di foschia e l’umidità che avvolge la città dopo giorni di pioggia. Fuori fa molto freddo ed io mi interrogo su di un quesito: quando è giunto il momento di smettere di frequentare l’ambiente del meretricio?
Forse quando i soldi spesi cominciano ad essere una voce consistente (troppo consistente) del bilancio personale?
In questi momenti di recessione penso a tutti gli incontri fatti negli ultimi anni. Con quel denaro non mi sarei comprato una villa ne tanto meno una Ferrari, ma di certo una bella auto con tutti gli optional. Ma a cosa mi sarebbe servita? Un auto è come una donna: sa regalarti emozioni uniche quando è nuova. Le stesse emozioni che non ti regala più quando non è più nuova e cominci a conoscerla bene, inoltre, proprio come le donne, quando l’auto è vecchia non la vuole più nessuno e non vale nulla. Quindi… in questo istante potrei avere nel garage una grande auto vecchia che non vale nulla, invece ho migliaia di ricordi legati ai miei incontri con le varie signorine.
Si sa, i soldi vanno e vengono…. le emozioni ti rimangono.
Forse quando guardando una bella donna per strada, fate esercizio mentale per ricordare qual'è l'escort che avete incontrato in passato più le assomiglia… e se non ve ne viene in mente nessuna, fate mente locale su come potreste cercarne una paritetica?
Ormai la visione del genere femminile è più legato ad un cachet che a un fiore.
Forse quando incontrando una donna, non avete neanche più lo stimolo di provare a conquistarla con un gesto, una parola o un sorriso? Ormai non abbiamo più voglia di perdere tempo: vogliamo una donna e sappiamo come procurarcela. Sappiamo procurarcela dell’età che più ci aggrada, con il colore di capelli che vogliamo, con gli occhi del colore che più ci piace e della nazionalità che più ci da garanzie.
Perchè stare a perdere tempo e risorse per inseguire una metà che possiamo ottenere molto più facilmente in condizioni diverse e più favorevoli a noi?
La differenza tra l’uomo e l’animale è la capacità di ragionamento.
Forse quando usciamo da una stanza di motel e non ci ricordiamo il nome della ragazza che è stata con noi? Ormai sappiamo così bene quello che vogliamo e come ottenerlo, che una girls per far si che noi ci ricordiamo il suo nome dopo mezz’ora, deve avere decisamente delle caratteristiche particolari. Ci ricordiamo della taglia del suo reggiseno, del suo girovita, del fatto che sia siliconata o meno, se ha i capelli tinti o le lenti a contatto… ma non ci ricordiamo come si chiama. E la cosa bella, è che non ce ne frega un beato cazzo, tanto per scrivere la rece, basta andare sul nostro sito preferito e l’avremo ancora davanti agli occhi.
Il cervello umano è impostato per ricordare gli aspetti salienti, non i dettagli di poco conto.
Forse quando al termine di una gara d’equitazione con la nostra vittima occasionale, ci troviamo a pensare a quale interprete vogliamo faccia parte dei nostri prossimi incontri? La tacca sulla cintura è stata messa e mentre giacciamo di fianco a lei nel letto, ci passa per la mente la ragazza di quell’annuncio che avevamo visto qualche ora prima e che aveva il telefono sempre occupato. Sara lei la prossima…
L’uomo si è costantemente migliorato nel tempo dandosi ogni volta dei nuovi obiettivi e stimolando la propria curiosità .
Forse quando ci capita di colloquiare amabilmente con un esponente del gentil sesso e ci ritroviamo a pensare che, forse, offrendogli trecento euro ci farebbe un bel chinotto e si farebbe infilzare? Ormai abbiamo capito che tutte le donne hanno un prezzo, anche quelle che stanno quotidianamente al nostro fianco. Quelle più oneste sono quelle che espongono la tariffa di fianco alla prestazione, le altre ci seducono, ci avvolgono dentro la loro logica di amori e passioni e ci costano decisamente di più (e non solo in termini economici, ma più spesso in termini di libertà personali).
E’ nella natura umana quella di complicarsi il quotidiano alla ricerca di una dimensione che spesso e volentieri non esiste.
Forse quando la maggior parte delle bimbe che incontriamo, le consideriamo “ordinarie� Abbiamo spostato sempre più in là la nostra linea di confine tra l’ordinario e lo straordinario. Ci ricordiamo della prima escort che ci ha coccolato per due ore in una camera di motel. Ci sembrava una cosa eccitantissima. Oggi è la norma.
