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Mandorline (angeli e demoni dai paesi del sol-levante)
in genere c'è un clima di sostanziale promiscuità e non si bada molto alle chiusure...
è più probabile che si tratti dell'armadietto delle sue cose. Diverse di queste lavoranti infatti arrivano da provincie remote e spesso non hanno una vera casa ma abitano dentro allo stesso baretto nel quale lavorano, spesso conoscono addirittura solo i paraggi dello stesso. Dunque nel loro armadietto tengono tutti i loro averi, compreso l'adorato marchettesoretto.
E' un gioco nel quale s'inciampa con gran frequenza ma a me non diverte molto. Non riesco a vedere in quelle figurine delle semplici rappresentazioni 2D, vedo invece dei soggetti che devono fronteggiare maggiori difficoltà nella vita, a fronte dei tremila problemi della loro condizione, principalmente derivanti dalla pesantezza delle terapie chirurgiche e farmacologiche, da cui mancanza cronica di quattrini, sbalzi di umore, fastidio e dolore fisico.
I ladyboy sono sono tanti, naturalmente perché ci sono tanti estimatori. Così tanti ragazzi, piuttosto che vivere lavorando campi e risaie, abitando in un capanno fatto di un tetto e quattro pilastri di legno piantati nella terra battuta, vengono assecondati/incoraggiati nella loro carriera come operatori del sex-business, in modo che (assieme alle sorelle già beneficate da madre natura) possano contribuire al sostegno di tutto il (vampiresco) gruppo familiare.
Andando oltre la foto, cioè di persona personalmente, in genere io... semplicemente lo chiedo esplicitamente. Mai avuto un problema con questo semplice sistema. In linea generale c'è un principio secondo il quale se sembra troppo strafiga (diciamo tendenzialmente aderente ai canoni della copertina glamour occidentale), in genere non lo è. La sgnappera DOC ha almeno qualche segno di smandrappo, robe come un’imperfezione nella pettinatura, un vestitino vagamente arcaico, un artiglio scheggiato, la calza smagliata o un accenno di ricrescita in area inguinale.
Una mia opinione generale, verosimilmente anodina e piuttosto antipatica è qua.
Non concordo.
Se non ritieni facciano per te, e' una cosa.
Altamente rispettabile, a condizione che non sia un tabù ma una pura questione di gusti e preferenze.
Se invece sei mosso da moventi umanistici e considerazioni sociali... Allora mi perplimo.
Perché tenerle lontane è una forma di snobismo, se non, peggio, di razzismo che aggrava la loro condizione.
Concordo che fare del poprio aspetto una ragione di vita sia oltre che sbagliato anche una battaglia persa contro la natura ed il tempo.
Ma per loro è, in moltissimi casi, il modo in cui affermano il loro esistere e quello che pensano di essere interiormente.
Lo sfruttamento da parte della famiglia etc etc lo trovi sia tra le ragazze sia tra le ladyboy allo stesso modo.
Chiudo l'off topic, con un briciolo di Anchestikazzi...
Boh, come per tante faccende legate alla nostra natura, non riesco a farne una questione bianca o nera. A qualche orientale piace il liquore col serpente o il Durian. Personalmente se trovassi una scodellina di serpenti arrotolati sul buffet della colazione, in un anfratto dei miei pensieri del tutto involontari, proverei del sincero fastidio. E' un pensiero antipatico e poco allineato con la modernità ma del tutto sincero. Mi piacerebbe poter dire fate quel che volete non mi importa, ma direi il falso. Amo le mie mandrolette, che spesso fanno il mestiere per non più di qualche anno. Contemporaneamente, in modo del tutto intrecciato ai pensieri più vicini al centro delle sensibilità personali, c'è il cassettino del pensiero per cui i poveri LB sperimentano una sofferenza assai più gravosa sul piano fisico ed una specie di condanna a vita.
Suppongo che lo 'sticazzi' possa un po' meno ermeticamente descriversi come "mi piacerebbe e forse mi sarebbe utile scarpinare criticamente nella mia esperienza di vita tendendo ad una condizione nella quale si scopre come sia possibile vivere con più leggerezza togliendo un po' di ragnatele e godendo delle tante cose belle che abbiamo (che potremmo avere) alla portata della punta delle nostre dita, a Pattaya ed altrove".
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