Ci ricordiamo della prima che ci ha concesso il bacio profondo. Oggi è la norma.
Ci ricordiamo della prima che ci ha concesso il pompino scoperto… di quella che ci ha permesso di vedere rai2, di quella che ha degustato il nostro prodotto fino all’ultima goccia, di quella che ….
Oggi cosa è per noi lo straordinario? Per taluni l’orgia, per altri il trans, per altri ancora la matura o la lolita…
Ogni tossico, per soddisfare le proprie pulsioni o aumenta la dose o si crea un mix di sostanze.
Forse quando siamo stanchi delle donne? Non ci interessa più la loro compagnia, non vogliamo più sentire le loro lamentele, non vogliamo più ascoltare le loro paturnie sui loro tabù e siamo stanchi di dover mostrare un finto interesse verso di loro come persone con i loro interessi e le loro visioni del mondo. A noi interessano solo tra la seta di lenzuola che accompagnano la danza del loro corpo sul nostro. Di tutto il resto, non ce ne frega un cazzo.
Il pragmatismo è una conquista dell’essere umano evoluto.
Quando è giunta l’ora di smettere? Quando il nostro hobbies ci ha portato al distacco dalla realtà ? Non era meglio continuare a vivere nell’illusione che “due cuori e una capanna†potesse esistere? Qual è il prezzo che dovremo pagare per aver pensato che potevamo comprare quello che altri ottengono la lotta più dolce del mondo (l’arte della seduzione)?
Siamo cambiati. Il nostro passatempo ci ha cambiati, ci ha fatto aprire gli occhi su tante realtà e ci ha disillusi. Ci ha reso tutti un po’ più aridi e più diffidenti. Ora non si può più tornare indietro.
Questa vita me la sono scelta io e non posso incolpare nessuno per le mie scelte.
Continuerò ad attraversare la nebbia che si è insinuata tra i miei pensieri e nei miei sentimenti.
Forse un giorno entrerà un sole caldo che dissolverà la nebbia ed io avrò di fronte a me la felicità …
Forse fino a quel giorno cercherò lo straordinario nell’ordinario e ringrazierò di poterlo fare…
Forse… o forse no….
...eppure qualche tassello non è al posto giusto... [/justify:2byx69e9]
Forse quando i soldi spesi cominciano ad essere una voce consistente (troppo consistente) del bilancio personale?
In questi momenti di recessione penso a tutti gli incontri fatti negli ultimi anni. Con quel denaro non mi sarei comprato una villa ne tanto meno una Ferrari, ma di certo una bella auto con tutti gli optional. Ma a cosa mi sarebbe servita? Un auto è come una donna: sa regalarti emozioni uniche quando è nuova. Le stesse emozioni che non ti regala più quando non è più nuova e cominci a conoscerla bene, inoltre, proprio come le donne, quando l’auto è vecchia non la vuole più nessuno e non vale nulla. Quindi… in questo istante potrei avere nel garage una grande auto vecchia che non vale nulla, invece ho migliaia di ricordi legati ai miei incontri con le varie signorine.
Si sa, i soldi vanno e vengono…. le emozioni ti rimangono.
Forse quando guardando una bella donna per strada, fate esercizio mentale per ricordare qual'è l'escort che avete incontrato in passato più le assomiglia… e se non ve ne viene in mente nessuna, fate mente locale su come potreste cercarne una paritetica?
Ormai la visione del genere femminile è più legato ad un cachet che a un fiore.
Forse quando incontrando una donna, non avete neanche più lo stimolo di provare a conquistarla con un gesto, una parola o un sorriso? Ormai non abbiamo più voglia di perdere tempo: vogliamo una donna e sappiamo come procurarcela. Sappiamo procurarcela dell’età che più ci aggrada, con il colore di capelli che vogliamo, con gli occhi del colore che più ci piace e della nazionalità che più ci da garanzie.
Perchè stare a perdere tempo e risorse per inseguire una metà che possiamo ottenere molto più facilmente in condizioni diverse e più favorevoli a noi?
La differenza tra l’uomo e l’animale è la capacità di ragionamento.
Forse quando usciamo da una stanza di motel e non ci ricordiamo il nome della ragazza che è stata con noi? Ormai sappiamo così bene quello che vogliamo e come ottenerlo, che una girls per far si che noi ci ricordiamo il suo nome dopo mezz’ora, deve avere decisamente delle caratteristiche particolari. Ci ricordiamo della taglia del suo reggiseno, del suo girovita, del fatto che sia siliconata o meno, se ha i capelli tinti o le lenti a contatto… ma non ci ricordiamo come si chiama. E la cosa bella, è che non ce ne frega un beato cazzo, tanto per scrivere la rece, basta andare sul nostro sito preferito e l’avremo ancora davanti agli occhi.
Il cervello umano è impostato per ricordare gli aspetti salienti, non i dettagli di poco conto.
Forse quando al termine di una gara d’equitazione con la nostra vittima occasionale, ci troviamo a pensare a quale interprete vogliamo faccia parte dei nostri prossimi incontri? La tacca sulla cintura è stata messa e mentre giacciamo di fianco a lei nel letto, ci passa per la mente la ragazza di quell’annuncio che avevamo visto qualche ora prima e che aveva il telefono sempre occupato. Sara lei la prossima…
L’uomo si è costantemente migliorato nel tempo dandosi ogni volta dei nuovi obiettivi e stimolando la propria curiosità .
Forse quando ci capita di colloquiare amabilmente con un esponente del gentil sesso e ci ritroviamo a pensare che, forse, offrendogli trecento euro ci farebbe un bel chinotto e si farebbe infilzare? Ormai abbiamo capito che tutte le donne hanno un prezzo, anche quelle che stanno quotidianamente al nostro fianco. Quelle più oneste sono quelle che espongono la tariffa di fianco alla prestazione, le altre ci seducono, ci avvolgono dentro la loro logica di amori e passioni e ci costano decisamente di più (e non solo in termini economici, ma più spesso in termini di libertà personali).
E’ nella natura umana quella di complicarsi il quotidiano alla ricerca di una dimensione che spesso e volentieri non esiste.
Forse quando la maggior parte delle bimbe che incontriamo, le consideriamo “ordinarie� Abbiamo spostato sempre più in là la nostra linea di confine tra l’ordinario e lo straordinario. Ci ricordiamo della prima escort che ci ha coccolato per due ore in una camera di motel. Ci sembrava una cosa eccitantissima. Oggi è la norma.
Ci ricordiamo della prima che ci ha concesso il bacio profondo. Oggi è la norma.
Ci ricordiamo della prima che ci ha concesso il pompino scoperto… di quella che ci ha permesso di vedere rai2, di quella che ha degustato il nostro prodotto fino all’ultima goccia, di quella che ….
Oggi cosa è per noi lo straordinario? Per taluni l’orgia, per altri il trans, per altri ancora la matura o la lolita…
Ogni tossico, per soddisfare le proprie pulsioni o aumenta la dose o si crea un mix di sostanze.
Forse quando siamo stanchi delle donne? Non ci interessa più la loro compagnia, non vogliamo più sentire le loro lamentele, non vogliamo più ascoltare le loro paturnie sui loro tabù e siamo stanchi di dover mostrare un finto interesse verso di loro come persone con i loro interessi e le loro visioni del mondo. A noi interessano solo tra la seta di lenzuola che accompagnano la danza del loro corpo sul nostro. Di tutto il resto, non ce ne frega un cazzo.
Il pragmatismo è una conquista dell’essere umano evoluto.
Quando è giunta l’ora di smettere? Quando il nostro hobbies ci ha portato al distacco dalla realtà ? Non era meglio continuare a vivere nell’illusione che “due cuori e una capanna†potesse esistere? Qual è il prezzo che dovremo pagare per aver pensato che potevamo comprare quello che altri ottengono la lotta più dolce del mondo (l’arte della seduzione)?
Siamo cambiati. Il nostro passatempo ci ha cambiati, ci ha fatto aprire gli occhi su tante realtà e ci ha disillusi. Ci ha reso tutti un po’ più aridi e più diffidenti. Ora non si può più tornare indietro.
Questa vita me la sono scelta io e non posso incolpare nessuno per le mie scelte.
Continuerò ad attraversare la nebbia che si è insinuata tra i miei pensieri e nei miei sentimenti.
Forse un giorno entrerà un sole caldo che dissolverà la nebbia ed io avrò di fronte a me la felicità …
Forse fino a quel giorno cercherò lo straordinario nell’ordinario e ringrazierò di poterlo fare…
Forse… o forse no….
...eppure qualche tassello non è al posto giusto... [/justify:2byx69e9]